LIVORNO (XXI, p. 334)
Ersilio Michel
Il retroterra di Livorno abbraccia gran parte della Toscana. La zona tra Viareggio, Lucca, il crinale appenninico, la valle della Chiana sino al Trasimeno e la zona [...] caldaie e radiatori di ghisa, per la fabbricazione di tubi d'acciaio rivestito di cemento, per la produzione del "litopone", solfuro di bario, solfato di zinco, solfato di bario, ecc., dell'Azienda petrolî italo-romeni. Altre società industriali già ...
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Comune della Toscana (104,5 km2 con 157.017 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata sul Mar Tirreno, all’estremità meridionale della pianura costiera dell’Arno, a 15 km dalla foce del fiume. La crescita urbanistica è avvenuta a partire dal centro storico fortificato, impostato nel 16° sec. ... ...
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(XXI p. 334; App. I, p. 800; II, 11, p. 216)
Silvio PICCARDI
La popolazione del comune alla data del censimento del 1951 comprendeva 142.333 residenti (di cui nel capoluogo 131.174). Alla fine del 1959 la popolazione residente era calcolata in 159.517 ab. Nel decennio 1948-58, mentre veniva completata ... ...
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(XXI, p. 334; App. I, p. 800)
Giuseppe Morandini
La popolazione presente del comune calcolata al 1° luglio 1947 era di 137.226 ab. Durante la seconda Guerra mondiale la città ha subìto oltre 70 bombardamenti: particolarmente gravi quelli del 28 maggio, 28 giugno e 19 luglio 1943, che hanno investito ... ...
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(A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Mario SALMI
Augusto MANCINI
Gino LUZZATTO
Attilio MORI
Città e porto della Toscana, dopo Firenze il centro maggiore della regione e uno dei porti di maggiore traffico del regno e di tutto il Mediterraneo. La città di Livorno sorge sulla costa del Tirreno a ... ...
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VASELINA
Luigi MASCARELLI
. Con questo nome venne posta in commercio, intorno al 1870, una paraffina molle, unguentacea, che si otteneva dai residui (bollenti sopra 300°) dell'industria dei petrolî [...] 0,855-1,880.
La vaselina ha reazione neutra, non si scioglie in acqua né in glicerina, poco nell'alcool, facilmente nell'etere, solfuro di carbonio, cloroformio, olî fissi e volatili. Verso i solventi e i reagenti si comporta come la paraffina: non è ...
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FOSFORO
Carlo SANDONNINI
Alberico BENEDICENTI
Elemento con simbolo P, peso atomico 31.02, numero d'ordine 15.
L'alchimista H. Brand di Amburgo nel 1669, distillando a gran fuoco dell'urina in una storta [...] che si ottiene col processo ora descritto, si presenta in masse trasparenti e, se molto puro, quasi incoloro. È solubilissimo in solfuro di carbonio, e da queste sue soluzioni si può ottenere in bei cristalli. Fonde fuori del contatto dell'aria a 44 ...
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Queste sostanze furono scoperte da Wurtz nel 1848, ma gia se ne conoscevano alcune (l'anilina, la butilammina e la propilammina). Esse poi furono studiate da A. W. Hofmann (1850-51).
Sostituendo uno o [...] (acidi e alcali).
Le ammine primarie si distinguono dalle altre per il loro modo di comportarsi con cloroformio, solfuro di carbonio, acido nitroso, acido metafosforico e con 1-5- dibromopentano.
Con cloroformio e idrato di potassio reagiscono ...
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. Triclorometano, CHCl3. Scoperto nel 1831 dal Soubeiran, fu introdotto in terapia nel 1847 dal Simpson. Si forma per azione del cloro sul metano, insieme con altri prodotti di sostituzione clorurati. [...] . Il cloroformio è poco solubile in acqua (1 : 200); è miscibile in tutti i rapporti con alcool assoluto, etere, solfuro di carbonio, grassi e olii essenziali. È un ottimo solvente per iodio, solfo, fosforo, paraffina, grassi, resine, alcaloidi. Si ...
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Sono chiamate anche peliti (dal gr. πηλός "fango") o rocce pelitiche. Derivano dalla sedimentazione e successiva cementazione di materiali detritici finissimi, trasportati dai corsi d'acqua e depositati [...] grigio o grigiastro, ma di frequente anche azzurrognolo, dovuto alla diffusione nella roccia di un finissimo pigmento di solfuro di ferro. Alla presenza quasi costante di questo componente è dovuta la modificazione del colore che le argille subiscono ...
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Microbiologia
JJohn F. Wilkinson
di John F. Wilkinson
Microbiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Un organismo modello, Escherichia coli: a) La struttura di Escherichia coli. b) La crescita di Escherichia [...] per il processo di riduzione invece dell'acqua viene utilizzata o una forma ridotta di zolfo inorganico, come il solfuro d'idrogeno (acido solfidrico), o un composto organico. Van Neil e collaboratori hanno dimostrato che questa via fotosintetica è ...
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CICOGNA, Furio
Giuseppe Pignatelli
Nacque ad Asti il 21 giugno 1891 da Livio e da Marina Castellaro. Nel 1897 la famiglia si trasferì a Milano, ove il padre dei C. aveva aperta "una, microscopica azienda [...] e acetato, 34.000 chilogrammi di fiocco di viscosa, 24.000 chilogrammi di filati poliammidici e 50.000, chilogrammi di solfuro di carbonio; il 7 marzo di quell'anno il capitale era stato elevato a 15 miliardi. Frattanto, dall'inizio degli anni ...
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ultravioletto Termine riferito alla radiazione elettromagnetica avente frequenza maggiore di quella massima delle radiazioni visibili, pari a 7,5∙1014 Hz, corrispondente al colore violetto.
Fisica
Con [...] da schermi con adatti fosfori, per es. a base di platinocianuro di bario, che emette luce verde, o di solfuro di zinco, che emette luce bluastra; quelli fotoelettrici sono costituiti da fotocellule, generalmente fotoemissive, oppure più spesso da ...
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silice Biossido di silicio, di formula SiO2. Allo stato libero o combinato è uno dei costituenti più abbondanti della crosta terrestre; può esistere in diverse forme cristalline, criptocristalline e amorfe.
In [...] con tricloruro di fosforo si forma il tetracloruro di silicio, SiCl4, volatile e per riscaldamento con zolfo si forma il solfuro SiS2. Ad alta temperatura il magnesio e l’alluminio riducono la s. a silicio metallico. Le soluzioni alcaline o di ...
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solfuro
s. m. [der. di solfo, col suff. -uro2]. – 1. In chimica inorganica, derivato neutro o acido (in quest’ultimo caso detto anche solfidrato) dell’acido solfidrico, ottenuto per sostituzione, rispettivamente, di entrambi o di uno solo...
zolfo
zólfo (ant. e letter. sólfo) s. m. [lat. sŭlphur o sŭlfur]. – 1. a. Elemento chimico non metallico di simbolo S, numero atomico 16, peso atomico 32,06, del sesto gruppo del sistema periodico, molto diffuso in natura sia allo stato nativo...