Poeta russo (Bijsk 1928 - Mosca 1999). Ispiratore negli anni Sessanta del movimento clandestino d'avanguardia Konkret, mise in atto nella sua poesia, che a lungo poté pubblicare solo in Occidente (mentre [...] forme espressive. Nel 1989 pubblicò in patria la raccolta di poesie Stena ("Il muro"), l'edizione ampliata di Sonety na rubaškach ("Sonetti sulle camicie", già uscito all'estero nel 1978) e la raccolta antologica Moskovskie mify ("Miti moscoviti"). ...
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Giurista e rimatore fiorentino (m. in Sardegna prima del 1326); podestà di Spoleto (1293). Tra i priori di Firenze (1292, 1296, 1300), s'attirò l'inimicizia di Bonifacio VIII, per la sua azione politica [...] a vantaggio dei Bianchi. Pur avendo tradito la sua parte (1301), fu bandito dai Neri con l'accusa di baratteria. Dante lo giudica severamente (Par. XV, 128). Si hanno di lui pochi componimenti, tra cui sonetti doppî. ...
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TEDALDI, Pieraccio
Fernando Figurelli
Poeta fiorentino, vissuto tra il 1285 e il 1353 circa. Scarsissime e incerte le notizie biografiche. Fu alla battaglia di Montecatini, ove cadde in mano dei Pisani; [...] , a Faenza e in altri paesi della Romagna, sospirando la patria, ove non sappiamo se ritornasse mai.
Restano di lui 43 sonetti (Cod. Vat. 3213). In essi, toltine alcuni politici, di corrispondenza e varî (uno in morte di Dante, due sulla natura d ...
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MANETTI, Antonio
Giuliano Tanturli
Nacque il 6 luglio 1423 da Tuccio di Marabottino di Vanni e da Cosa di Francesco Adimari a Firenze, quartiere di S. Spirito, "gonfalone" Drago, "popolo" di S. Frediano, [...] Alandrei (Thorndike - Kibre, p. 84). In quegli anni il giovane M. copiò forse il II.IV.126 della stessa biblioteca, contenente sonetti di Mariotto Davanzati, rime della Vita nova e quindici canzoni di Dante, e canzoni di Bindo Bonichi.
La copia non è ...
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ROSSI, Nicolò
Fabio Sangiovanni
de’. – Nacque a Treviso verso la fine del XIII secolo, presumibilmente tra il 1290 e il 1295, figlio di Alberto Rubeus di Burbante, appartenente a una nobile consorteria [...] XIII e XIV, e cenni di storia civile e letteraria della città di quel tempo, Treviso 1892, ad ind.; Messer Niccolò del Rosso, in Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, a cura di A.F. Massera, Bari 1920, I, pp. 197-234, II, pp. 141 s.; A ...
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GUIDETTI, Francesco
Stefano Jossa
Nacque a Firenze il 6 nov. 1493 da Lorenzo di Francesco di Guidetto e da Lucrezia di Lorenzo Corsi sotto il gonfalone del Nicchio, nel quartiere di S. Spirito, nel [...] Alamanni nell'uso del verso sciolto (Lezione III della poesia, in Varchi, II, p. 718).
Al periodo accademico risale un sonetto di Niccolò Martelli, Simili a quell'uccel, ch'in trista valle, riportato dal Salvini, che presenta il G. schivo degli onori ...
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SEMPRONIO, Giovan Leone
Luisella Giachino
– Primogenito di cinque fratelli, nacque a Urbino il 28 marzo 1603, da Sempronio e Maria Veterani, in una famiglia nobile originaria di Fossombrone.
Il padre, [...] : ma se Bruni proponeva una selva in senso proprio, assemblando vari metri e soggetti, La selva di Sempronio contiene solamente sonetti (come le Rime del 1602 di Giovan Battista Marino). La selva poetica si struttura come un ‘bosco’ letterario in cui ...
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BANCHERO, Giovanni
Umberto Coldagelli
Nacque a Bastia nei primi decenni del sec. XVII. Laureato in giurisprudenza, esercitò a lungo nella sua città natale la professione di avvocato. La sua probità [...] , fu chiamato a ricoprire la carica di podestà di Bastia. Si esercitava frattanto nel campo della letteratura, componendo sonetti e canzoni che amava recitare nell'Accademia dei Vagabondi: alcune di queste poesie volle poi che fossero raccolte nel ...
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Scrittore slovacco (Mošovce, Slovacchia, 1793 - Vienna 1852). Compiuti gli studî a Bratislava e a Jena, visse lunghi anni a Budapest, come pastore della comunità protestante slovacca. Nel 1849 si trasferì [...] del romanticismo tedesco, della Vita nuova dantesca e di Petrarca, compilò fra il 1821 e il 1832 una lunga collana di 615 sonetti, intitolata Slávy dcera ("La figlia di Slava"), in cui la donna amata conduce alla vittoria il mondo slavo, di cui via ...
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Secondo la tradizione retorica italiana, genere letterario a sé stante (anche detto poesia burlesca), distinto dal satirico: mentre quest’ultimo si proporrebbe un serio intento morale, politico, civile [...] ’ le forme teatrali e quelle prosaiche, riservando praticamente l’appellativo o a brevi componimenti in versi, specie capitoli o sonetti, o anche a poemi considerati esclusivamente, o quasi, faceti e ridanciani. Esempio tipico dei primi, la poesia ...
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