GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] equilatero derivava √3, dal quadrato √2, dal pentagono √5 e la sezione aurea. Per i platonici di ogni tempo i solidi avevano grande significato cosmologico e a essi era stato dato nuovo rilievo da Luca Pacioli nell'ultimo decennio del sec. 15°, forse ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Asia Centrale
Boris A. Litvinskij
Ciro Lo Muzio
Caratteri generali
di Boris A. Litvinskij
Il carattere e la storia dell'architettura centroasiatica sono segnati [...] e nel Nord dell'Asia Centrale si diffuse la tipologia del castello, residenza dell'aristocrazia, fortificato da una solida cinta muraria, non privo di elementi ornamentali e di ambienti di rappresentanza decorati. L'architettura in mattoni crudi ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Marialaura Di Mattia
Oscar Nalesini
Adolfo Tamburello
Paola Mortari Vergara Caffarelli
Filippo Salviati
Caratteri generali
di [...] , articolati in una serie di strutture lignee distribuite su più livelli e costruite attorno e al di sopra di nuclei solidi formati da terrapieni. Anche se l'esempio più antico ci proviene da un contesto funerario ‒ il complesso degli edifici del ...
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TETTO
F. Krauss
Chiusura superiore di un edificio, che esso protegge dalla pioggia e dal sole. Esso deve quindi avere una copertura esterna corrispondente alle esigenze del clima e sostenuta da appropriate [...] sufficiente per proteggere dal sole, mentre la impermeabilità della copertura di stuoie fu ottenuta mediante l'argilla. T. più solidi, di questa stessa specie, hanno una copertura di panconi di legno segati. Essi si riscontrano, fino all'epoca tarda ...
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Processo logico volto a realizzare un prodotto che soddisfi in modo ottimale requisiti espliciti (relativi a obiettivi e a vincoli tecnologici, di costo, tempo, qualità) vigenti nell’intero ciclo di vita [...] ferroviarie, ponti, chiese, teatri, musei); manufatti di lavori a rete (sottovia, serbatoi, pozzetti dei rifiuti solidi, parcheggi ecc.); lavori a rete (strade, ferrovie, acquedotti, fognature, metanodotti, linee elettriche, telegrafiche ecc.). L ...
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Scienza greco-romana. Ingegneria
Serafina Cuomo
Pietro Dominici
Ingegneria
A rigore, un'ingegneria greco-romana antica non esiste. Esistevano ed erano oggetto di definizione e di trattazione specifica [...] lat. amphora) col valore di 26,20 litri, diventando unità capostipite, come mostra la tabella seguente. L'unità fondamentale attica per solidi e aridi, cioè il médimnos, non fu però conservata, mentre lo fu la sua sesta parte, l'hekteús, che i Romani ...
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MEGASTRUTTURE EDILIZIE
Gianfranco Carrara
Giorgio Zama
La dimensione e la complessità dei problemi che investono la città contemporanea, lo sviluppo della tecnologia nonché la possibilità di coinvolgere [...] e i procedimenti costruttivi appartengono alla frontiera più avanzata della tecnologia. La struttura di sostegno può essere espressa da solidi tubi di acciaio, oppure da possenti piloni e travature di luce gigantesca in cemento armato o, al contrario ...
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Edificio, o complesso di edifici, destinato all’assistenza sanitaria dei cittadini, adeguatamente attrezzato per il ricovero, il mantenimento e le cure, sia cliniche sia chirurgiche, di ammalati o feriti.
Cenni [...] e spogliatoi, dell’asilo-nido; o) incenerimento, locali e attrezzature necessarie per la distruzione, mediante incenerimento, dei rifiuti solidi.
O. generali
Struttura. - Un o. generale è composto, oltre che dei servizi generali di cui si è detto ...
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Paesaggio
Lucio Gambi
Paola Gregory
(XXV, p. 901)
Parte introduttiva
di Lucio Gambi
Occorre in primo luogo trovare un minimo comune denominatore fra i vari significati che le discipline, che più sovente [...] origine a ordini interpretativi diversi, fra i quali quello di R. Biasutti (1947) è oggi riconosciuto come uno dei più solidi. Ma il p. dei naturalisti, dopo due secoli di colonizzazione e industrializzazione, si mostra oggi in molte regioni alterato ...
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solidare
v. tr. [dal lat. solidare, der. di solĭdus «solido»] (io sòlido, ecc.), ant. – Rendere solido; in senso fig., consolidare, rafforzare (anche nella forma intr. pron. solidarsi).
solidismo
s. m. [der. di solido1]. – Corrente medica sviluppatasi nel sec. 19° che, in opposizione all’umoralismo, tendeva a ravvisare l’origine delle malattie nelle alterazioni degli organi solidi, cioè sulla base dell’anatomia patologica.