VACCINAZIONE (dal lat. vaccinus; fr. e ingl. vaccination; sp. vacunación; ted. Impfung)
Nino BABONI
Donato OTTOLENGHI
*
Con questo termine s'indicano i procedimenti atti a immunizzare attivamente gli [...] malattia veramente terribile, non solamente per il numero delle vittime, ma anche per le deturpazioni e le altre conseguenze (sordità, cecità), che spesso lasciava in coloro che riuscivano a superarla. Anche oggidì, in quei paesi dove la vaccinazione ...
Leggi Tutto
INFETTIVE, MALATTIE
Paolo Tolentino
. Negli ultimi vent'anni si sono verificati notevoli progressi nella conoscenza sull'eziologia, la patogenesi, la terapia e la profilassi delle malattie infettive. [...] quanto concerne la rubeola, alla conoscenza della caratteristica "triade embriopatica" di N. M. Gregg (malformazioni oculari, sordità congenita, cardiovasculopatie congenite) si è aggiunta, dopo la grossa epidemia del 1964 negli SUA, la conoscenza ...
Leggi Tutto
genetica, malattia
Nicoletta Rossi
Classificazione delle malattie genetiche
Le mutazioni svantaggiose che sono alla base delle patologie possono introdurre sia una perdita che un’acquisizione di funzione; [...] più di cinquanta malattie genetiche dovute a mutazioni nel DNA mitocondriale, che possono manifestarsi a qualsiasi età. Alcuni esempi sono: ritardo nello sviluppo, problemi gastrointestinali, sordità, aritmie cardiache, disturbi metabolici. ...
Leggi Tutto
Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] 1459, la Dieta di Mantova, con una messa solenne durante la quale tenne un discorso di deplorazione per la sordità al suo appello dimostrata dai governanti europei. Seguì la pubblicazione di una lettera enciclica a tutte le potenze cristiane, con ...
Leggi Tutto
CAETANI, Michelangelo
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 20 marzo 1804 da Enrico e da Teresa de' Rossi; principe di Teano, assunse il titolo di duca di Sermoneta alla morte del padre, avvenuta nel [...] , caratterizzata da particolari e antiquate condizioni culturali, economiche e civili, era sorda, ed egli stesso si sentiva condizionato - e in definitiva pago - di tale sordità che nel culto di un mitico passato sembrava esprimere una pur sempre ...
Leggi Tutto
VIVIANI, Antonio detto il Sordo di Urbino
Massimo Moretti
– Nacque a Urbino nel 1560 da Tommaso e da Petra Castellucci di Acqualagna (Pungileoni, 1835).
Tutt’altro che definita è la sua prima formazione. [...] per il tardo manierismo romano, in Bollettino d’arte, s. 4, XLV (1960), pp. 327-335; A. Costamagna, A. V., detto il Sordo di Urbino, in Annuario dell’Istituto di storia dell’arte - Università di Roma, 1973-1974, pp. 237-303; G.G. Scorza, Pesaro fine ...
Leggi Tutto
CAROCCI, Alberto
EE. Ragni
Nacque a Firenze da Cesare e da Ada Foà il 3 novembre del 1904.
Compiuti gli studi liceali il C. s'iscrisse alla fiorentina facoltà di giurisprudenza per passare poi a Napoli [...] , con una disponibilità verso il clima del regime, né apologetica, né politica, ma certo letteraria.
La guerra ruppe queste sordità. Nel 1941 il C. pubblicava con Raffaello Ramat una terza rivista, Argomenti (nove fascicoli dal marzo al novembre), d ...
Leggi Tutto
LUPO (Lupi), Mario
Gianni Fazzini
Nacque a Bergamo Alta il 14 marzo 1720, primogenito del conte Cesare e della contessa Marianna Roncalli; il 16 marzo fu battezzato nella parrocchia del Ss. Salvatore. [...] lo costrinse per qualche mese a interrompere le ricerche di diplomatica medievale: nell'ottobre fu colpito da una forma di sordità, in breve divenuta totale.
I problemi di salute non interruppero le sue attività: dal 1774 al 1779 difese antichi ...
Leggi Tutto
D'ALBA, Antonio
Giuseppe Sircana
Nacque a Roma il 4 dic. 1891 da famiglia assai modesta. Il padre Cesare era guardiano-giardiniere e la madre, Cristina Bellante (alias Bellanti, Villante, Vellanti), [...] 1921, venne rinchiuso in manicomio. Le sue condizioni generali andarono col tempo peggiorando: ridotto alla cecità e alla sordità visse gli ultimi anni nel reparto "tranquilli" del manicomio di Roma, dovetnori, all'età di sessantadue anni, il ...
Leggi Tutto
LIENA, Nicolao
Simone Ragagli
Nacque a Lucca da Stefano di Girolamo e Maddalena di Paolo Balbani, entrambi appartenenti alla cerchia del patriziato cittadino; dal matrimonio nacquero anche Michele, [...] sua tolleranza religiosa, pur assumendo una posizione ortodossa nel difendere l'ideologia riformata.
Afflitto da una quasi totale sordità che gli impedì di svolgere il proprio lavoro e lo pose in gravi difficoltà economiche, addolorato dalla morte ...
Leggi Tutto
sordita
sordità s. f. [dal lat. surdĭtas -atis, der. di surdus «sordo»]. – 1. a. Diminuzione della funzione uditiva, unilaterale o bilaterale, congenita o acquisita, distinta in base all’entità della menomazione in lieve, media, medio-grave,...