suddito
Alessandro Niccoli
Come sostantivo è presente solo in Cv III X 7 lo suddito è conoscente del vizio del segnore, dove si allude a un rapporto di subordinazione e di dipendenza da una persona [...] fornita di un'autorità, che non necessariamente deve intendersi come sovrana, dato il valore generico che " signore " spesso ha nel lessico dantesco.
È usato come aggettivo nelle parole con le quali s. ...
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bàiulo
Enrico Malato
. Il sostantivo è usato in Pd VI 73 Di quel che fé col baiulo seguente, / Bruto con Cassio ne l'inferno latra, con significato controverso. Si tratta di un latinismo, che vale " [...] portatore ", e più esattamente " portatore di pesi ", " facchino "; i commentatori antichi non ebbero dubbi che esso fosse usato in senso etimologico, per indicare Ottaviano come " portatore del ‛ segno ...
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branca
Vincenzo Laraia
Sostantivo (latino tardo branca); significa " zampa fornita di unghie adunche ". La voce ricorre nell'Inferno, tre volte in senso proprio e una in senso figurato.
In If XVII 13 [...] viene descritto Gerione che due branche avea pilose insin l'ascelle, aveva cioè " piedi artigliati, come veggiamo che a' dragoni si dipingono " (Boccaccio); queste b. egli muove nella discesa dal settimo ...
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tintinno
Andrea Mariani
Il sostantivo tintinno (Pd XIV 119) è da ricollegarsi al latino tinnitus (più tardi tintinitus), per cui cfr. Virgilio Georg. IV 64 " tinnitusque cie et Matris quate cymbala [...] circum " (ma v. anche TIN TIN). Propriamente dunque indica il suono metallico di un campanello, di uno strumento di bronzo, a percussione.
Ma D. lo usa a esprimere il " dolce suono... soavemente armonioso ...
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cappuccio
Angelo Adami
. Sostantivo derivato da ‛ cappa ' (v.); indica il copricapo in forma di cuffia, generalmente unito al mantello, e fatto della stessa stoffa. Ai tempi di D. era largamente usato [...] sia dai religiosi sia dai laici. Ricorre soltanto due volte; in If XXIII 61 indica, al plurale, il copricapo degl'ipocriti fatto di piombo come la pesante cappa che essi indossano: Elli avean cappe con ...
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labbia
Sostantivo femminile (dal latino labia, plurale di labium), adoperato solo nella Vita Nuova e nella Commedia, sempre al singolare (ma in Pg XXIII 47 il codice Laur dà a le cangiate labbia) e nel [...] significato di " volto ", " aspetto " (per cui v. Pagliaro, Ulisse 636): par che de la sua [della donna] labbia si mova un spirito soave (Vn XXVI 7 12); tramortita o dolente è la 1. del poeta afflitto ...
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oncia
Antonio Lanci
Sostantivo a bassa frequenza, che compare sempre in rima. Nell'accezione di " misura minima di peso ", in Pd IX 57 Troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse il sangue ferrarese, [...] / e stanco chi 'l pesasse a oncia a oncia, / che donerà questo prete cortese (v. ALESSANDRO NOVELLO).
Nota il Porena che il v. 57 costituisce, fra sangue ferrarese e il che ad esso riferito, " una specie ...
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pesce
Antonio Lanci
Il sostantivo ricorre per lo più in contesti di similitudini. Senza particolare rilievo l'occorrenza di If XXIX 84, dove sono ricordate le scaglie della scardova... / o d'altro pesce [...] che più larghe l'abbia, e quella di Cv III II 13, in un elenco di animali: uccelli, pesci, e ogni animale bruto.
Di maggior risalto le similitudini di Pg XXVI 135 - dopo il colloquio con D., Guido Guinizzelli ...
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maschio
Sostantivo; in senso proprio, con particolare forza avvicinato e contrapposto al suo contrario ‛ femmina ', in Cv I IX 5 questi nobili sono principi, baroni, cavalieri, e molt'altra nobile gente, [...] non solamente maschi, ma femmine; in If XX 41 Tiresia... di maschio femmina divenne, e nei versi in cui è richiamata la leggenda di Giasone e di Isifile e delle donne di Lemno, l'ardite femmine spietate ...
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ragna
Francesco Vagni
Il sostantivo femminile (latino aranea) vale semplicemente " ragno ", come in altri autori antichi (frequente la forma " aranea ") e in pochi dialetti attuali: " Essendo aranea [...] (sottinteso tela) passato ad indicar la ragnatela, le è subentrato (animal) araneus (it. il ragno) " (Rohlfs, Grammatica § 381). Il nome figura in Pg XII 44 0 folle Aragne, sì vedea io te / già mezza ragna, ...
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sostantivo
agg. e s. m. [dal lat. substantivus, agg., «che può stare da sé, autonomo» (der. di substare; v. sostanza)]. – 1. In grammatica e in linguistica, nome s., e più com. sostantivo s. m., parte del discorso che indica una singola persona,...
attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono in genere e soprattutto gli organi genitali);...