DALL'OCA BIANCA, Angelo Carlo
Marina Miraglia
Figlio di Giuseppe e di Beatrice Resi, nacque il 31 marzo 1858 a Verona ove fu battezzato nella parrocchia di S. Anastasia. Il padre, verniciatore, aveva [...] confronti della pittura digenere. Indipendentemente dagli esiti e dalla qualità - non certo trascurabile - delle sue fotografie, è interessante notare come il pittore si rivolga al fotografo perché gli fornisca, più che un'idea, soggetti definiti e ...
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D'ORSI, Achille
Luciana Soravia
Nacque a Napoli il 6 ag. 1845 da Giovanni e Giovanna Feola. Nel 1857 si iscrisse al Reale Istituto di belle arti di Napoli, dove frequentò la scuola di scultura allora [...] dalla realtà quotidiana - il D. raggiunse presto grande fama a Napoli coniando alcuni soggetti che poi diverranno popolari nel repertorio della scultura digenere.
Alla produzione giovanile si collega anche il Salvator Rosa, una delle più vivaci e ...
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DE SANCTIS, Giuseppe
Rossella Leone
Figlio di Cesare, appassionato di arte e di teatro, e di Caterina, nacque a Napoli il 21 giugno 1858. Giuseppe Verdi, con il quale il padre era in rapporti di amicizia, [...] Morelli il D. si esercitò a lungo nello studio dal vero, assimilando allo stesso tempo l'interesse per i soggettidi storia e le ricostruzioni di ambienti esotici, generedi pittura il cui mercato si era andato sviluppando a Napoli per la presenza ...
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CELENTANO, Bernardo
Pasqualina Spadini
Secondogenito di Vincenzo e di Giuseppa Belliazzi, nacque a Napoli il 23 febbr. 1835. Contro le tradizioni giuridiche della famiglia, rivelò sia da ragazzo una [...] gli confermarono che gli artisti lombardi, trattando per lo più il soggetto storico, stavano attuando una pittura più moderna che altrove (lettera che sono ricordate nella corrispondenza - digenere e di tecnica diverse testimoniano la sua attività: ...
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DELL'ACQUA, Cesare
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio del giudice Andrea e di Caterina Lengo, nacque a Pirano (Istria) il 22 luglio 1821. Rimasto orfano del padre, nel 1826 si trasferì con la madre e [...] per bambini. I soggetti e lo stile di queste opere, che si collocano negli ultimi due decenni del secolo, sono strettamente imparentati con la sua produzione pittorica degli ultimi anni, costituita per lo più da quadretti digenere, sulla scia della ...
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DE MUSI (Di Musi, De Musis, Musi), Agostino, detto Agostino Veneziano
Donata Minonzio
Nacque in Veneto, forse a Venezia, intorno al 1490, periodo fissato approssimativamente dagli studiosi in base alle [...] quanto è documentato da quattro incisioni recanti questa data e derivate da soggettìdi B. Bandinelli (Diogene, B. 197, L'uomo seduto presso caratterizza gli ultimi bulini, quasi tutti ritratti, genere mai prima affrontato dal De Musi. Difficilmente ...
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BOMPIANI, Roberto
Piero Santi
Figlio di Domenico e di Serafina Bernardini, nacque a Roma il 10 febbr. 1821 da famiglia benestante, il che gli permise di dedicarsi all'arte, frequentando giovanissimo [...] nel gusto del B., con l'introduzione nella sua tematica, accanto ai soggetti allegorici, mitologici, religiosi, di temi più borghesi, vicini a quei bozzetti e scene digenere che costituiranno uno dei filoni della sua pittura dopo il 1870.
Intanto ...
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BOLDINI, Giovanni
Luciano Caramel
Nacque a Ferrara il 31 dic. 1842, ottavo dei tredici figli del pittore Antonio e di Benvenuta Caleffi. Incominciò a disegnare molto presto, e a sedici anni era qualcosa [...] una certa minuzia, quadri digenere - risentendo anche dell'influsso del Fortuny - e di costume (quali Luigi XIVa .: impetuosa, violenta, di un virtuosismo eccezionale. Il pittore tratta con estrema spigliatezza i suoi soggetti: cavalli in movimento, ...
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IROLLI, Vincenzo
Monica Vinardi
Nacque a Napoli il 30 sett. 1860 da Luigi e da Clotilde Fedele. Tra il 1877 e il 1880 studiò presso l'Istituto di belle arti di Napoli, dove ebbe come maestri G. Toma, [...] raggiunse allora il successo dedicandosi soprattutto ad una pittura digenere ispirata a un gentile realismo domestico (Valente, 1993). volte in tavolette che ritraevano prevalentemente soggetti graziosi e di maniera, venne esportata con successo a ...
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CABIANCA, Vincenzo
Ferdinando Arisi
Nato a Verona il 20 giugno 1827 da Giovanni, vicentino, e dalla veronese Maria Pipa, dopo aver frequentato per tre anni il ginnasio presso il seminario vescovile [...] Firenze). A dire il vero, anche in questi anni, e dopo, accanto alle impressioni di paese troviamo soggetti che si potrebbero definire digenere, anche se ridotti a una sola figura (L'abbandonata, del 1858, e La pensierosa, collocabile verso il 1870 ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
pregiudizio algoritmico loc. s.le m. (spec. al pl.) Contenuto etico o ideologico distorto o discriminatorio (per es. verso le fasce più fragili della popolazione) processato dall’algoritmo nella fase di raccolta massiva dei dati e poi generato...