Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] poggia, sarte, terzeruolo e artimon nella Commedia, Francesco ➔ Petrarca non va molto oltre: nocchier, arbore e sarte nel celebre sonetto CCLXXII), a tramandare la sua terminologia specifica durante il medioevo non è la letteratura, bensì un’ampia ma ...
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Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] nome si spande!
(Inf. XXVI, 1-3)
Saldamente penetrata nel nostro linguaggio poetico sin da Petrarca (celebre la sua definizione del sonetto 114 «il bel Paese che Appennin parte, il mar circonda e l’Alpe», cioè l’Italia), l’antonomasia trova una sua ...
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L’epanalessi (dal gr. epanálēpsis «ripetizione», in lat. geminatio, iteratio o reduplicatio) è una figura retorica che consiste nel ripetere, raddoppiandoli, una parola o un segmento discorsivo all’interno, [...] -289) e che poi è frequente anche in Verga:
Lui je prese una buggera,
je prese (Giuseppe Gioachino Belli, Sonetti, sonetto 1559, ed. Vigolo)
Voleva trargli fuori le budella dalla pancia, voleva trargli (Giuseppe Verga, “Cavalleria rusticana”, in Vita ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] DEABC ecc., fino a compimento del giro.
Altri ordinamenti sono peculiari ai vari tipi di componimento (➔ ballata, canzone, sonetto).
Successiva evoluzione
La dissociazione tra r. e poesia avvenne solo a partire dal Rinascimento, quando l’esigenza d ...
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Le ➔ parentesi, tonde ‹( )› o quadre ‹[ ]›, isolano un’informazione che si pone su un piano di discorso diverso rispetto al resto del contesto. Le loro funzioni sono in buona misura coincidenti con quelle [...] infine un’integrazione del testo, per rendere comprensibile il passo, se non anche per esigenze filologiche (come spesso nella poesia dei primi secoli: «[O] caro padre meo» è l’incipit di un sonetto di Guido Guinizzelli a Guittone d’Arezzo). ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] nostri» (nostri si riferisce all’imperatore) (Brunetti 2009). Il corpus delle sue poesie (diciassette canzoni e venti sonetti, oltre a tre sonetti di dubbia attribuzione) è di gran lunga il più esteso tra tutti quelli della Scuola: segno anche questo ...
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DE MONTE, Andrea
Fausto Parente
Nome cristiano di Josef Zarfati; altre grafie con cui il nome viene indicato (Del Monte; Dei Monti; Di Monte; Di Monti). anche in documenti contemporanei (ad esempio [...] Padre Pio Quinto [1566-1572]" con la sottoscrizione (non autografa) "Andrea de Mo(n)te già Rabbino Hebreo"; in IIr vi è un sonetto ai lettori e, più in basso, si legge: "La sottoscritione del presente libro, fatta al tempo di Paolo Papa 4. sta nell ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] e le rare prove poetiche, tra cui la canzone giovanile d’ispirazione lucreziana Affetti di un disperato e il sonetto classicheggiante Donna bella, e gentil, inviato come ringraziamento per la cooptazione in Arcadia) si coglie una prima, peraltro non ...
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Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè [...] , che ci fa ipotizzare una situazione impossibile per spingerci a trarne tutte le conseguenze con coerenza spietata. Un esempio famoso è il sonetto LXXXVI di Cecco Angiolieri (vv. 1-4):
(29)
S’i’ fosse fuoco, ardereï ’l mondo;
s’i’ fosse vento, lo ...
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GIACOMINI TEBALDUCCI MALESPINI, Lorenzo
Anna Siekiera
Nacque ad Ancona il 29 febbr. 1552 da Jacopo di Lorenzo e da Elisabetta di Filippo Gondi. Per ragioni ereditarie i Giacomini avevano unito al cognome [...] lezioni su vari temi (Della nobiltà delle lettere e dell'arme, Ragionamenti d'amore, Desiderio d'onore) e commentò due sonetti di F. Petrarca. Dall'ottobre al dicembre 1577 soggiornò a Roma, dove, insieme con Nero Del Nero, assistette alle lezioni ...
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sonetto
sonétto s. m. [dal provenz. ant. sonet, che a sua volta è dal fr. ant. sonet «canzone, canzonetta», der. di son «suono»]. – Composizione metrica nata in Italia nel Duecento, di carattere prevalentemente lirico, formata di quattordici...