BONIFACIO, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Rovigo il 6 sett. 1547 dal nobile rodigino Sebastiano, notaio, cancelliere del vescovato di Adria e dell'Inquisizione, provveditore alle vettovaglie e alla sanità [...] e dei propri slanci poetici.
Un solo episodio turbò la altrimenti tranquilla esistenza del B., rischiando di incrinare la sua solida reputazione. E fu quando, incautamente, propose, con un'Oratione data alle stampe a Padova nel 1609 (e ripubblicata a ...
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DE FRANCISCI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Roma il 18 dic. 1883 da Virginio, ispettore presso il ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, di antica ascendenza altoatesina, e da Ester Calegari.
Morto [...] è necessaria: sia per la ragione teorica che nessuna scienza può sussistere senza concetti e principii generali e senza una solida sistemazione che ricongiunga le sue diverse parti e le ordini in logica ed armonica unità; sia per una ragione pratica ...
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DIPLOVATAZIO (Diplovataccio), Tommaso
Aldo Mazzacane
Nacque a Corfù il 25 marzo 1468, ultimo dei sette figli di Giorgio e Maria Lascaris, nobili greci ritenuti entrambi di discendenza imperiale. Il [...] intellettuali, ecclesiastici e patrizi della Repubblica, il D. venne altresì maturando l'idea di affrontare, con un lavoro di solida erudizione, il problema della "libertà" di Venezia, delle sue origini e dei suoi fondamenti, dei suoi diritti sulle ...
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MORANO
Luigi Mascilli Migliorini
– Famiglia di editori, proveniente da antiche origini calabresi (deve il suo nome al paese di Morano Calabro, che Federico II di Svevia, nel 1232, concesse come feudo [...] civile. Attraverso singoli lavori monografici il progetto vide convergere sulla casa editrice una serie di studiosi di solida esperienza, ma ancor giovani per età che assicurarono nel decennio Sessanta una forte penetrazione della produzione dei ...
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solidare
v. tr. [dal lat. solidare, der. di solĭdus «solido»] (io sòlido, ecc.), ant. – Rendere solido; in senso fig., consolidare, rafforzare (anche nella forma intr. pron. solidarsi).
solidismo
s. m. [der. di solido1]. – Corrente medica sviluppatasi nel sec. 19° che, in opposizione all’umoralismo, tendeva a ravvisare l’origine delle malattie nelle alterazioni degli organi solidi, cioè sulla base dell’anatomia patologica.