PAZZI de' MEDICI, Alessandro
Paola Cosentino
PAZZI de’ MEDICI, Alessandro. – Figlio di Guglielmo de’ Pazzi e di Bianca de’ Medici, sorella di Lorenzo il Magnifico, nacque a Firenze il 4 marzo 1483. [...] la Dido in Cartagine, cui si accompagna, fra l’altro, la traduzione dell’Ifigenia in Tauride di Euripide e dell’Edipo principe di Sofocle (le prime due composte nel 1524, come si ricava dalla dedica a Clemente VII, datata 30 dicembre 1524, la seconda ...
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CUOMO, Giovanni
Elio D'Auria
Nacque a Salerno il 23 dic. 1874 da Carmine e Angiolina De Fendis, di modesta famiglia di piccola borghesia provinciale. Allievo dei noti latinisti Alfonso e Francesco Linguiti [...] il sesto centenario del priorato di Dante, ibid. 1900; Per il sesto centenario della visione dantesca, Napoli 1900; L'Edipo di Sofocle e il Torrismondo del Tasso, ibid. 1900; Intime, Salerno 1900; La poesia dei "ricordi" in G. Leopardi e A. Poerio ...
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FRADELETTO, Antonio
Renato Camurri
Nacque a Venezia il 4 marzo 1858, da Regina Fradeletto e da padre ignoto.
Trascorse l'infanzia nella casa della nonna materna e all'età di 11 anni entrò nel collegio [...] , di articoli letterari, di critica d'arte.
Si laureò il 30 nov. 1880 con una tesi sulle tragedie di Sofocle. Pochi giorni dopo il conseguimento della laurea ottenne, grazie all'interessamento del De Leva, la cattedra di lettere italiane nella ...
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ELEONORA de' Medici, duchessa di Mantova
Sonia Pellizzer
Nacque a Firenze il 28 febbr. 1567, primogenita di Francesco (granduca di Toscana dal 1574) e di Giovanna d'Austria. Fu battezzata un anno dopo [...] non venne in effetti mai meno. Sappiamo che nel settembre di quello stesso anno E. gli fornì il denaro necessario per acquistare un Sofocle in latino che il poeta cercava da tempo, e che l'anno successivo, da Roma, egli non smetteva di chiedere aiuti ...
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DE BONI, Filippo
Ernesto Sestan
Nacque a Caupo, frazione di Seren del Grappa (presso Belluno), il 7 ag. 1816 da famiglia di modestissime condizioni: il padre Giacomo, oriundo di Villanova di Feltre, [...] e Andrea del Castagno, nella cui introduzione (p. 15) esalta, fra l'altro, il sublime ingegno di G. B. Niccolini "novello Sofocle".
Dopo un breve soggiorno a Pisa e a Genova (qui clandestino, aiutato da amici: Lettere, p. 22) prende dimora a Torino ...
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FERRABINO, Aldo
Piero Treves
Nacque a Cuneo il 28 giugno 1892 da Agostino Vincenzo e da Angelica Toesca. Frequentò le scuole secondarie nel locale liceo, condiscepolo di A. Rostagni. Il 1910 si iscrisse [...] di valori, quand'anche il F. consciamente, e quasi superbamente, immerga nell'immediatezza degli accadimenti l'opera poetica di Sofocle, e più di Euripide e di Aristofane, e quest'opera poetica interpreti e ammiri non soltanto come una realtà, ma ...
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LASCARIS, Giano
Massimo Ceresa
Nacque nel 1445 a Costantinopoli da Giorgio, di stirpe imperiale. Aggiunse spesso al suo nome l'aggettivo ῾o ῾ΡυνδαϰήνοϚ, che ha fatto pensare provenisse da Rhyndacus, [...] e supervisionò le sue edizioni di testi greci inediti, particolarmente gli antichi scoli a Omero (Iliade, 1517) e Sofocle (1518), usciti dalla stamperia eretta presso il Collegio, dove figurano suoi epigrammi composti per l'occasione. Chiamato ad ...
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sofocleo
sofoclèo agg. [dal lat. Sophoclēus, gr. Σοϕόκλειος]. – Di Sòfocle, grande poeta tragico ateniese del sec. 5° a. C., di cui sono pervenute sette tragedie (e parte di un dramma satiresco): l’opera s., le tragedie s.; la religiosità,...
tritagonista
s. m. [dal gr. τριταγωνιστής, comp. di τρίτος «terzo» e ἀγωνιστής «attore»] (pl. -i). – Nella tragedia greca, il terzo attore, introdotto, secondo la tradizione, da Sofocle.