CASSIANI, Giuliano
Renzo Negri
Nato a Modena il 24 giugno 1712 da Andrea e da Paola Guzzi, studiò nella città natale, dapprima presso i gesuiti, quindi al collegio di S. Carlo dedicandosi in particolare [...] freno ignoto agli antichi, e la forzò sì sovente a circoscriversi in limiti sì penosi e sì angusti, come son quei del sonetto" (p. 49).
In particolare il primo in elenco, a giudizio del Parini, che ne fece una minuta analisi, "ottiene tutti i numeri ...
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Dante, i' non so in qual albergo soni
Vincenzo Pernicone
. È il sonetto (Rime XCVII) col quale Cino da Pistoia rispose per le rime al sonetto di D. Perch'io non trovo chi meco ragioni. La tradizione [...] (1589). Non ci sono elementi sicuri per determinare limiti cronologici ristretti. Il titolo di messer dato a Cino nel v. 12 del sonetto di D. non è decisivo per ritardare al tempo dell'esilio la composizione, perché a Cino si dà del dominus già in un ...
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Bibliotecario e patriota (Brescello 1797 - Londra 1879). Affiliato alla carboneria, fu esule a Lugano e Londra, dove fu assistente e direttore della biblioteca del British Museum. Negli stessi anni perorò [...] ; operò per l'Italia, anche facendone conoscere la letteratura con edizioni dell'Orlando Furioso, dell'Orlando innamorato, dei Sonetti e canzoni di Boiardo (Londra 1835; edizione questa rarissima), e pubblicando Le prime vittime di Francesco IV Duca ...
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Scrittore e critico inglese (Bristol 1840 - Roma 1893); soggiornò a lungo in Europa, specie nei paesi del Mediterraneo (Grecia, Italia), donde trasse ispirazione per le sue opere principali: History of [...] the Renaissance in Italy (7 voll., 1875-86), la traduzione dei sonetti di Michelangelo e di T. Campanella (1878) e della Vita di Cellini (Autobiography of Benvenuto Cellini, 1887). Dal 1878, già gravemente malato di tisi, si stabilì a Davos, in ...
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Poeta (n. Firenze 1285 - m. 1353 circa). Fu alla battaglia di Montecatini, ove cadde in mano dei Pisani; nel 1328 era castellano di Montopoli; visse a lungo a Lucca, a Faenza e in altri luoghi di Romagna, [...] sospirando la patria, dove non sappiamo se ritornasse mai. Di lui ci restano 43 sonetti, in cui ripete con qualche vigore i motivi soliti della poesia realistico-borghese dei secc. 13º e 14º: la donna, il danaro, il gioco, imprecazioni contro la ...
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Poeta portoghese (Lisbona 1734 - Parigi 1819), noto col nome arcadico di Filinto Elísio. Ordinato sacerdote nel 1755, riparò in Francia nel 1778, per sfuggire all'Inquisizione. Traduttore, in prosa e in [...] versi, di autori latini, greci, francesi (La Fontaine, Racine, Chateaubriand), scrisse odi, sonetti, idillî ed epigrammi classicamente composti. La sua produzione è raccolta in Obras completas (1817-19). ...
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Dante, quando per caso s'abbandona
Vincenzo Pernicone
Questo sonetto (Rime CX) fu indirizzato da Cino da Pistoia a D., che rispose per le rime (ma con la libertà di una diversa disposizione nelle due [...] VI 143. Come risulta dall'epistola di D., i due poeti erano contemporaneamente in esilio, e quindi il tempo di composizione dei due sonetti cade fra l'inizio dell'esilio di D. (1302) e la fine di quello di Cino (1306). Nell'edizione del 1921 il Barbi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella storia della poesia inglese della prima metà del Seicento, accanto a Shakespeare [...] e ai suoi straordinari e misteriosi Sonetti, la figura centrale è indubbiamente quella di John Milton, la cui parabola di poeta e prosatore corre parallela a quella della Rivoluzione, di cui egli è un convinto sostenitore. Immediatamente precedente è ...
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ARASCIONE, Giovanni
Piero Damilano
Sacerdote, musicista, nato a Cairo (attualmente Cairo Montenotte, Savona), il 18 ott. 1546. Questa data, sfuggita al Fétis, all'Eitner e ad altri musicologi, è sicura. [...] Essa si trova espressamente indicata dall'A. in uno dei sonetti di carattere biografico che figurano nell'introduzione della sua opera Nuove laudi ariose della Beatissima Vergine scelte da diversi Autori a quattro voci (in Roma, per Niccolò Mutij, ...
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Verseggiatore fiorentino (m. 1296), fratello di Corso e Piccarda Donati, amico e lontano parente di Dante per effetto del matrimonio di questo con Gemma Donati. Il poeta immagina di trovarlo tra i golosi, [...] di rievocare con lui, affettuosamente, i comuni trascorsi e gli antichi affetti. La scena sembra palinodia di una Tenzone di sei sonetti (tre per ciascuno) che, forse nella giovinezza, i due si erano scambiati, accusandosi di varî vizî e turpitudini ...
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