Atto dell’intelletto (gr. νοῦς) o conoscenza intellettiva che Aristotele distingue dal sapere discorsivo (gr. διάνοια); la n. compone e dispone i noemi (nozioni conosciute immediatamente dall’intelletto) [...] del vero nella sua immota e perfetta unità e forma.
Nella fenomenologia di Husserl la n. è l’elemento soggettivo dell’esperienza, la pluralità degli atti con cui si coglie l’oggetto (percepire, immaginare, ricordare, giudicare ecc.); varie n ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale [...] . legate fra loro nella realtà (per es., il canto e la forma di un uccello) non vengono considerate tali dal soggetto (nella schizofrenia e in alcuni stati tossici). La falsificazione delle p., cioè la p. di oggetti non reali, classicamente comprende ...
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Corrente filosofico-giuridica fondata su due principi: l’esistenza di un diritto naturale (conforme, cioè, alla natura dell’uomo e quindi intrinsecamente giusto) e la sua superiorità sul diritto positivo [...] in modo classico da Cicerone e ripresa da Tommaso. Nel mondo moderno il g. pone invece l’accento sull’aspetto soggettivo del diritto naturale, ossia sui diritti innati degli individui. Oltre ad alcuni giuristi-filosofi (U. Grozio, S. Pufendorf, C ...
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Diritto
Situazione derivante da un determinato rapporto o da una determinata norma per la quale un soggetto giuridico può essere chiamato a rispondere della violazione colposa o dolosa di un obbligo giuridico.
R. [...] del danno e ciò in relazione soprattutto all’esercizio di determinate attività.
La r., di regola, è diretta: cioè ciascun soggetto che abbia la capacità di intendere e di volere risponde del danno che egli stesso ha cagionato con la propria azione od ...
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CALÒ, Giovanni
Luigi Ambrosoli
Nacque a Francavilla Fontana (Brindisi) il 24 dicembre 1882 da Torquato e da Teodora Argentina. Accostatosi, nel corso degli studi compiuti all'università di Firenze, [...] 'immediato riferimento all'io, esso non può essere considerato alla stessa stregua di altri fenomeni e come, separato dal centro soggettivo di cui è determinazione, "non può rivelare più la sua vera natura né il suo significato nel tutto complesso di ...
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filosofia Si dice dell’attività di una funzione conoscitiva, in quanto si presenta del tutto indipendente dalle altre. In tal senso il termine era già usato nel 16° secolo. I. Kant diede al concetto un [...] il concetto di esperienza p., idealmente precedente la distinzione del fisico dallo psichico e dell’oggettivo dal soggettivo. letteratura Poesia p. La corrente poetica che, spingendo alle estreme conseguenze la concezione romantica della poesia come ...
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Economia
Definizioni
Capacità di un bene di soddisfare un bisogno, ma anche, nel senso più comune di v. di scambio, il prezzo relativo del bene stesso, cioè la sua capacità di acquistare altri beni. V. [...] quel dato bene ha lo stesso v. per tutti gli individui, il che contrasta con le differenze interindividuali. L’aspetto soggettivo del v. viene sottolineato dai teorici dell’utilità, definita come l’attitudine dei beni a soddisfare i bisogni umani, la ...
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logica induttiva
Claudio Pizzi
Estensione della logica deduttiva che descrive inferenze in cui la conclusione non segue dalle premesse con certezza assoluta ma riceve da queste un certo grado calcolabile [...] a priori di A, di B e di A dato B. Misurando tali valori in termini, per es., di quozienti soggettivi di scommesse o di valutazioni puramente comparative, i soggettivisti ritengono di disporre di strumenti sufficienti a ricostruire il ragionamento ...
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Responsabilità
Rossella Bonito Oliva
Nell'accezione giuridica il termine responsabilità viene utilizzato per la prima volta nel 1787 nel The federalist da A. Hamilton (folio 64) e poi nel Codice napoleonico [...] effetti si sostituisce la cura, in cui più che effetti e conseguenze si mettono in campo pratiche di accudimento nel riconoscimento di soggetti più deboli, per i quali si è chiamati non solo alla tolleranza e al rispetto, ma anche all'impegno per la ...
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Indirizzo filosofico che pone nell’esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a ‘innatismo’ e a ‘razionalismo’, che fanno derivare la conoscenza per deduzione da principi razionali evidenti a priori, [...] , intende determinare i limiti di validità della scienza stessa. Questa ‘esperienza pura’, sgombra cioè di ogni elemento soggettivo, è un tessuto indistinto di sensazioni su cui sorgono, come sovrastruttura, i concetti scientifici. Questi sono ‘utili ...
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soggettivo
(ant. suggettivo) agg. [dal lat. tardo subiectivus, der. di subiectum: v. soggetto2 e cfr. subiettivo]. – 1. a. Che riguarda il soggetto, che ha fondamento nel soggetto: valore s. dei giudizî. Più specificamente, come termine della...
soggettazione
soggettazióne s. f. [der. di soggetto2]. – In biblioteconomia, operazione (con espressione più tecnica chiamata indicizzazione semantica) consistente nell’attribuire a un documento una voce d’indice (descrittore) che ne segnala...