Tipografo tedesco (n. forse Sulz, Costanza, 1430 circa - m. dopo il 1502), sacerdote. Dapprima a Roma, si trasferì, intorno al 1469, a Napoli, dove introdusse la stampa tipografica e fu in grande considerazione [...] e Paride del Pozzo. Tornato a Roma, dove rimase fino al 1483, si associò con Georg Herolt e stampò, tra l'altro, i Sonetti del Burchiello (1481). Oltre che tipografo, fu anche fonditore di caratteri e silografo, e probabilmente fu il primo a usare le ...
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GAZZOLETTI, Antonio
Egidio Bellorini
Poeta, nato a Nago (Trento) il 20 marzo 1813, morto a Milano il 21 agosto 1866. Si laureò in legge a Padova, fu avvocato e giornalista a Trieste, e, per il suo patriottismo, [...] felicemente Orazio.
Tra le sue Poesie (Trieste 1838 e 1846, e in edizione più completa, Firenze 1861) sono alcuni bei sonetti, delle romanze, un'Ave Maria in ottave, e La patria degli italiani (1847) che fu per molto tempo popolarissima. Scrisse ...
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MALVICO o Malvito, Tommaso
Riccardo Filangieri di Candida
Scultore, originario di Como; svolse tutta la sua attività in Napoli nell'ultimo quarto del sec. XV, e nei primi anni del XVI. Appare la prima [...] stesso M. Una statua di Beatrice Notari gli valse dall'umanista Ambrogio Leone la qualifica di "sculptor praestantissimus" e sette sonetti dal Tebaldeo. Appartenne il M. a quel gruppo di scultori lombardi (tra cui Jacopo della Pila e Francesco da ...
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Nacque a Verona il 3 dicembre 1872: abbandonò lo studio del diritto per darsi al giornalismo. Fu redattore e direttore dell'Adige; poi, e ancora, redattore del Gazzettino; Verona, non a torto, lo considera [...] umili. Tale la musa del poeta in El Rosario del cor (1893-95) e I pitochi (1896), collana di venticinque sonetti che ritraggono l'ambiente veronese: eccellente esempio di poesia umana sentita e dignitosa. Nelle Montebaldine (1879-900) l'arte del ...
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TRILLO y FIGUEROA, Francisco de
Poeta spagnolo, nato alla Coruña verso il 1620, morto forse dopo il 1675. Studiò a Granata, dove il padre esercitava la magistratura; intraprese la carriera delle armi, [...] il suo vario canzoniere (Poesías varias, heroicas, satíricas y amorosas, Granata 1652). Si tratta d'una raccolta di sonetti, romances, décimas, letrillas che della maniera gongorista imitano il tono satirico, giocoso, caricaturale, con una maggiore ...
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DOLFIN, Caterina
Madile Gambier
Nacque a Venezia l'8 maggio 1736 da Giovanni Antonio e Donata Salamon, entrambi patrizi, ma appartenenti a rami poveri e cadetti delle rispettive famiglie.
Il padre, [...] pastorelle d'Arcadia con lo pseudonimo di Dorina Nonacrina: nel 1757 a Padova e nel 1768 a Venezia usciva la sua raccolta di sonetti dedicati al padre. La sua figura era ormai diventata il centro di una piccola corte di personaggi tra i più vari che ...
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MUZZARELLI, Carlo Emanuele
Valerio Camarotto
– Nacque a Ferrara (ma secondo alcune fonti a Bologna: Giucci, 1849; Diamillo Müller, 1853; Diz. della letteratura italiana, 1977) il 3 aprile 1797 (Bustico, [...] continuò a compiere numerosi viaggi: nel 1838 fu a Venezia, nel 1842 a Fermo (dove in quello stesso anno pubblicò la collana di sonetti Reminiscenze di un viaggio nel Piceno), e nel 1845 tornò a Napoli; infine, nel 1846 a Genova e nel 1847 a Venezia ...
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CEI, Francesco
Claudio Mutini
Le scarse notizie biografiche di questo rimatore fiorentino si devono alle diligenti ricerche di G. Volpi, il benemerito studioso del Pulci, il quale raccolse da varie [...] fiorentinodell'ultimo Quattrocento, in Note di varia erudiz. e critica letteraria, Firenze 1904, pp. 56-72; M. Ferrara, Commento di un sonetto di F. C., in Pagine critiche, II (1901), pp. 1 ss.; V.Rossi, Il Quattrocento, Milano s. d., ad Indicem; F ...
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BERTANI, Lelio
Ariella Cammarano Lanfranchi
Nacque a Brescia attorno al 1554: questa almeno è la tesi più plausibile, pur se in contrasto con quanto sostenuto da alcuni storici che si occuparono del [...] , Venezia 1601; Ghirlanda di madrigali a sei voci… di diversi eccellentissimi autori de nostri tempi,P.Phalesio, Anversa 1601; Sonetti Novi di Fabio Petrozzi… sopra le Ville di Frascati, et Altri posti in musica, a cinque voci da diversi eccellenti ...
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COLLENUCCIO, Teofilo
Eduardo Melfi
Fu il figlio primogenito dell'umanista pesarese Pandolfo e della sua prima moglie, la nobile Beatrice de' Costabili, ferrarese, sposata da quest'ultimo nel 1469. Ancora [...] di galante poeta di corte, con una lettera a Isabella, con la quale il "cane della S. V." accompagna l'invio di un proprio sonetto e chiede alla sua signora il dono di un giustacuore: "un pecto di tela in cambio d'un pecto di carne". Una lettera del ...
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