Scrittore (Roma 1901 - mare della Corsica 1931), figlio di Adolfo. Studioso dei classici, tradusse l'Edipo re (1924) e l'Antigone (1927) di Sofocle, il Prometeo incatenato (1930) di Eschilo. Trasferitosi [...] negli USA, fu (1928-30) segretario della Italy-America Society di New York. Curò varie traduzioni dall'inglese, tra cui Il ramo d'oro (1925) di J. G. Frazer, ma il suo maggior lavoro letterario resta un ...
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(o Crisotemide; gr. Χρυσόϑεμις) Figlia di Agamennone, sorella di Elettra e di Ifigenia, è già ricordata nell’Iliade di Omero, ed è presente nell’Elettra di Sofocle. ...
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(gr. ῾Ισμήνη) Mitica eroina tebana. Nell’antico ciclo tebano è moglie di Policlimeno (o Teoclimeno), uccisa, per istigazione di Atena, da Tideo. Nella leggenda trattata da Sofocle è figlia di Edipo e [...] di Giocasta e sorella di Antigone ...
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(gr. Κρέων) Nella mitologia greca, re di Tebe prima e dopo Edipo, figlio di Meneceo e fratello di Giocasta. Nei tragici greci (soprattutto nell’Antigone di Sofocle) appare come un tiranno senza scrupoli. [...] Nobili invece le figure dei due figli: Meneceo si vota alla morte per la salvezza di Tebe; Emone si uccide sul cadavere di Antigone ...
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Leopold, Jan Hendrik. - Poeta olandese ('s-Hertogenbosch 1865 - Rotterdam 1925). Poeta dalla sensibilità tormentata, deliberatamente isolato, fu legato alla tradizione del simbolismo. Svolse un'intensa [...] attività di traduttore (Sofocle, Omero, W. Shakespeare), occupandosi anche delle poesie persiane di Umar Hayyam (11°-12° sec.). ...
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Patriota, medico e letterato (Morosolo 1811 - Milano 1896). Combatté alle Cinque giornate, fu esule in Francia e in Inghilterra dal 1848 al 1859. Ebbe fama per le sue traduzioni (da Museo, Sofocle, Racine, [...] Boileau), specie per quella dell'Odissea (1867) ...
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Scrittore inglese (Bredfield, presso Woodbridge, Suffolk, 1809 - Merton, Norfolk, 1883). Pubblicò anonimi: Euphranor, a dialogue on youth (1851); Polonius, a collection of wise saws and modern instances [...] (1852); tradusse Calderón, Eschilo, Sofocle; ma l'opera cui resta affidata specialmente la sua fama è l'adattamento delle Rubā῾iyyāt di ‛Omar Khayyām (1859), elegante mescolanza di edonismo e di scetticismo, espressi in immagini e aforismi ricchi di ...
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Poeta austriaco (Vienna 1874 - Rodaun, Vienna, 1929). Esordì giovanissimo con poesie e brevi drammi lirici di squisita fattura, soffusi di una malinconia tipicamente decadente. Tra le sue opere teatrali: [...] della sua produzione teatrale, H. si rivolse al mito con la rielaborazione, in chiave ossessiva, dei classici drammi di Sofocle Elektra (1903) e Ödipus und die Sphinx (1906). Un'elaborazione fu anche Jedermann (1911), drammatizzazione della moralità ...
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1. Figlio (5º sec. a. C.) del grande tragico Eschilo; vinse quattro volte nei concorsi tragici con opere del padre, ma compose egli stesso tragedie proprie. Nel 431 a. C. vinse su Sofocle ed Euripide. [...] Di un suo fratello, anch'egli poeta tragico, ci è noto soltanto il nome: Bione (o Eveone). 2. Poeta e grammatico greco (n. Calcide d'Eubea 276 a. C. - m. 187 a. C.). Visse a lungo ad Atene, poi fu a capo ...
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(gr. Οἰδίπους)
Mitologia
Eroe greco del ciclo tebano. Nominato già in Omero, è protagonista del poema ciclico perduto Edipodia; ma la sua leggenda è nota soprattutto dall’Edipo re e dall’Edipo a Colono [...] rex di I. Stravinskij (1927), su testo di J. Cocteau. Da ricordare inoltre le musiche di scena per l’Edipo re di Sofocle composte da H. Purcell (1692) e quelle di I. Pizzetti (1903); infine, il film Edipo re di P.P. Pasolini (1967).
Psicologia ...
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sofocleo
sofoclèo agg. [dal lat. Sophoclēus, gr. Σοϕόκλειος]. – Di Sòfocle, grande poeta tragico ateniese del sec. 5° a. C., di cui sono pervenute sette tragedie (e parte di un dramma satiresco): l’opera s., le tragedie s.; la religiosità,...
tritagonista
s. m. [dal gr. τριταγωνιστής, comp. di τρίτος «terzo» e ἀγωνιστής «attore»] (pl. -i). – Nella tragedia greca, il terzo attore, introdotto, secondo la tradizione, da Sofocle.