O dolci rime che parlando andate
Vincenzo Pernicone
. Questo sonetto (Rime LXXXV) si trova nell'importante codice Chigiano L VIII 305 del sec. XIV, seguito a breve distanza, nel medesimo foglio, da [...] (v. 2) per raccomandarle un che si dole, il poeta stesso, sospirando per lei, disio dei suoi occhi (v. 14). Il problema cronologico di questo sonetto è il medesimo che si pone per Parole mie che lo precede di poco, se il poeta può dire, al v. 3 di O ...
Leggi Tutto
Parole mie che per lo mondo siete
Mario Pazzaglia
Sonetto di D. (Rime LXXXIV) su schema abba abba; cdc cdc, trasmesso da numerosi codici (Vaticano Chigiano L VIII 305, Escorialense e III 23, ecc.) e [...] seguire altre poesie per la Donna gentile e che la canzone Le dolci rime sembrerebbe il terminus ad quem del nostro sonetto e del seguente.
Resta infine da risolvere il problema se tutte queste rime abbiano avuto sin dall'inizio intento allegorico o ...
Leggi Tutto
Ne, le man vostre, gentil donna mia
Marco Pecoraro
- Sonetto (Rime LXVI), che i Giunti attribuirono a D. nell'edizione del 1527, e il padre Faustino Tasso a Cino da Pistoia nella stampa del 1589; è [...] riferiscono chiaramente a Dante. Il Lamma, anzi, a maggior conferma della sua opinione - a parte le osservazioni sullo stile del sonetto, che, a suo giudizio, lo facevano supporre proprio di Cino - allegò altri due codici, il Vaticano lat. 3212 e il ...
Leggi Tutto
Saper vorria da voi, nobile e saggio
Vincenzo Pernicone
Sonetto (Rime dubbie XXIV; schema abab abab; cdc dcd, con c e d assonanzate) che secondo la rubrica del codice Marciano ital. IX 191, testimone [...] non si può separare da quello la nostra tenzoncina, e nasce una fortissima presunzione di autenticità per essa e anche per i sonetti che precedono ".
D. chiede al Bellondi se sia o meno conveniente amare una donna di paraggio (v. 5); rispondendo col ...
Leggi Tutto
Se vedi Amore, assai ti priego, Dante
Mario Pazzaglia
Sonetto di G. Cavalcanti (Rime LIV; schema abba abba; Cde edc) che chiede a D. se Lapo Gianni è veramente innamorato, come si richiede a un " fedele [...] importante (Corbellini, Barbi), cui il Contini oppone che ‛ gravezza ', in Lapo e in D., vale " infelicità ".
Forse converrebbe porre il sonetto a riscontro con la canzone di Lapo Donna, se 'l prego de la mente mia, dove si parla di " sofrenza ", di ...
Leggi Tutto
Dante, quando per caso s'abbandona
Vincenzo Pernicone
Questo sonetto (Rime CX) fu indirizzato da Cino da Pistoia a D., che rispose per le rime (ma con la libertà di una diversa disposizione nelle due [...] VI 143. Come risulta dall'epistola di D., i due poeti erano contemporaneamente in esilio, e quindi il tempo di composizione dei due sonetti cade fra l'inizio dell'esilio di D. (1302) e la fine di quello di Cino (1306). Nell'edizione del 1921 il Barbi ...
Leggi Tutto
A ciascun'alma presa e gentil core
Enzo Turolla
. Primo sonetto della Vita Nuova (III 10-12). A D., passati nove anni dal giorno fatidico del suo incontro con Beatrice, la quale gli era apparsa vestita [...] leggono nel racconto in prosa (cap. III). Infine nel sonetto non appare evidente che Amore andasse con madonna verso il cielo vede Amore con in mano il cuore del poeta. Che il sonetto sia stato scritto da D. diciottenne non si ha altra testimonianza ...
Leggi Tutto
Nulla mi parve mai più crudel cosa
Vincenzo Pernicone
. - Sonetto (Rime dubbie VIII; schema abba abba; cdd dcc) espressamente attribuito a D. solo nel codice Ambrosiano o 63, del sec. XV, mentre è adespoto [...] di Oxford. In tutti e tre i manoscritti a questo sonetto segue immediatamente la risposta: Non siegue umanità; ma plu che l'indicazione del nome dell'autore; sicché l'attribuzione del sonetto a D. nel codice Ambrosiano non sembra avere alcun valido ...
Leggi Tutto
Lassar vo' lo trovare di Becchina
Vincenzo Pernicone
È un sonetto (Rime CVII) di Cecco Angiolieri inviato, non si sa bene per qual motivo, a D., che è espressamente nominato al v. 2. Oggetto della musa [...] Oltre la spera.
Bibl. -I. Del Lungo, Da Bonifacio VIII ad Arrigo VII, Firenze 1900, 414-417; A.F. Massèra, I sonetti di C. Angiolieri editi criticamente ed illustrati, Bologna 1906; Poeti giocosi del tempo di D., a c. di M. Marti, Milano 1956, 113 ...
Leggi Tutto
uzza
Per l'unica occorrenza del termine, nello scherzoso sonetto a Sennuccio vestito d'una uzza, / ch'era vergata d'uno scaccatuzzo (Rime dubbie VI 5), si veda la nota del Contini: " Uzza si riconduce [...] fino ai piedi ' (lo stesso vocabolo che il moderno housse), forse anche per la dialefe che precede; ma poiché in un sonetto cavalcantiano, Guata, Manetto, quella scrignutuzza, si ha in rima un'uzza, non è escluso un guasto del nostro verso (uzzuzza ...
Leggi Tutto
sonetto
sonétto s. m. [dal provenz. ant. sonet, che a sua volta è dal fr. ant. sonet «canzone, canzonetta», der. di son «suono»]. – Composizione metrica nata in Italia nel Duecento, di carattere prevalentemente lirico, formata di quattordici...