CASTELLAR, Giuseppe Vincenzo Francesco Maria Lascaris conte di
Enrico Stumpo
Di un ramo minore della grande famiglia dei Lascaris di Ventimiglia, investito nel 1530 con Gaspare del feudo di Castellar, [...] : tradusse dal francese in italiano l'Elettra di Crébillon e pubblicò nel 1784, presso la Stamperia reale, una raccolta di sonetti e madrigali Vacui sub umbra lusimus. Ma più che come autore egli è ricordato come protettore di letterati, cultore di ...
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PETRONI, Ludovico
Patrizia Turrini
PETRONI, Ludovico. – Secondogenito di Francesco di Salimbene e di Nese di Domenico Ruffaldi, fu battezzato a Siena il 30 maggio 1409.
Fu forse uno dei tre allievi [...] latina (Piacenza, Biblioteca comunale Passerini-Landi, mss. Angelo Genocchi-Landi, 31, cc. 13 s.). Nel maggio 1453 indirizzò un sonetto (lo ho sentito e visto la gran fama) a Francesco Accolti d’Arezzo, giureconsulto, letterato e maestro nello Studio ...
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MELOGRANI, Giuseppe
Francesco Campenni
– Nacque in Calabria, a Parghelia, casale di Tropea, il 29 luglio 1750, da Michele Meligrana e Olimpia di Costanzo.
Dalla particola battesimale il cognome risulta [...] , morale e d’occasione: nelle adunanze del R. Istituto d’incoraggiamento, di cui fu socio ordinario fin dalla fondazione, recitò sonetti, odi, distici, come quelli letti il 27 sett. 1825 in morte di G.S. Poli, presidente dell’Istituto.
Nel testamento ...
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BEROARDI, Guglielmo (Berovardi, Berrovardi)
Eugenio Ragni
Nacque a Firenze, probabilmente intorno al 1220: tra gli ufficiali ad cavallatas eletti il 6 febbr. 1260 è nominato, infatti, suo figlio Ruggero [...] Consigli farebbe propqndere per il giugno 1280.
La produzione poetica del B. giunta sino a noi è assai esigua: due canzoni e un sonetto. Le due canzoni, tra l'altro, sono a lui assegnate soltanto in uno dei tre codici che ce le hanno tramandate, il ...
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ESTE, Leonello (Lionello) d'
Giampiero Brunelli
Nacque a Ferrara il 21 sett. 1407 dal marchese Niccolò (III) e da Stella dei Tolomei dell'Assassino (appartenente ad un ramo della famiglia Tolomei), [...] antichi e moderni (Ferrara 1713), che avevano attirato l'attenzione e le lodi di Ugo Foscolo (nei Vestigi della storia del sonetto italiano, in Opere, X, Firenze 1859, p. 411) e di Giosue Carducci (in Delle poesie edite e inedite di Ludovico Ariosto ...
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