Bertolucci, Bernardo
Paolo Bertetto
Regista cinematografico, nato a Parma il 16 marzo 1941. Per B. il cinema rappresenta insieme un'estensione della vita e una profonda avventura nell'immaginario, un [...] degli autori e volontà di parlare in prima persona. Il suo percorso creativo è passato dal nuovo cinema della soggettività degli anni Sessanta al cinema d'autore di grande produzione internazionale, mantenendo sempre uno specifico impegno di stile e ...
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Varda, Agnès
Massimo Causo
Regista e sceneggiatrice cinematografica, nata a Ixelles il 30 maggio 1928 da padre greco e madre francese. Nel corso della sua carriera ha maturato una forma espressiva, [...] tanto immediata quanto speculativa, coniugando l'oggettività dell'approccio documentario alla soggettività di un rapporto complice con i personaggi messi in scena. Tra i riconoscimenti ottenuti, il Premio speciale della giuria al Festival di Berlino ...
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Scrittore francese (Le Havre 1903 - Parigi 1976). Inizialmente vicino ai surrealisti, recuperò in chiave sperimentale generi tradizionali. Q. è soprattutto uno scrittore in continua ricerca di una vitalità [...] espressiva mediante il continuo tentativo dell'innovazione linguistica. Questa si produce grazie a una forte accentuazione della soggettività lessicale e sintattica. Tali caratteri rivelano anzitutto le opere narrative che pongono in crisi la nozione ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] di espressione per il punto di vista femminile nel cinema ed è il progetto, variamente realizzato, di esprimere la soggettività e l'identità femminile in un rapporto di opposizione al cinema maschile. Le esperienze di cinema al femminile sono ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] appartenere all'autore del film. Da qui alla convinzione che la s. equivalga al pronome personale 'io', che debba esprimere soggettività e che possa estendersi alla visione dell'autore il passo è breve. Si trova negli scritti di Pierre Porte e in ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] . È sembrato che l'arte non si potesse più permettere d'indulgere in opere che parodiavano o falsificavano la soggettività, e l'attenzione è stata rivolta verso artisti che indagavano i processi dell'autodefinizione collettiva e individuale. Il nuovo ...
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Hawks, Howard (propr. Howard Winchester)
Mario Sesti
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Goshen (Indiana) il 30 maggio 1896 e morto a Palm Springs (California) il [...] proprio stile, ma non c'è sua sequenza in cui, nonostante l'assenza di ogni indizio di scoperta soggettività, la levigata uniformità visiva delle inquadrature non sia gremita di continui impercettibili rilievi di recitazione, scrittura, regia. Viene ...
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Campion, Jane
Mario Sesti
Regista cinematografica neozelandese, nata a Wellington (Nuova Zelanda) il 30 aprile 1954. L'universo psichico e corporeo della femminilità, la disamina rivelatrice dei legami [...] oro a Cannes nella sezione cortometraggi: l'analisi penetrante di un nucleo familiare, l'indagine di una soggettività femminile chiusa tra la nevrosi e la catatonia, la sorprendente capacità di rarefazione e concentrazione improvvisa della narrazione ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] e l'immobilità di chi segue il film liberano i moti più segreti dell'animo. Insomma, nel Cinématographe dei Lumière la soggettività si trova ancor più sovrapposta all'oggettività dei dati riprodotti; e un apparecchio nato per restituirci il reale si ...
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Critofilm
Paola Scremin
Termine coniato da Carlo Ludovico Ragghianti per indicare realizzazioni filmiche in cui l'interpretazione delle opere d'arte è proposta attraverso il movimento della macchina [...] una fiducia positiva nella capacità dello strumento di riprodurre oggettivamente l'opera senza alcuna concessione alla soggettività del dispositivo. Se per Heilbronner il cinema poteva 're-interpretare', ma non restituire, la riproduzione oggettiva ...
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soggettivita
soggettività s. f. [der. di soggettivo]. – In filosofia, il carattere del soggetto, in quanto è tale, e anche il soggetto stesso (v. soggetto2). Più genericam., carattere soggettivo (nei varî sign. definiti al n. 1 di quest’aggettivo):...
soggettivare
v. tr. [der. di soggettivo]. – Rendere soggettivo, risolvere la realtà delle cose nella realtà del pensiero; interpretare o rappresentare soggettivamente.