Lo meo servente core
Mario Pallaglia
. Stanza isolata di canzone (Rime XLIX), con piedi e sirma, concatenatio e combinatio, su schema 8 + 6, aBbC, aBbC: Cddd³ cee.
È la pulcella nuda, che attende di [...] di gusto così definito, e inoltre si può accettare l'ipotesi del Contini che la stanza isolata appartenesse, come il sonetto e la ballata, allo stile ‛ mediocre ', non a quello ‛ tragico '.
La lirica è, indubbiamente, di genere ‛ leggero '. È una ...
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Gentildonna, letterata (Verona 1751 - ivi 1835). Nel suo salotto convenivano letterati e scienziati, e vi si tenevano perfino esperimenti. Lasciò Ritratti d'alcuni illustri amici (1807) e Terze rime (1812). [...] Il Parini già vecchio le diresse (1789) un sonetto e alcune lettere, in cui lo stile, come dice il Parini stesso, "tra il faceto e il galante" nasconde forse "qualche sentimento più solido e più vivo". Non è invece diretta a lei la famosa ode A ...
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MINZONI, Onofrio
Giulio Natali
Nato a Ferrara nel 1734, fu canonico, predicatore, avversario dei giansenisti, poeta esaltato oltre il merito dai contemporanei. Morì nel 1817.
Egli introduce l'ispirazione [...] Su Maria della cintura e nella canzonetta A Maria tenente nelle braccia il Bambino. In alcuni sonetti di maniera gagliarda e risentita, massime in quello Sulla morte di Cristo, che fu acerbamente censurato dal Foscolo e imitato dal Monti (Sulla ...
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onoranza (onranza; orranza)
Sebastiano Aglianò
Parola che non va oltre un certo limite cronologico dell'attività di D.: è presente infatti solo nella Vita Nuova, nel Convivio, nell'Inferno. Lo stesso [...] Amor le fece orranza; e nel commento in prosa [VIII 7]: parlo d'alcuno onore che Amore fece a questa donna).
Nel citato sonetto di Rime dubbie XX 13 Ond'io ti priego, Chiaro, per tua orranza, / che mi consigli, è da intendersi, con un riflesso ancora ...
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ingrassata
Il sostantivo ha una sola occorrenza: Fiore CLXVIII 10 non si vuol lasciar già lor niente / di che potesser far grande 'ngrassata. Il valore figurato del sintagma ‛ far i. ' (" prosperare [...] ", " aver vantaggio ") va considerato nel contesto del sonetto: è la Vecchia che consiglia a Bellaccoglienza di sfruttare al massimo i suoi amanti. ...
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disconciare
Alessandro Niccoli
Ricorre solo in Rime dubbie XXVII 7, con il significato di " rovinare ", " turbare ": quel colpo mortale, / che vita e ogni stato mi disconcia.
L'unicità dell'occorrenza [...] acquista particolare rilievo in quanto compare in un sonetto, la cui attribuzione a D. è poco probabile, tanto che il Di Benedetto lo incluse tra le rime dubbie di Cino (in Rimatori del Dolce stil novo, Bari 1939, 231). ...
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Letterato (Firenze 1539 - ivi 1589); fu uno dei promotori dell'accademia della Crusca (ebbe come nome accademico l'Infarinato) e dell'impresa del Vocabolario. Compose rime, due commedie (Il granchio, 1566; [...] La spina, post., 1592), Lezioni sopra il sonetto del Petrarca "Poiché voi" (1575). A due imprese letterarie è legato il suo nome di assennato, sebbene aspro e intransigente, grammatico: l'edizione purgata ("rassettatura") del Decamerone (1582), della ...
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Poeta (Lyons-la-Forêt, Normandia, 1613 - Parigi 1691). Elegante e di vena madrigalesca, fu ammirato all'Hôtel de Rambouillet. Nella "disputa dei sonetti" (1651), quello suo su Job suscitò il partito di [...] jobelins contro gli uranistes che preferivano il sonetto À Uranie del Voiture. Scarso valore hanno le sue tragedie (Cléopatre, 1635; La mort d'Achille, 1636; Méléagre, 1640), commedie (Iphis et Iante, 1636) e tragicommedie (Gustaphe ou l'heureuse ...
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Titolo con cui si sogliono universalmente designare i Rerum vulgarium fragmenta di Francesco Petrarca, cioè la raccolta delle sue rime. Il titolo di Rime sparse, col quale essa appare in molte edizioni, [...] -proemio.
La raccolta, come si legge comunemente, consta di 366 componimenti (317 sonetti, 29 canzoni, 9 sestine, 7 ballate e 4 madrigali), distinti in due parti (263+103) tradizionalmente intitolate "In vita di Madonna Laura" e "In morte di ...
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Rimatore della scuola siciliana, attivo probabilmente tra il secondo e il terzo decennio del sec. 13º, che non può essere identificato con il Rinaldo d'A. valletto alla corte di Federico II come qualcuno [...] ha proposto. Sotto il suo nome vanno un sonetto e una dozzina di canzoni; tra quelle di attribuzione sicura, una canzone amorosa lodata da Dante (De vulgari eloquentia II, v, 4) e una canzone-lamento per una crociata (forse quella di Federico II del ...
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sonetto
sonétto s. m. [dal provenz. ant. sonet, che a sua volta è dal fr. ant. sonet «canzone, canzonetta», der. di son «suono»]. – Composizione metrica nata in Italia nel Duecento, di carattere prevalentemente lirico, formata di quattordici...