NIOBE e NIOBIDI (Νιόβη, Νιοβίδαι; Niobe, Niobidae)
G. A. Mansuelli
La rassegna minuta e la esposizione della problematica, già fatte molto diffusamente dallo Stark, poi dal Sauer e infine dal Lesky non [...] già del resto in parte sistemate dai tragici: Eschilo, di cui possediamo un frammento di una tragedia dedicata a N., Sofocle, Euripide (cfr. Schol. Eurip., Phoen., 259; Aristoph., Ran., 911; Apollod., Biblioth., iii, 5, 6, 2; Gell., Noct. Att., xx, 7 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il sistema tecnico dei Greci
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con l’affermarsi dei sistemi filosofici della Ionia, [...] elogi dell’attività tecnica dell’uomo che si trovano nei versi del Prometeo incatenato di Eschilo e dell’Antigone di Sofocle. Nelle parole di Prometeo l’esaltazione del progresso umano passa attraverso l’architettura, le tecniche di lavorazione ed ...
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LEUKOTHEA (Λευκοϑέα, Leucothea)
E. Paribeni
L., o meglio Ino-L., è probabilmente un'antica divinità preellenica di carattere ctonio, che in associazione con il figlio Melikertes-Palaimon viene a costituire [...] già tra le prime nutrici di Dioniso infante. Divenuta moglie di Atamante - anche lui secondo una perduta tragedia di Sofocle protettore di Dioniso - si rivela matrigna crudele verso i figliastri Frisso ed Helle che perseguita e costringe a fuggire ...
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MORICONI, Valeria
Biancamaria Mazzoleni
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Jesi il 15 novembre 1931. Trasferitasi a Roma, esordisce nel cinema con Gli italiani si voltano, cui seguono parecchi [...] (1973), di La vita che ti diedi di Pirandello (1979), che le ha fatto vincere il premio Pirandello 1981, di Edipo re di Sofocle (1980), di Hedda Gabler di Ibsen (1981), gli ultimi tre per la regia di M. Castri. Diretta da G. Cobelli, la M. interpreta ...
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Pittore e decoratore teatrale russo, nato a Pietroburgo nel 1866, morto nel 1924. Giovinetto vinse al liceo una gara per il ritratto del poeta Žukovskij. Fu lo scultore Antokolskii che decise della sorte [...] conquistato al teatro Maria nel 1900, chiamatovi dall'imperatore. Segui. rono i costumi e la messa in scena delle tragedie di Sofocle tradotte da D. Merežkovskij al teatro Alessandro, nelle quali egli fu il primo, e non solo in Russia, a cercare per ...
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Figlio di Cicno, uno dei più noti tra gli attidografi. Visse nella prima metà del sec. III a. C. e cadde, come partigiano di Tolomeo Filadelfo, dopo l'occupazione di Atene da parte di Antigono Gonata (263 [...] , sui misteri, le purificazioni, i sacrifici, le feste, ecc. Non mancano notizie su ricerche letterarie: sui miti di Sofocle, su Euripide e Alcmane. Notevole una disquisizione epistolare sulla tragedia. Anche i titoli delle opere minori confermano l ...
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RANGABÈ (o Rangavis) Rizos, Alessandro (‛Ραγκαβῆς ‛Ρῖζος 'Αλεξανδρος )
Silvio Giuseppe Mercati
Poligrafo e diplomatico neogreco. Nato a Costantinopoli nel 1810, da illustre famiglia fanariota; morto [...]
Poliglotta, oltre a comporre e tradurre in lingue straniere le proprie opere, tradusse in greco moderno drammi di Eschilo, Sofocle e Aristofane, il Giulio Cesare di Shakespeare, Nathan il Saggio del Lessing, Il Guglielmo Tell di Schiller, Ifigenia e ...
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NAUSICAA (Ναυσικάα; Nausicăa)
Alessandro Ronconi
È presso Omero la figlia di Alcinoo, re dei Feaci. Il suo nome, come quelli dei fratelli, accenna al carattere marinaro di questo popolo leggendario. [...] le vesti (Odiss., VI, 66).
È una creatura idillica e gentile nella sua ingenuità fanciullesca: essa ha ispirato Alcmane, Sofocle (che scrisse la Nausicaa, tragedia, o, secondo altri, dramma satiresco), e, tra i moderni, Goethe, che lasciò su questo ...
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Deianira, colei "che combatte con gli uomini", è figlia di Eneo, re di Calidone, e di Altea: quindi sorella di Meleagro; secondo una versione, è figlia soltanto putativa di Eneo, ma in realtà di Dioniso. [...] fa ardere sull'Eta. D. per il dolore si uccide. La figura di D. è a noi nota in particolare dalla Trachinie di Sofocle.
Bibl.: Stoll, in Roscher, Lexikon d. gr. u. röm. Myth., I, col. 976 segg.; Escher, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, coll. 2378 ...
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BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] . diventano i nemici della Grecia e della civiltà e la parola prende perciò un significato spregiativo: Eschilo e Sofocle sono gli energici assertori del concetto della superiorità degli Elleni sui b., considerati come razza inferiore, concetto a cui ...
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sofocleo
sofoclèo agg. [dal lat. Sophoclēus, gr. Σοϕόκλειος]. – Di Sòfocle, grande poeta tragico ateniese del sec. 5° a. C., di cui sono pervenute sette tragedie (e parte di un dramma satiresco): l’opera s., le tragedie s.; la religiosità,...
tritagonista
s. m. [dal gr. τριταγωνιστής, comp. di τρίτος «terzo» e ἀγωνιστής «attore»] (pl. -i). – Nella tragedia greca, il terzo attore, introdotto, secondo la tradizione, da Sofocle.