Composti chimici contenti due radicali etili −C2H5.
Dietilammina Di formula NH(C2H5)2, liquido incolore dall’odore sgradevole, infiammabile, che a contatto della pelle produce irritazione; si ritrova nei [...] per sintesi organiche.
Dietiltiourea Di formula (C2H5NH)2CS, cristalli che fondono a circa 70 °C, poco solubili in acqua, solubili in molti solventi organici (etere, acetone, alcol metilico, benzene). Si usa come inibitore di corrosione (riduce ...
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L'acqua è il liquido più diffuso in natura, tanto che gli antichi la consideravano uno dei quattro elementi.
Chimicamente essa è un composto di idrogeno e ossigeno, secondo la formula H2O.
Acqua in natura.
L'acqua [...] scambio: si formano da una parte silico-alluminato di magnesio e di calcio, dall'altra carbonato e solfato di sodio, sali solubili che non dànno incrostazioni nelle caldaie quando son assenti i sali di calcio.
Come già si è detto, oggi in impianti ...
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FLUTTUAZIONE o flottazione, flottaggio (ingl. e ted. Flotation)
Carlo RODANO
Processo di concentrazione dei minerali, che consiste nel ridurli in polvere, e, ordinariamente in presenza di piccole quantità [...] la fluttuazione del solfuro di ferro; 3. neutralizzare o trasformare certe sostanze (p. es., l'acido solforico e vari solfati solubili) che ostacolano la fluttuazione e sono contenute come impurità nell'acqua oppure nel minerale, dal quale l'acqua le ...
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TOSSINE (dal gr. τοξικόν "veleno")
Agostino Palmerini
Sostanze elaborate dai microrgdnismi, da alcune piante e da certi animali, intensamente attive a dosi minime, le quali esercitano un'azione dannosa [...] , ecc.), tossine animali (veleno del cobra, dei serpenti, delle api, ecc.).
Nel campo delle tossine microbiche si dicono tossine solubili o esotossine quelle che vengono eliminate dai germi nel mezzo in cui vivono a mano a mano che sono elaborate, ed ...
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PEDERSEN, Charles J.
Eugenio Mariani
Chimico statunitense, nato a Pusan (Corea) il 3 ottobre 1904, morto a Salem (New Jersey) il 26 ottobre 1989. Nel 1920 si trasferì negli Stati Uniti, dove studiò [...] composti hanno fra l'altro la proprietà di combinarsi con ioni alcalini che si dispongono al centro formando complessi solubili in solventi organici capaci di servire come modelli per lo studio di sistemi biologici di trasporto di ioni attraverso ...
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Operazione consistente nel porre a contatto con acqua o altro solvente una data sostanza, allo scopo di estrarne qualche costituente solubile, o di eliminarne alcuni componenti predisponendola a eventuali [...] m. cui vengono sottoposte le fibre librose (canapa, iuta ecc.) prima della filatura ha lo scopo di rendere, tramite fermentazione, solubili e quindi asportabili le lignine e le sostanze pectiche, le quali tengono saldate le fibre tra di loro e allo ...
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Chimica
La separazione da una soluzione di una sostanza, sotto forma di solido insolubile, già in essa disciolta o formata a seguito di una reazione chimica; nel primo caso la p. si ottiene modificando [...] dice p. frazionata quella che ha per scopo di separare tra loro due o più sostanze in base a una loro diversa solubilità.
Nella tecnica di dolcificazione delle acque è detta p. catalitica la formazione di carbonato di calcio insolubile in presenza di ...
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Nome comune del genere Guaiacum, comprendente piante della famiglia Zigofillacee, e in particolare di Guaiacum officinale (fig.). Questo è un albero alto 6-10 m, con foglie persistenti, opposte, paripennate [...] in lacrime o in masse fragili, di sapore amaro, odore balsamico, colore rosso-bruno o bruno-verdastro (se in pezzi sottili), solubili in alcol, in etere e in acetone; contiene guaiacolo. Se ne estrae anche l’olio essenziale di g.: liquido limpido, di ...
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Elemento chimico, di numero atomico 60, peso atomico 144,27, simbolo Nd e di cui si conoscono diversi isotopi di massa 142, 143, 144, 145, 146, 148, 150. Fu scoperto da K. Auer von Welsbach (1886), il [...] ; questi si convertono in solfati e per raffreddamento si separano i solfati degli elementi del gruppo del cerio, poco solubili. Dalla soluzione dei sali dei restanti elementi si separano neodimio o praseodimio sotto forma di nitrati doppi; per ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] gusto è una forma di sensibilità specifica, preposta al rilevamento della presenza nella cavità orale di alcune sostanze chimiche solubili. I recettori al servizio di questo tipo di sensibilità vengono inclusi tra i chemocettori, ovvero recettori che ...
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solubile
solùbile agg. [dal lat. tardo solubĭlis, der. di solvĕre «sciogliere»]. – 1. a. letter. Che si può sciogliere, in senso proprio. b. In senso fig., che si può risolvere, spec. in espressioni negative o limitative: una questione difficilmente...
solubilita
solubilità s. f. [dal lat. tardo solubilĭtas -atis, der. di solubĭlis «solubile»]. – 1. Condizione di ciò che è solubile, che si può risolvere: la s. di un problema, di un enigma. 2. In fisica e in chimica, proprietà di una sostanza...