tragedia Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato, per uno svolgimento e soprattutto una conclusione segnati da fatti luttuosi e violenti, da gravi [...] , con cui il dialogo si rendeva definitivamente indipendente dal coro. Nasceva la t. vera e propria. Eschilo stesso, o Sofocle (la tradizione antica non è concorde) introdusse poi il terzo attore. Della rappresentazione tragica si occupava lo Stato e ...
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Letterato (Bologna 1775 - ivi 1853). Insegnò letteratura greca nell'univ. di Bologna dal 1832, dapprima come sostituto, poi (1838) come successore di G. Mezzofanti; fu rigido sostenitore del classicismo [...] e del purismo contro i romantici; le sue traduzioni delle tragedie di Sofocle (pubblicate tra il 1815 e il 1821; poi raccolte in due voll., 1823-34) furono lodate da P. Giordani. ...
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Introduzione, discorso introduttivo a un’opera. Può essere parte di questa, come ogni prefazione o introduzione, oppure autonomo, come per es. i p. ai Vangeli e quelli alle epistole di s. Paolo.
Nella [...] tragedia antica dell’età classica (Eschilo, Sofocle, Euripide), il p. era la scena che precedeva l’entrata del coro (parodo) e introduceva l’azione, senza avere necessariamente funzione di esposizione dell’antefatto e dello svolgimento del dramma. ...
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Filologo e storico del pensiero antico (Detmold 1886 - Francoforte 1958); prof. nelle univ. di Marburgo (1916-19), Amburgo (1919-24), Francoforte sul Meno (1924-42), Lipsia (1942-46), di nuovo a Francoforte [...] (1946). Importanti sono i suoi studî su Parmenide, Eschilo, Sofocle. Opere principali: Parmenides (1916); Kosmos und Sympathie (1926); Sophocles (1933; 3a ed. 1947); Von Werken und Formen (1948); Aischylos als Regisseur und Theologe (1949). ...
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Tragico ateniese del sec. V a. C., figlio di una sorella di Eschilo. Poco ci dicono i frammenti rimastici delle sue tragedie (è attestata una tetralogia Pandionide); resta solo la sorprendente notizia [...] di una sua vittoria su Sofocle, nell'agone in cui il grande tragico presentava l'Edipo re. Dagli attacchi e dalle beffe dei comici, in prima linea Aristofane, si può indurre che la sua arte (o tecnica poetica), si accostasse a quella euripidea. I ...
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Filologo inglese (Sydney, Australia, 1866 - Oxford 1957); prof. di greco nelle univ. di Glasgow (1889-99) e di Oxford (1908-36). Autore delle edizioni oxoniensi di Eschilo e di Euripide, di cui tradusse [...] in versi inglesi le tragedie; tradusse anche da Sofocle, Aristofane e Menandro. Altre opere: History of ancient greek literature (1897), The rise of the greek epic (1907), Euripides and his age (1913; trad. it. 1932), Five stages of greek religions ( ...
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TERZAGHI, Nicola
Filologo classico, nato a Bari il 7 luglio 1880; è stato professore di lingua e letteratura latina (dal 1929) prima nell'università di Torino, poi di Firenze.
Oltre a commenti a varî [...] autori latini e greci (Plauto, Eschilo, Sofocle, Euripide, Eroda, di cui ha dato l'ediz. e la traduzione, 1925), ha curato edizioni critiche di Lucilio (1928), Ampelio (1947), Petronio (testo, trad. e comm. in collab. con G. A. Cesareo, 1950), ...
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Letterato e grecista, nato in Arezzo il 22 febbraio 1833, morto a Padova il 17 luglio 1897. Fu professore di greco al liceo di Firenze e alle università di Siena e Padova. Pubblicò opere scolastiche, ed [...] edizioni di Sofocle (Filottete, Prato 1864) e di Senofonte (Detti e fatti memorabili di Socrate, 2 volumi, Prato 1865-69); ma la sua opera maggiore è la traduzione dei dialoghi di Platone (Padova 1873-83, voll. 4), che fu la prima versione completa ...
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Musicista (Zeist 1894 - Leidschendom 1947). Studiò a Utrecht con J. Wagenaar. Compositore, pianista e critico musicale, fu dal 1929 direttore del conservatorio di Amsterdam. La sua produzione comprende [...] numerosi lavori vocali-strumentali e strumentali; notevoli le musiche di scena per l'Antigone di Sofocle. ...
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Storico greco (Alicarnasso tra 490 e 480 a. C. - Atene 424 circa). Fu esule a Samo, poi tornò in patria quando cadde la tirannide, e di lì si recò ad Atene, dove conobbe e ammirò Pericle e fu amico di [...] Sofocle; da Atene si allontanò per prender parte alla fondazione della colonia panellenica di Turî (446 o 444) e per i suoi molti viaggi (a Samo, nel Ponto, in Tracia, in Macedonia, in Cirenaica, in Egitto e nell'impero persiano; questi due ultimi ...
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sofocleo
sofoclèo agg. [dal lat. Sophoclēus, gr. Σοϕόκλειος]. – Di Sòfocle, grande poeta tragico ateniese del sec. 5° a. C., di cui sono pervenute sette tragedie (e parte di un dramma satiresco): l’opera s., le tragedie s.; la religiosità,...
tritagonista
s. m. [dal gr. τριταγωνιστής, comp. di τρίτος «terzo» e ἀγωνιστής «attore»] (pl. -i). – Nella tragedia greca, il terzo attore, introdotto, secondo la tradizione, da Sofocle.