La dimensione religiosa del Risorgimento
Maurizio Viroli
Il Risorgimento – insieme alla Resistenza, la più importante esperienza di emancipazione politica della storia italiana – fu sostenuto da un [...] provare con gli stessi metodi che impiegano le scienze fisiche o morali. La ragione infatti non ci permette di arrivare a solide convinzioni religiose. La vera guida è il sentimento religioso che esiste in tutti gli uomini, pur se in grado diverso, e ...
Leggi Tutto
Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] Giorgio da Trebisonda fu liberato dopo quattro mesi perché i capi d'accusa contro di lui non si erano dimostrati molto solidi (Gaspare da Verona, pp. 43-4). Alla fine del febbraio 1468, dopo alcuni giorni in cui circolò voce insistente della prossima ...
Leggi Tutto
Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] , alcuni dei quali, peraltro, erano crollati subito dopo, dato che erano stati costruiti troppo in fretta e non erano abbastanza solidi (Zos., II 32,1).
11 Si può solo rammaricarsi della perdita dei libri I-XIII dei Rerum gestarum libri di Ammiano ...
Leggi Tutto
DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] a fallire. Essa però volle impostare la contesa in solidi termini dottrinali, oltre che giuridici. Chiese la consulenza di ambiziosa quale quella appoggiata dal D. presupponeva una solida politica interna. L'interdetto aveva leso molti equilibri ...
Leggi Tutto
DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Terzogenito di Alberto (I), dominus di Verona, e di Verde da Salizzole, Canfrancesco, detto sin dall'infanzia "Canis magnus", nacque - come è ormai pacificamente [...] o verso Vicenza, o no - di beni e castelli, ecc.). Pochissime famiglie padovane avevano tradizioni ghibelline di una certa solidità, ai primi del Trecento: i Paltanieri di Monselice, e qualche podestà di carriera (Caligine, Engelfredi). Ma già nel ...
Leggi Tutto
URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
*
Adriano Guerra
*
Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] a partners commerciali non tradizionali (in particolare Turchia, Iran e altri stati della regione) pur mantenendo solidi legami con le repubbliche dell'ex URSS (specialmente Russia e Bielorussia). Il forte disavanzo della bilancia commerciale ...
Leggi Tutto
STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] è loro assicurata al fine di estrarre da un preteso serbatoio di dati e aneddoti taluni materiali, e non i meno solidi, per edificare insieme le scienze dell'uomo". È un sintomo importante: la crisi della storia immobile, il ritorno dell'evento ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] articoli e saggi, sparsi in varie riviste e che egli lasciò in parte anche inediti. Sempre, però, emerge in lui una solidità di giudizio e una capacità di analisi che indicano una forte tempra di scrittore, a dispetto anche di una certa e frequente ...
Leggi Tutto
solidare
v. tr. [dal lat. solidare, der. di solĭdus «solido»] (io sòlido, ecc.), ant. – Rendere solido; in senso fig., consolidare, rafforzare (anche nella forma intr. pron. solidarsi).
solidismo
s. m. [der. di solido1]. – Corrente medica sviluppatasi nel sec. 19° che, in opposizione all’umoralismo, tendeva a ravvisare l’origine delle malattie nelle alterazioni degli organi solidi, cioè sulla base dell’anatomia patologica.