CERONI, Giuseppe Giulio
Sergio Cella
Figlio di Giuseppe e di Eugenia Todeschini, di agiata famiglia, nacque a San Giovanni Lupatoto (Verona) il 12 ottobre del 1774; percorse gli studi classici a Verona [...] dove si esibì con appassionate dizioni accanto al Fantoni e al Foscolo.
Cantò l'occupazione francese di Roma ed improvvisò due sonetti sulla caduta del potere temporale (10 e 16 febbr. 1798); ed una settimana dopo vi recitò il poemetto Verona, in cui ...
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CONTARINI, Pietro
Paolo Frasson
Figlio di Giariruggero e Regina Dandolo, nacque nel 1452 a Venezia nella contrada dei SS. Apostoli.
Fu patrizio in vista ed eloquente al punto che ebbe il soprannome [...] Maddalena e dalle tre Virtù teologali. In chiusura la raccolta mette insieme alcuni sonetti e altre composizioni di intonazione moraleggiante. Altre brevi liriche, per lo più sonetti suoi o a lui dedicati, ci sono pervenute in diversi codici marciani ...
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GIORDANO, Fabio
Piero Doria
Di nobile e antica famiglia originaria di Venafro (Isernia), nacque a Napoli nel 1539 da Magno Antonio (Minieri Riccio, p. 151), o Fabio (Fusco, p. 13), e da Laura De Anna [...] di Polonia, editi a Napoli dal Cacchi nel 1576. Pubblicò, inoltre, in due diverse raccolte, nel 1574 e nel 1585, sonetti e versi in lode rispettivamente di Ippolita Gonzaga e di Giovanna Castriota Carafa, duchessa di Nocera.
Il G. fu autore, inoltre ...
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AVALOS, Carlo d'
Gaspare De Caro
Nacque a Milano nel 1541, sestogenito di Maria d'Aragona e di Alfonso, governatore dello Stato di Milano. Carlo V, che in quel tempo preparava nella città lombarda la [...] ai festeggiamenti per l'incoronazione di Filippo III.
Torquato Tasso, che fu amico suo e di altri della famiglia d'Avalos, gli dedicò alcuni sonetti d'occasione. L'A. morì in Napoli l'8 dic. 1612.
Fonti e Bibl.: S. Guerra, Diurnali,a cura di G. De ...
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Scrittore e diplomatico spagnolo (Granada 1503 - Madrid 1575). È una delle figure più eminenti della cultura spagnola del sec. 16º, perfetta incarnazione dell'aristocratico rinascimentale, soldato e uomo [...] storiografo.
Opere
Tra le composizioni attribuitegli sono certamente sue: la raccolta poetica delle Obras (1610), contenente sonetti, canzoni, epistole, che rivelano, nella tecnica e nella espressione non sempre immediata e personale, le fonti ...
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GRADENIGO, Giuseppe
Matteo Casini
Nacque a Venezia il 3 marzo 1738 in un palazzo vicino al ponte Storto, nella parrocchia di S. Marcuola. Figlio di Marco, notaio "ordinario" della Cancelleria ducale [...] (richieste nel 1808 da Tomitano); rime di Lorenzo de' Medici e Cene del Lasca; canzoni da ballo di A. Poliziano e sonetti di C. Angiolieri (Venezia, Bibl. del Civico Museo Correr, Cod. Cicogna, 3018/16-17).
Una piccola parte della biblioteca finì al ...
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ELEONORA de' Medici, duchessa di Mantova
Sonia Pellizzer
Nacque a Firenze il 28 febbr. 1567, primogenita di Francesco (granduca di Toscana dal 1574) e di Giovanna d'Austria. Fu battezzata un anno dopo [...] che rimase stranamente inedito fino al 1666). Ma il Tasso non fu l'unico poeta che lodò E.: ci è pervenuto infatti un sonetto del Marino (in La galleria) che celebra il ritratto de La duchessa di Mantova in una medaglia di piombo.
E. fu ritratta una ...
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GIUSTINIANI (Giustiniani Banca), Brixio (Fabrizio)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 28 febbr. 1713, primogenito di Giovan Battista di Brixio e di Camilla Pastorelli, e fu ascritto al Libro [...] nome arcadico di Altauro.
Nel generale conformismo celebrativo, si insinua il sospetto di un'ironia abilmente dissimulata nel sonetto del Doria e si aggiunge l'intelligente nota polemica di Paolo Girolamo Pallavicini che, nel discorso introduttivo ai ...
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BORGIA, Angela
Roberto Zapperi
Nacque in data imprecisata negli ultimi decenni del sec. XV da Jofré Lanzol de Romani e da Juana de Moncada. Il padre, figlio di un Lanzol e di Juana Borja, sorella del [...] la compiuta educazione cortigiana, si guadagnò anche la lode dei letterati: oltre a Diomede Guidalotti che le aveva dedicato due sonetti, la cantò l'ignoto poeta spagnolo che fu alla corte di Ferrara nel 1502, e persino l'Ariosto la ricorderà nell ...
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Scrittore e poeta spagnolo (Madrid 1580 - Villanueva de los Infantes 1645). Vissuto quando il grande impero spagnolo si andava sgretolando, lentamente nella sua compagine politica ma più rapidamente nella [...] massimo rappresentante, si alternano quelli d'impronta gongorina, letrillas, jácaras, ecc.: in tutte queste composizioni, ma principalmente nei sonetti, predomina un senso di angoscia per la patria in declino o la satira pungente. Tra le sue opere in ...
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