BON, Laura
Sisto Sallusti
Nacque a Torino il 24 ott. 1825 da Francesco Augusto e da Luigia Ristori-Bellotti, ed era sorellastra di Luigi Bellotti-Bon. Esordì bambina nella compagnia Carlo Goldoni diretta [...] materiale, e in Campo San Fantin si spense il 24 luglio 1904 per malattia cardiaca.
Giovanni Prati le dedicò un sonetto, A Francesco Petrarca perLaura Bon, dove, sfruttando un po' faticosamente l'omonimia con l'ispiratrice dell'aretino, la definiva ...
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ANTONAZZONI, Marina Dorotea
Ada Zapperi
Nata a Venezia nel febbraio del 1593, Si ignora il suo cognome di famiglia. Sposò nel 1606, a soli tredici anni, una prima volta (ma del primo marito non si ha [...] del 1639, a quanto risulta da una lettera dell'abate Michiele ad Angelico Aprosio, con la quale il Michiele invia un sonetto in morte dell'A., e ne sollecita altri, probabilmente con l'intento di formare un libretto di rime funebri secondo l'uso ...
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BOCCABADATI, Giovan Battista
Tiziano Ascari
Nacque a Modena nel febbraio del 1635 da Adonio, cassiere del Sacro Monte nuovo di Pietà, e da Laura Gadaldini. Ancor giovinetto perdette il padre e visse [...] , pubbl. in una Raccolta di varie compositioni fatte per la felicissima liberatione di Vienna (Modena 1683); un altro sonetto posto in fronte all'opuscolo Compositione della Teriaca... manipolata da Pietro Abbati aromatario dell'A. S. di Modena ...
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CASTELLETTI, Cristoforo
Giorgio Patrizi
Della sua vita non si hanno molte notizie. Nacque a Roma, ove trascorse quasi tutta la sua vita: qui prese gli ordini religiosi e svolse un'intensa e rilevante [...] il trionfo del giusto amore e la punizione dell'ingannatore.
Al C. vanno ancora attribuiti un sonetto encomiastico dedicato alla città di Roma (Sonetto in proemio all'opera "La serenissima nobiltà dell'alma città di Roma" di Alfonso Ceccarelli, in ...
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CAMMARANO, Vincenzo, detto Giancola
Laura Posa
Nato a Sciacca (Agrigento) probabilmente nel 1720, giunse a Napoli forse nel 1764 (secondo S. Di Giacomo, nel 1765), e fu dopo qualche tempo raggiunto [...] 4 genn. 1766 il figlio Giuseppe.
Il nomignolo di Giancola era derivato al C., come spiega anche il figlio Filippo, in un sonetto, dal nome di un personaggio, o meglio di un "tipo", l'abate calabrese don Pompilio Pecegreca, di cui egli fu interprete ...
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CAMPOGALLIANI, Odoardo Francesco
Sisto Sallusti
Nacque a Ostellato (Ferrara) il 3 marzo 1870 da Cesare e da Chiara Vantini. La morte del padre lo sorprese adolescente, e lo costrinse a provvedere al [...] fra i briganti, Fasolino.
Durante e dopo una lunga malattia che l'aveva costretto all'inattività, il C. si dette a scrivere sonetti in vernacolo mantovano, bolognese e veneziano, di schietto sapore paesano (M. Bardini gli pubblicò, postumo, il lieve ...
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BASTONA, Andriana
Ada Zapperi
Vissuta tra la fine del sec. XVII e i primi decenni del XVIII, deve la sua notorietà agli esordi teatrali del giovane Goldoni.
Nel 1734 recitava con la compagnia Imer, [...] introdotta da Goldoni la costringeva ad imparare, lei che da trent'anni ripeteva sempre lo stesso "complimento", un nuovo sonetto. Il putiferio da lei scatenato cessò improvvisamente per la repentina morte della Ferramonti.
Ormai vecchia e non, più ...
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FALCHI, Francesco
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna intorno al 1720.
Nulla si sa della sua formazione e delle sue prime prove teatrali, anche se è possibile ipotizzare che provenisse da una famiglia [...] che avrebbe meritato, il F. conobbe attorno al 1750 una stagione particolarmente fortunata. Il Gozzi lo nomina in un sonetto, accanto a Maddalena Marliani e a Caterina Bresciani (la presenza delle due comiche in compagnia Medebach permette di datare ...
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DE DOMINICI, Giampaolo
Alessandra Pezzotti
Nacque a Napoli il 16 genn. 1680, figlio dei pittore Raimondo, meglio conosciuto come il Maltese, e di Camilla Tartaglione; il fratello Bemardo, autore delle [...] e Capitaneo Generale de chisto Regno de Napole". Il librettista, volendo rispondere alle accuse dei suoi denigratori, le prepose il sonetto "Va, jesce, figlia mia, n'avè appaura". La vicenda, ambientata a "le ssirve de Marano, che ssò le cchiù becino ...
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CERLONE, Francesco
Stefano Giovanardi
Nacque a Napoli il 25 marzo 1722.
Proveniente da una famiglia di piccoli artigiani (il padre e il nonno erano tessitori e ricamatori), fu egli stesso ricamatore [...] divenuto autore teatrale, il C. decise nel 1775 di abbandonare la scena, spiegando i motivi della sua scelta in un sonetto in cui depreca le "frodi, inganni, spergiuri, odi e livori" che sino ad allora aveva dovuto tollerare. La decisione tuttavia ...
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sonetto
sonétto s. m. [dal provenz. ant. sonet, che a sua volta è dal fr. ant. sonet «canzone, canzonetta», der. di son «suono»]. – Composizione metrica nata in Italia nel Duecento, di carattere prevalentemente lirico, formata di quattordici...