Verseggiatore (n. Genova - m. Roma 1624). Scrisse molto, ma cose di poco pregio (tra l'altro un poema, Della creazione del mondo, a imitazione di Tasso, e Naeniae latine, a imitazione di G. Pontano). Segretario [...] del duca Carlo Emanuele di Savoia, è ricordato soprattutto per uno scambio di sonetti ingiuriosi con G. B. Marino (Marineide, in risposta alla Murtoleide di Marino). La polemica si concluse col tentativo di M. d'uccidere l'avversario (1609), con la ...
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Letterato sloveno (Podsmreka, Carniola, 1836 - Rogaška Slatina 1923); studiò a Vienna, dove trascorse, come precettore, buona parte della sua vita. Fondatore (1870) del primo periodico letterario sloveno [...] come critico e saggista a rinnovare in senso europeo la cultura del suo paese. Nelle sue poesie (Dunajski soneti "Sonetti viennesi", 1872) e nei romanzi (Zorin, 1870; Sodnikovi "La famiglia Sodnik", 1878) si avvertono gli influssi del romanticismo ...
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Poeta spagnolo (n. Córdoba 1583 - m. 1610); fu di temperamento aristocratico e raffinato e nella ricerca formale fa presentire Góngora. La giustificazione della sua poetica è nel Libro de la erudición [...] poética. Delle sue liriche è degna di menzione particolare la Fábula de Acis y Galatea insieme ad alcuni sonetti in cui l'ispirazione del poeta trasfigura la realtà in delicate e sfumate astrazioni. ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, FORTUNA E TRADIZIONE
LLino Leonardi
"Oggi il termine di Siciliani vale a designare i rimatori, di qualsiasi regione italiana, che appartennero a quella corte o le gravitarono [...] , Firenze 1915, pp. 215-326. Sulla Giuntina v. l'introduzione di D. De Robertis alla ristampa anastatica per sua cura, Sonetti e canzoni di diversi antichi autori toscani, ivi 1977, e N. Cannata Salamone, L'Antologia e il canone: la Giuntina delle ...
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CEVA, Teobaldo
Nicola Merola
Nacque a Torino il 14 genn. 1697. Compiuti gli studi d'umanità e di belle lettere nel Collegio vecchio della Compagnia di Gesù, si fece carmelitano, smettendo il nome secolare [...] chiusa non viene a livello dalle premesse, tutto riuscirà un mero giuoco di parole, ed un accozzamento inutile di rime" (Scelta di sonetti, p. 32).
Fonti e Bibl.: I. Gaione, Vita del padre T. C., in T. Ceva, Scelta di canzoni, Venezia 1756, pp. 6 ...
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Scrittore spagnolo (Carrión de los Condes, Palencia, 1398 - Guadalajara 1458). Dopo una intensa partecipazione alla vita politica, sia in ambito civile sia in ambito militare, si dedicò attivamente alla [...] di carattere critico-linguistico in castigliano; fu inoltre autore di numerose opere in versi, tra le quali serranillas, sonetti e poemetti ispirati a modelli italiani e composizioni di carattere dotttrinale.
Vita
Appartenente a una nobile famiglia ...
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Cortigiana e poetessa (Venezia 1546 - ivi 1591), celebratissima per bellezza e per ingegno e cultura. Fu in corrispondenza con principi, cardinali, letterati e artisti che frequentarono la sua casa (ove, [...] là accenti personali, quasi sempre dettati da una contemplazione della natura nella quale la F. ama proiettare la sua malinconia. Alcuni sonetti (meno di venti) sono sparsi nelle raccolte del tempo: due di essi sono dedicati a Enrico III. Notevoli le ...
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Poeta sloveno (Vrba, Alta Carniola, 1800 - Kranj 1849); dotato di un fine senso artistico piegò la lingua alle più severe esigenze d'arte ed elevò la poesia slovena, fino allora di gusto provinciale e [...] retrivo, a un notevole grado di perfezione. Fra le sue poesie, oltre alla bellissima collana di sonetti (Sonetni venec, 1834), ispirati al dolce stil novo e a Petrarca, si ricordano il poemetto Krst pri Savici ("Il battesimo presso la Savica", 1836) ...
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FRANCO, Matteo
Franco Pignatti
Matteo di Franco di Brando Della Badessa nacque a Firenze nel 1448 da famiglia modesta ma di origini assai antiche, al cui cognome rinunciò optando secondo l'uso per il [...] ined. di M. F. (1447-1494), in Studi offerti a R. Ridolfi, Firenze 1973, pp. 369-375; F. Brambilla Ageno, Per l'ediz. dei sonetti di M. F. e di L. Pulci, in Tra latino e volgare. Per C. Dionisotti, I, Padova 1974, pp. 183-210; P. Orvieto, Pulci ...
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CORSI, Iacopo
Giovanni Parenti
Di famiglia, se non fiorentina, certamente toscana, fu poeta e applaudito improvvisatore in diversi ambienti e in varie corti nella seconda metà del sec. XV.
Fratello [...] lo scrivere contro i potenti: "non far de Ludovico più trascorso, / che un dì ne andresti a desinar col Corso!" (A. Cammelli, I sonetti faceti... secondo l'autografo ambrosiano, a cura di E. Pèrcopo, Napoli 1908, pp. 202 s.; sul C. vedi anche p. XXIV ...
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