CAMPORI, Cesare
Tiziano Ascari
Nato a Modena il 15 ag. 1814 dal marchese Carlo e da Marianna dei conti Bulgarini di Mantova, a dieci anni entrava come convittore nel locale Collegio dei nobili, o di [...] ed ebbe come conseguenza una progressiva diminuzione dell'udito, tale da portarlo nel giro di pochi anni alla completa sordità. Continuò però gli studi privatamente sotto la guida di G. Riva, dedicandosi particolarmente alla letteratura e alla poesia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
La storiografia militante: critici e sostenitori
Claudio Cesa
Nel 1929 Benedetto Croce, nel saggio Intorno alle presenti condizioni della storiografia in Italia, traeva una sorta di bilancio dell’efficacia [...] da concepire la storia come perpetua vita: arricchimento etico, e non gioco di forze. Tale limitatezza egli imputava alla sordità di molti storici nei confronti degli impulsi morali, anzi, «religiosi», o al loro adattarsi a essere supporto, inutile ...
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LOGOTETA, Giuseppe
Pasquale Matarazzo
Nacque a Reggio Calabria il 12 ott. 1758 da Vincenzo e da Laura Del Giudice, provenienti da due famiglie locali. Dopo primi studi irregolari e una breve permanenza [...] 1786 si trasferì a Napoli per continuare gli studi e le ricerche storico-archeologiche ma anche per curare una sordità incipiente. Le fonti non permettono di avvalorare l'affermazione di alcuni biografi circa il conseguimento del titolo dottorale in ...
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ANTONINI, Emidio
Antonio Saladino
Nacque all'Aquila il 15 ag. 1787 da Giampietro, barone di Torano e tesoriere provinciale. Dopo un tirocinio negli uffici finanziari, entrò nella diplomazia napoletana: [...] d'osservazione, buon negoziatore, sapeva servirsi con abilità proverbiale del cornetto con cui correggeva la sua sordità; era assai sensibile ai problemi economici, commerciali e amministrativi. Soprattutto negli ultimi anni l'ingerenza personale ...
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GRIFFINI, Saverio
Fabio Zavalloni
FFINI Nacque a San Martino Pizzolano (frazione di Somaglia, presso Lodi) il 28 ott. 1802. Sospettato, mentre era studente a Pavia ospite del collegio Ghislieri, d'essere [...] con il generale T. Lechi, il rimpianto per essere stato dispensato dall'esercito sardo subito dopo Novara (un principio di sordità aveva probabilmente contribuito al suo precoce allontanamento).
Il G. morì a Montenati il 25 dic. 1884.
Fonti e Bibl ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] 1459, la Dieta di Mantova, con una messa solenne durante la quale tenne un discorso di deplorazione per la sordità al suo appello dimostrata dai governanti europei. Seguì la pubblicazione di una lettera enciclica a tutte le potenze cristiane, con ...
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CAETANI, Michelangelo
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 20 marzo 1804 da Enrico e da Teresa de' Rossi; principe di Teano, assunse il titolo di duca di Sermoneta alla morte del padre, avvenuta nel [...] , caratterizzata da particolari e antiquate condizioni culturali, economiche e civili, era sorda, ed egli stesso si sentiva condizionato - e in definitiva pago - di tale sordità che nel culto di un mitico passato sembrava esprimere una pur sempre ...
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CAROCCI, Alberto
EE. Ragni
Nacque a Firenze da Cesare e da Ada Foà il 3 novembre del 1904.
Compiuti gli studi liceali il C. s'iscrisse alla fiorentina facoltà di giurisprudenza per passare poi a Napoli [...] , con una disponibilità verso il clima del regime, né apologetica, né politica, ma certo letteraria.
La guerra ruppe queste sordità. Nel 1941 il C. pubblicava con Raffaello Ramat una terza rivista, Argomenti (nove fascicoli dal marzo al novembre), d ...
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LUPO (Lupi), Mario
Gianni Fazzini
Nacque a Bergamo Alta il 14 marzo 1720, primogenito del conte Cesare e della contessa Marianna Roncalli; il 16 marzo fu battezzato nella parrocchia del Ss. Salvatore. [...] lo costrinse per qualche mese a interrompere le ricerche di diplomatica medievale: nell'ottobre fu colpito da una forma di sordità, in breve divenuta totale.
I problemi di salute non interruppero le sue attività: dal 1774 al 1779 difese antichi ...
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D'ALBA, Antonio
Giuseppe Sircana
Nacque a Roma il 4 dic. 1891 da famiglia assai modesta. Il padre Cesare era guardiano-giardiniere e la madre, Cristina Bellante (alias Bellanti, Villante, Vellanti), [...] 1921, venne rinchiuso in manicomio. Le sue condizioni generali andarono col tempo peggiorando: ridotto alla cecità e alla sordità visse gli ultimi anni nel reparto "tranquilli" del manicomio di Roma, dovetnori, all'età di sessantadue anni, il ...
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sordita
sordità s. f. [dal lat. surdĭtas -atis, der. di surdus «sordo»]. – 1. a. Diminuzione della funzione uditiva, unilaterale o bilaterale, congenita o acquisita, distinta in base all’entità della menomazione in lieve, media, medio-grave,...