Cecità
Luciano Cerulli
Gianni Carchia
Il termine cecità indica l'assenza del potere visivo, definitiva o temporanea, assoluta o relativa, a seconda che manchi, rispettivamente, ogni traccia di percezione [...] , valutato con riferimento alla sua origine (dalla nascita o successiva), all'eventuale combinazione con altre infermità (per es., sordità, mutismo ecc.) e all'educazione, anche non specifica, che si sia potuta impartire all'invalido, condiziona il ...
Leggi Tutto
MENOTTI, Gian Carlo
Gianluigi Mattietti
– Nacque a Cadegliano, vicino Varese, il 7 luglio 1911 da Alfonso, ricco imprenditore, e Ines Pellini, pianista dilettante. Sesto di dieci fratelli, crebbe in [...] The medium, in Help, help, the Globolinks!, in The singing child, un cieco in Maria Golovin, uno storpio in Amahl, un sordo in Goya), il gusto per la dimensione del gioco, dell’enigma, per le parabole che illustrano precetti morali, per la satira di ...
Leggi Tutto
PERI, Jacopo
Tim Carter
Richard A. Goldthwaite
PERI, Jacopo. – Nacque il 20 agosto 1561 (la data si desume da documenti fiorentini successivi, concernenti la sua eleggibilità in cariche pubbliche), [...] prestigio dopo il Senato.
Peri, che dovette essere di complessione piuttosto cagionevole, afflitto dalle emicranie e da ingravescente sordità, morì il 10 agosto 1633; fu sepolto in S. Maria Novella nella tomba di famiglia della moglie (Fortini ...
Leggi Tutto
FERRAIOLI (Ferrajoli), Alessandro
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 15 dic. 1846 da Giuseppe (fu creato marchese di Fflacciano), e da Francesca dei marchesi Elisei Scaccia Campana. Oltre a due [...] edizione (ibid. 1918).
Il F. era sempre stato di salute cagionevole, e negli ultimi tempi fu afflitto da una grave forma di sordità e da un forte indebolimento generale: venne repentinamente a morte in Roma l'8 luglio 1919 e fu tumulato a Cecchina di ...
Leggi Tutto
FRESCHI, Gherardo
Claudio Zanier
Nacque a Ronchis di Faedis, poco distante da Udine, il 13 dic. 1804 dal conte Antonio e da Catterina d'Attimis. Rimasto orfano di padre in giovanissima età venne allevato [...] regione ritenute sino ad allora quasi completamente sterili. Molto attivo sino all'ultimo, nonostante una grave forma di sordità, scrisse ancora di statistica agraria, riprese il tema dei concimi chimici e affrontò la questione della crisi agraria ...
Leggi Tutto
botanica
Alessandra Magistrelli
La scienza che studia il regno vegetale
La botanica è la scienza che studia le piante. Il suo nome, coniato nel 1° secolo d.C. dal naturalista Dioscoride, viene dal greco [...] farmaci erano già noti nell'antichità, come la famosa teriaca che, prescritta da Galeno (2° secolo) per curare sordità, epilessia, itterizia, febbre, lebbra, era una miscela di liquirizia, rabarbaro, menta, carota, oppio, anice e altro ancora.
La ...
Leggi Tutto
STRUMENTAZIONE
Alfredo CASELLA
. L'arte della strumentazione è basata sulla funzione espressiva, evocatrice e anche descrittiva del timbro (colore del suono) e fa parte integrante della creazione lirica [...] e delle trombe (i pistoni cromatici cioè, i quali non giunsero che dopo morto Beethoven). Senza contare poi che la sordità dell'ultimo periodo della vita di Beethoven non fu certo una circostanza atta a favorire uno spirito musicale audacissimo e che ...
Leggi Tutto
C20 H24 O2 N2 + 3H2O. È uno dei più importanti alcaloidi delle cortecce di china (v.). Fourcroy (1792), Vauquelin (1809), Gomez (1811), Pfaff (1814) già cercarono di isolarne il principio attivo; però [...] anche verso dosi terapeutiche manifestantisi con sintomi tossici. Predominano le lesioni dell'udito (ottusità, ronzio, sordità passeggera o definitiva), della vista (ambliopia chininica, amaurosi), connesse con lesioni anatomiche degli apparati ...
Leggi Tutto
Gli studî endocrinologici hanno raggiunto un considerevole ed ormai smisurato sviluppo e sempre più hanno posto in risalto che i molteplici problemi di pertinenza della fisiologia e della fisiopatologia [...] l'ossidazione dello iodio ed il suo conseguente incorporamento nei composti organici (tirosine e tironine); la sordità congenita, cui consegue il mutismo, sarebbe riconducibile allo stesso errore enzimatico o a qualche altro parallelo disordine ...
Leggi Tutto
Mobile ordinariamente di legno, di forma rettangolare, generalmente così basso da servire da sedile, chiuso da coperchio a cerniera, e usato per riporvi in special modo panni d'ogni sorta, abití e biancheria.
Le [...] notevoli disturbi a carico dell'orecchio e del sistema nervoso. Si possono avere emorragie nella cavità del timpano, sordità, attacchi di vertigine di Ménière per lesioni vestibolari. Si hanno lesioni spinali in forma di paraparesi, paraplegie ...
Leggi Tutto
sordita
sordità s. f. [dal lat. surdĭtas -atis, der. di surdus «sordo»]. – 1. a. Diminuzione della funzione uditiva, unilaterale o bilaterale, congenita o acquisita, distinta in base all’entità della menomazione in lieve, media, medio-grave,...