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Amore e 'l cor gentil sono una cosa

Enciclopedia Dantesca (1970)

Amore e 'l cor gentil sono una cosa Enzo Turolla . Sonetto della Vita Nuova (XX 3-5). Dopo aver dato solennemente inizio a materia " nuova e più nobile ", D. ci offre una breve notizia sulla pronta [...] 19682, 180-181). D. ribadisce il pensiero del Guinizzelli sulla inseparabilità di amore e gentilezza, ma in maniera più radicale: nel sonetto infatti amore e il cuore gentile sono una cosa, non è possibile che l'uno stia senza l'altro, come non ci ... Leggi Tutto

Lasso ! lo dol che piu mi dole e serra

Enciclopedia Dantesca (1970)

Lasso ! lo dol che più mi dole e serra Mario Pazzaglia Sonetto di Dante da Maiano (schema abba abba; cde edc), l'ultimo della tenzone del ‛ duol d'amore '; in risposta al dantesco Non canoscendo, amico, [...] Crescini, il Santangelo, e quindi il Barbi e il Contini, che non nascondono la loro incertezza su qualche punto. Il sonetto, dopo i complimenti d'uso, chiede all'interlocutore un'ulteriore dimostrazione del fatto che il maggior ‛ duol d'amore ' sia ... Leggi Tutto

Dante, i' ho preso l'abito di doglia

Enciclopedia Dantesca (1970)

Dante, i' ho preso l'abito di doglia Vincenzo Pernicone . Questo sonetto (Rime XCVIII) fu indirizzato da Cino da Pistoia a D. che non sappiamo se rispose con un altro sonetto. Si trova in uno dei codici [...] ha osservato giustamente che non è conciliabile con essa la posizione più arretrata assegnata nel medesimo libro V all'altro sonetto di Cino in corrispondenza con D.: Novellamente Amor mi giura e dice. Il Contini, inoltre, ritiene che da un elemento ... Leggi Tutto

Amor mi fa si fedelmente amare

Enciclopedia Dantesca (1970)

Amor mi fa sì fedelmente amare Mario Pazzaglia . Con questo sonetto (ABBA, ABBA: CDE, CDE), Dante da Maiano propone a D. una nuova tenzone: la terza, per il Barbi (Rime XLVI), la seconda per il Santangelo; [...] per il mal d'amore se non implorare grazia, " esser sofferente " e " ben servir " (vv. 12-13). D. risponde col sonetto Savere e cortesia. Domina qui la tematica cortese, con la sua casistica amorosa fra Ovidio e Andrea Cappellano, espressa in forme ... Leggi Tutto

Poi che sguardando il cor feriste in tanto

Enciclopedia Dantesca (1970)

Poi che sguardando il cor feriste in tanto Eugenio Ragni . Sonetto (Rime dubbie XV; schema Abba Abba; cdc dcd) attribuito a D. da alcuni studiosi (Witte, Moore) sulla scorta della nota (" idem Dantes [...] è rafforzato dalla comprovata inattendibilità di molte delle attribuzioni del codice Ambrosiano. Né il contenuto del sonetto - una variazione sul tema " del frustissimo spunto doloroso, in un'accezione piuttosto mediocre " (Contini) - offre elementi ... Leggi Tutto

Dante, un sospiro messaggier del core

Enciclopedia Dantesca (1970)

Dante, un sospiro messaggier del core Mario Pazzaglia In questo sonetto (abba, abba: cde, edc) Guido Cavalcanti racconta a D. una sua visione: gli è apparso Lapo Gianni, " servitore " di Monna Lagia, [...] grazia stilizzata e sorridente e con signorile malizia: come, cioè, raffinato divertimento, non come assorto scavo interiore. Cfr. anche il sonetto Se vedi Amore, dove pure si parla di Lapo. Bibl. - R. Ortiz, Studi sul canzoniere di D., Bucarest 1923 ... Leggi Tutto

Quando il consiglio tra gli uccei si tenne

Enciclopedia Dantesca (1970)

Quando il consiglio tra gli uccei si tenne Vincenzo Pernicone . - Sonetto rinterzato (Rime dubbie XXX) di forma ‛ degenerata ' (schema AaBBbA AaBBbA CCDDdC CCDdEE: cfr. i regolari O voi che per la via, [...] si fa bella con penne altrui ma che alfine, riconosciuta, viene smascherata e derisa - inducono piuttosto a supporre che il sonetto sia di Antonio Pucci, il noto autore di cantari e di apologhi. Favorevoli alla paternità dantesca sono, tra altri, il ... Leggi Tutto

Io mi senti' svegliar dentro a lo core

Enciclopedia Dantesca (1970)

Io mi senti' svegliar dentro a lo core Lorenzo Polato . Sonetto della Vita Nuova (XXIV), ove ha un posto centrale; È indirizzato a G. Cavalcanti, ed esprime il destarsi di Amore nel cuore di D., la [...] . Giustamente il Barbi rileva, per ciò che riguarda il sorgere interiore dell'evento, un'analogia coi vv. 6-13 del sonetto Amore e 'l cor gentil (Vn XX). Mentre però là si tratta di una teorizzazione secondo uno schema guinizzelliano, qui assistiamo ... Leggi Tutto

Onde venite voi cosi pensose?

Enciclopedia Dantesca (1970)

Onde venite voi così pensose? Domenico Consoli venite voi così pensose?. Sonetto (Rime LXX) di D. (abba abba; cdc dcd) composto forse per la medesima occasione (la morte del padre di Beatrice) che aveva [...] di Amore: m'ha in tutto Amor da sé scacciato, / ch'ogni suo atto mi trae a ferire (vv. 10-11). Il sonetto potrebbe allora muovere da altro spunto (una malattia della donna o del padre; qualche caso doloroso d'incerta natura), oppure, quando non si ... Leggi Tutto

Io Dante a te che m'hai cosi chiamato

Enciclopedia Dantesca (1970)

Io Dante a te che m'hai così chiamato Vincenzo Pernicone . Con questo sonetto (Rime XCIII) D. rispose per le rime al sonetto Dante Alleghier, d'ogni senno pregiato (v.), inviatogli da un anonimo rimatore, [...] ...; v. 7 forse che per mia lettera mandare...). Si limiterà, dunque, a confortarlo con la speranza che la donna (nel sonetto dell'amico è detta leggiadra giovinetta, che farebbe pensare, come sostiene il Contini, a giovane donna nubile, ma D., al v ... Leggi Tutto
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Vocabolario
sonétto
sonetto sonétto s. m. [dal provenz. ant. sonet, che a sua volta è dal fr. ant. sonet «canzone, canzonetta», der. di son «suono»]. – Composizione metrica nata in Italia nel Duecento, di carattere prevalentemente lirico, formata di quattordici...
sonettière
sonettiere sonettière s. m. (f. -a) [der. di sonetto], spreg. – Autore di sonetti scadenti.
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