LIBIO SEVERO (Libius Severus)
Red.
Imperatore romano, 461-465. Nominato imperatore da Ricimero, rimase in pratica un fantoccio nelle mani del potente barbaro. Le sue monete (solidi e tremissi di Roma, [...] Milano e Ravenna) conservano i tipi impiegati dallo sfortunato Maggioriano (v. maioriano) ma sul rovescio hanno il monogramma di Ricimero.
Bibl.: R. Delbrück, Spätantike Kaiserporträtas, Berlino 1953, ...
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Architetto e saggista italiano (Napoli 1928 - Roma 2002). Si è interessato al costruttivismo sovietico (URSS, architettura 1917-1936, 1963) e ha approfondito la sperimentazione a livello compositivo sui [...] solidi semplici e sulle loro virtualità espressive: circolo RAI a Roma (1965); Istituto tecnico per geometri a Terni (1969, con E. Ascione); mensa e studentato della facoltà d'ingegneria a Roma (1984), ecc. La sua ricerca si è mitigata col tempo ...
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Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, [...] sperimentalmente (legge di Dulong e Petit) che il calore molare, a temperature non troppo basse, è lo stesso per tutti i solidi e pari a 3R, in grave disaccordo con quanto previsto dalla teoria classica. Utilizzando per il gas di elettroni liberi la ...
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OXFORD 236, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante sull'ultimo scorcio del VI sec. a. C. Si tratta di un modesto pittore di coppe a figure nere ancorato a forme attardate e devitalizzate. [...] I. D. Beazley gli assegna quattro coppe del Gruppo Leafless in base alla ripetizione meccanica di figure adagiate rese come solidi blocchi di vernice nera.
Bibl.: J. D. Beazley, Black-fig., p. 358. ...
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CARLO da Camerino
Federico Zeri
Pittore noto soltanto attraverso un Crocifisso, firmato e datato 1396, nella chiesa di S. Michele Arcangelo a Macerata Feltria. Mancano completamente notizie archivistiche [...] quindi sono ignoti i termini precisi della sua attività. Al Crocifisso firmato, tuttavia, può essere riunito, per via di solidi confronti stilistici, un notevole gruppo di tavole e di affreschi che lo qualificano la più notevole personalità artistica ...
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ONORIA, Giusta Grata (Iusta Grata Honoria)
B. M. Felletti Maj
Nacque nel 417 o 418 dal matrimonio di Costanzo III e di Galla Placidia. Sorella maggiore di Valentiniano III, ebbe il titolo di Augusta [...] d. C.
Solo il suo profilo è conosciuto da qualche effigie monetale della zecca di Ravenna. Il tipo iconografico dei solidi aurei coniati per la sua elevazione al rango di Augusta ripete quello della madre, con qualche differenza nei tratti del volto ...
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ANYANG
Località della Cina settentrionale nella provincia dello Honan, dove nel 1899 furono casualmente scoperte le tracce di un antichissimo agglomerato urbano. Gli scavi condotti nei primi decenni [...] un villaggio neolitico e munita di poderose mura, larghe alla base circa 3 m e mezzo. Le abitazioni, costruite su solidi terrapieni di terra battuta, erano costituite essenzialmente da un tetto a punta poggiante su tre file di colonne, a loro volta ...
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ROMOLO AUGUSTO (Romulus Augustus)
F. Panvini Rosati
Imperatore romano, innalzato al trono in giovanissima età il 31 ottobre 475, a Ravenna, dal padre, il patrizio Oreste. Dopo che Odoacre si fu impadronito [...] molto giovanile, dal viso allungato e i capelli lisci, che presenta i caratteri generici proprî delle monete di questo periodo. Sui solidi compare il busto frontale corazzato e galeato, del tipo comune nel V sec. d. C. Non si conoscono ritratti di R ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] , quando viene raffreddato scende sotto la temperatura di fusione Tf, dove la fase liquida è in equilibrio termodinamico con il solido; il liquido sovraraffreddato attraversa poi una regione di transizione Tv1-Tv2, larga da 10 a 20 °C, dove la sua ...
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solidare
v. tr. [dal lat. solidare, der. di solĭdus «solido»] (io sòlido, ecc.), ant. – Rendere solido; in senso fig., consolidare, rafforzare (anche nella forma intr. pron. solidarsi).
solidismo
s. m. [der. di solido1]. – Corrente medica sviluppatasi nel sec. 19° che, in opposizione all’umoralismo, tendeva a ravvisare l’origine delle malattie nelle alterazioni degli organi solidi, cioè sulla base dell’anatomia patologica.