IO
E. Paribeni
(᾿Ιωᾒ). − Eroina argiva, figlia del dio fluviale Inachos. Secondo altre genealogie è anche detta figlia di Iasos, di Arestor, di Kadmos e persino di Prometeo.
Sacerdotessa della grande [...] tema ciclico, anch'esso argivo, di Danao e delle Danaidi, a cui si sovrappone la versione dei tragici ateniesi Eschilo e Sofocle nelle cui opere I. ritorna di scorcio o in veste di protagonista (v. Aesch., Prom., 589 ss., Suppl.; Sophocl., Inachos ...
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MEDEA (Μήδεια, Medea)
E. Simon
Figlia di Aietes, re della Colchide e di Idyia, ninfa oceanina, nipote di Helios (Hesiod., Theog., 956 ss.). Accanto a Circe figlia di Helios, che già in Omero (Od., x, [...] . Qui, certo a ragione, si è parlato di influssi della tragedia, cioè delle Rhizotòmoi (Le raccoglitrici di radici magiche) di Sofocle e delle Peliadi del giovane Euripide. Ma è anche da rammentare la grande pittura di quell'età, tanto più che ci è ...
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ARGONAUTI
P. E. Arias
Sono designati con questo nome gli eroi che, secondo il mito, nella sua forma letteraria, parteciparono alla spedizione di Giasone per ricuperare il vello d'oro dell'ariete di [...] IV Pitica fino ad Apollodoro, Apollonio Rodio, Callimaco, ai tragici (Eschilo nella trilogia di Argo, Ipsipile e Cabirii; Sofocle nelle Lemnie, Coichidi, Scizie, nel Fineo e nel dramma satiresco Amykos; Cheremone nelle Minie), ai comici (Alessi ed ...
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LISIA (Λυσίας, Lysīas)
A. Giuliano
Oratore attico, nato con ogni probabilità ad Atene, da padre siracusano, attorno al 440 a. C. Oppositore della politica dei trenta tiranni che aveva determinato la [...] ogni preoccupazione per una notazione individuale del personaggio.
Lo stile semplice e stringato, che richiama quello del cosiddetto Sofocle del III tipo, è caratteristico dell'atticismo del primo venticinquennio del IV sec. che prepara i caratteri ...
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TELEMACO (Τελέμαχος)
E. Paribeni
Il figlio di Odisseo e di Penelope oltre a figurare tra i personaggi principali dell'Odissea negli eventi che preparano il ritorno del padre a Itaca e la terribile vendetta [...] di una semplice presentazione di personaggi fissati nel loro carattere fondamentale, oppure di determinate scene da Odysseus Akanthoplex di Sofocle o da altro dramma attico dello stesso argomento. Un vaso pestano di povera qualità assegna i nomi di T ...
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GUARNACCI, Mario
Fabrizio Vannini
Nacque a Volterra il 24 o 25 ott. 1701, secondo degli otto figli di Raffaello Ottaviano, gentiluomo di camera del granduca Cosimo III e commendatore dell'Ordine di [...] traduzione in versi dell'Ecuba di Euripide, poi edita a Firenze nel 1725. Negli stessi anni tradusse anche alcune tragedie di Sofocle e le Troadi di Seneca.
Superata una grave malattia, dal 1726 fu a Roma per perfezionarsi in giurisprudenza con la ...
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NIKE (Νίκη; dorico Νίκα; tardo-greco: Νείκη)
W. Fuchs
C. Bertelli
Dea della vittoria, innanzitutto colei che dà la vittoria. Probabilmente come dea, al pari della Vittoria (Victoria) romana (v. più [...] (dispensatrice di dolcezze), πολυώνυμος (dai molti nomi) in Bacchilide; εὔδοξος (famosa) in Simonide; μεγαλώνυμος (gloriosa) in Sofocle (Antigone, 148). Inoltre: καλλίσϕυρος (dai bei malleoli) in Esiodo (Theog., 384); κυανοπλόκαμος (dai riccioli neri ...
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MEMNONE (Μέμνων, Memnon)
Red.
1°. - Figlio di Eos e di Tithonos, fratello di Priamo, M., allevato dalle Esperidi regnava, secondo la tradizione più corrente, sugli Etiopi; dopo la morte di Ettore, M., [...] , che localizza M. a Susa, ha trattato il mito dell'eroe nella tragedia perduta Μέμνον. Una tragedia, ora pure perduta, di Sofocle era: M. o gli Etiopi. Sebbene sia indicato come negroide da alcuni autori (ad esempio Virgilio, Aen., i, 489; Manilius ...
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ISMENE
B. Conticello
(᾿Ισμηᾒνη). − Figlia di Giocasta e di Edipo, re di Tebe, sorella di Eteocle, Polinice ed Antigone, nipote di Creonte, cugina di Laodamante.
Una leggenda vuole che I. sia stata uccisa, [...] e Ismene.
Tideo in atto di uccidere I. compare anche in un rilievo di urna etrusca del museo di Berlino.
Bibl.: Sofocle, Antigone, passim; Edipo a Colono, passim; Euripide, Antigone, trag. perd.; Apollodoro, Bibl.,II, i, 3; III, 5, 8. Anfora del ...
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MIMESI (μίμησις)
S. Ferri
È il termine filosofico dei Greci per definire l'origine e l'essenza dell'arte nelle sue molteplici estrinsecazioni (suoni, parole, figure). L'arte è, nel loro concetto, imitazione [...] essere (3° grado). Al 1° grado noi diremmo che si sono fermati Policleto, Polignoto e in genere gli artisti del V sec.; il 2° grado è quello di Lisippo (quales viderentur esse, Plin., xxxiv, 6°); al 3°, secondo Aristotele, è giunto soltanto Sofocle. ...
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sofocleo
sofoclèo agg. [dal lat. Sophoclēus, gr. Σοϕόκλειος]. – Di Sòfocle, grande poeta tragico ateniese del sec. 5° a. C., di cui sono pervenute sette tragedie (e parte di un dramma satiresco): l’opera s., le tragedie s.; la religiosità,...
tritagonista
s. m. [dal gr. τριταγωνιστής, comp. di τρίτος «terzo» e ἀγωνιστής «attore»] (pl. -i). – Nella tragedia greca, il terzo attore, introdotto, secondo la tradizione, da Sofocle.