BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] frate e di sposa") equivalesse a una impossibile avventura erotica.
è questo vizio d'amore, accennato per la prima volta nel sonetto "S'io posso un dì porti le mani addosso", che segna un definitivo distacco con il fallito tentativo del Rifacimento e ...
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BORROMEO (Boromeo, Borromei), Francesco
Gianni Ballistreri
Nato probabilmente a Padova verso la fine del sec. XV, il B. ci è noto per una raccolta manoscritta delle sue opere poetiche esistente alla [...] del sec. XVI in cui presumibilmente morirono i suoi omonimi.
L'unico scritto edito che si conosca del B. è, infatti, un sonetto indirizzato a Diomede Borghesi, e da questo pubblicato, con la relativa risposta, tra le proprie Rime (l. II, par. VI, p ...
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Poeta e drammaturgo inglese (n. Leeds 1937). Attento e appassionato accusatore dei mali del mondo contemporaneo, la sua poesia esprime il conflitto creato dall'innesto di una cultura borghese e aristocratica [...] the school of eloquence, un'opera in progress (prima ed. 1976; ed. ampliate 1978, 1981, 1987) costruita su una sequenza di sonetti in quattro quartine; Selected poems (1984; 2a ed. ampliata 1987); e V. (1985; V. sta per Versus, "contro"), poemetto ...
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Nella poesia popolare è (come la mattinata e la serenata) una delle specie del rispetto (v.), in cui l'amante tradito o comunque sfortunato sfoga il suo corruccio. Fuori della poesia popolare la disperata [...] mondo di Cecco Angiolieri; alcuni componimenti di vario metro di Antonio da Ferrara, e, per citare un esempio dei più tardi, il sonetto del Tassoni, Parenti miei, s'alcun ve n'è restato. La maggior fioritura di disperate fu nei secoli XV e XVI, nei ...
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Poetessa italiana (n. Castelfranco Veneto 1953). Traduttrice raffinata, tra gli altri, di J. Donne, Molière, S. Mallarmé, L. F. Céline, impegnata in una personale e intensa ricerca stilistica, ha adibito [...] a fini espressivi spesso sovversivi metri e forme tradizionali (dalla quartina all'ottava, dal sonetto al madrigale). La sua poesia, dominata da immagini erotiche e funebri spesso crude, ha al proprio centro l'esplorazione senza infingimenti della ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] voi che per la via d'Amor passate e da Donne ch'avete intelletto d'amore, per non dire da A ciascun'alma presa, primo sonetto della Vita Nuova, e da Se Lippo amico se' tu che mi leggi (e senza ricordare qui la grande lezione, prima che di Cavalcanti ...
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quale
Riccardo Ambrosini
. 1. Le 1144 attestazioni di q. comprendono, secondo le edizioni cui si attiene questa Enciclopedia, 574 ‛ quale ' (385 nel Convivio e 123 nella Vita Nuova, di contro a 6 nelle [...] quai ' (22 nella Commedia, 3 nelle Rime, e 2 nella Vita Nuova; cfr. XXXII 5 3 e la ‛ ragione ' precedente al sonetto). Le incertezze grafiche maggiori riguardano il plurale con palatalizzazione di -l- seguito da -i (come in animai, If II 2; v. Rohlfs ...
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MONTI, Issicratea
Franco Tomasi
MONTI, Issicratea. – Nacque a Rovigo nel 1563 da Giovanni, appartenente a un ramo della famiglia vicentina insediatasi nel Rodigino nei primi anni del secolo, e da una [...] . 26rv), due dei quali rivolti a Francesco Trento e due alla sua seconda moglie Cornelia Nievo (altra copia, ma senza il sonetto Mentre spingea Damon ne l’alba fuori, nel ms. Vat. Capponi 223, c. 78rv; editi da copie tarde conservate nella Biblioteca ...
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narrare
Antonietta Bufano
Più che da sostanziali differenze di significato; questo verbo, adoperato soprattutto nel Convivio e nella prosa della Vita .Nuova, è caratterizzato dalla varietà dei costrutti. [...] e così XXXV 4). E anche, con il valore del semplice " dire ", o con costrutto assoluto (Vn XXII 12 Qui appresso è l'altro sonetto, si come dinanzi avemo narrato), o al passivo: Cv II I 2 sì come nel primo capitolo [cfr. I I 18] è narrato...; II XIII ...
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Perché ti vedi giovinetta e bella
Mario Pazzaglia
ti vedi giovinetta e bella. Ballata mezzana di D. (Rime LXXXVIII), con ripresa e stanza, su schema YXX: ABABBXX; lo stesso di I' mi son pargoletta bella [...] e nova, con la quale - e col sonetto Chi guarderà già mai sanza paura - è tematicamente congiunta. Se però nell'altra ballata prevale la lode della bellezza e perfezione quasi sovrumane della pargoletta, qui domina il patetico riconoscimento della ...
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sonetto
sonétto s. m. [dal provenz. ant. sonet, che a sua volta è dal fr. ant. sonet «canzone, canzonetta», der. di son «suono»]. – Composizione metrica nata in Italia nel Duecento, di carattere prevalentemente lirico, formata di quattordici...