PANFILO, Ganimede
Giuseppe Crimi
PANFILO, Ganimede. – Nacque da Francesco e da una Felice di cui si ignora il cognome a San Severino Marche, verosimilmente tra il 1513 e il 1516 (Ranaldi, Memorie, c. [...] dedicata a Flavio Orsini (Ranaldi, Memorie, c. 176r). In Hoch, 1997, pp. 298-305 la trascrizione del Pianto al Crocefisso e del sonetto Volo con l’ali de pensieri al cielo.
Fonti e Bibl.: San Severino Marche, Bibl. Comunale, Mss., 8, vol. VIII, l. 6 ...
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CAPPELLO, Marco
Francesco Muzzioli
Nacque a Brescia il 22 marzo 1706 da Giannantonio, di professione medico, e da Anna Maria Arici. Compì i primi studi a Brescia, nel collegio di S. Bartolomeo, dove [...] le proprie armi alla mano" (Brognoli, p. 377): infatti compose fino a pochi giorni prima della malattia mortale. Nell'ultimo sonetto aveva scritto: "Ultima, forse mia dolce fatica".
Il C. fu iscritto a varie accademie: nel 1753 a quella degli Agiati ...
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Il sonetto è la forma metrica più celebre e fortunata della tradizione lirica italiana (Beltrami 20024: 99-100, 274-289; per l’uso dantesco, Baldelli 1976). Nella forma tipica si compone di 14 endecasillabi [...] l’Inghilterra, a William Shakespeare e a John Milton).
Si citano alcune tra le varianti più significative della forma. Il sonetto doppio prevede l’integrazione allo schema principale di un ➔ settenario (in genere in rima con il verso che lo precede ...
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CIBO MALASPINA, Carlo
Nicola Longo
Nacque a Ferrara, soggiorno prediletto della madre, il 18 nov. 1581, primogenito degli otto figli di Alderano marchese di Carrara (in quanto primogenito di Alberico) [...] compare di battesimo Massimiliano arciduca d'Austria. Torquato Tasso, che già aveva cantato la gravidanza di Marfisia con tre sonetti, dedicò al neonato i versi che cominciano: "Cresci qual pianta di fecondo Seme".
Alla morte dello zio Ferrante, il ...
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Letterato (Siena 1508 - ivi 1578). Ammesso giovanissimo nell'Accademia degli Intronati, intorno al 1540 fu a Padova, dove tenne un corso di filosofia morale da cui trasse argomento per il trattato Della [...] 'arcivescovo di Siena. Autore di due commedie (L'amor costante, 1536; Alessandro, 1544) e di sonetti, per lo più d'ispirazione petrarchesca (Cento sonetti, 1549), pubblicò nel 1539 il vivace Dialogo della bella creanza delle donne, noto anche come La ...
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Letterato (Arezzo 1458 - Roma 1535); poeta di facile vena nella maniera di Serafino Aquilano, ebbe, anche come improvvisatore e per il suo carattere stravagante, grande successo nelle corti di Urbino, [...] Mantova ed amò, fra le altre, Elisabetta duchessa di Urbino. Scrisse 66 rime a Julia (Elisabetta di Urbino), strambotti e sonetti dedicati ad altre donne, versi cortigiani a personaggi del suo tempo: in tutto circa 118 liriche. È anche autore di una ...
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Poligrafo inglese (Langar, presso Bingham, 1835 - Londra 1902). Lasciò la carriera ecclesiastica contro la volontà paterna e fece l'allevatore di pecore in Nuova Zelanda. Tornato in patria, studiò pittura [...] ?, 1886, ecc.); un contributo alla questione omerica (The authoress of the Odyssey, 1897); uno studio sui sonetti di Shakespeare (Shakespeare's sonnets reconsidered, 1899); racconti satirici sulla religione e il moralismo (Erewhon, 1872; Erewhon ...
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Poeta spagnolo (Siviglia 1520 - Puebla de los Ángeles 1557); fornito di vasta cultura classica, imitò con squisita eleganza Garcilaso e, fra gli italiani, Petrarca, Bembo e Tansillo. La lirica di C. è [...] per Doride o Amarillide gli ispirò alcuni dei più bei madrigali (e in questi toccò accenti di schietta poesia), sonetti e canzoni (ripetendo situazioni e sentimenti petrarcheschi). Scrisse, inoltre, epistole notevoli per purezza di stile, stanze alla ...
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Poeta (Firenze 1642 - ivi 1707). Dopo gravi ristrettezze, in cui fu aiutato da Cristina di Svezia, fu fatto senatore da Cosimo III, governatore di Volterra (1696), di Pisa (1700); le sue rime giovanili, [...] Canzoni scritte per l'assedio di Vienna (1684), alle quali ne aggiunse un'altra a celebrazione delle vittorie sui Turchi del 1685, e i sonetti e le canzoni all'Italia. Per il contenuto patriottico delle sue opere fu celebrato anche in età romantica. ...
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Critico letterario (Milano 1889 - ivi 1963), fratello di Clemente. Già prof. di italiano in univ. inglesi, dal 1957 insegnò lingua e letteratura inglese nell'univ. di Milano. Tra le sue opere più notevoli: [...] opera, il messaggio (1947); Interpretazioni anglo-italiane (1961), che raccoglie i suoi saggi migliori su varî scrittori inglesi visti nei loro rapporti con l'Italia. Curò edizioni dei Sonetti di Shakespeare (1941) e dei Tragici elisabettiani (1946). ...
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