dosso
Bruno Basile
Il sostantivo è attestato con buona frequenza nelle opere di D., con esclusione della Vita Nuova e delle Rime.
Nel significato di " dorso ", " schiena " (cfr. Isid. Etym. XI I 91 [...] " Dorsum est a cervice usque ad renes "), il termine compare in If XXII 23 mostrav' alcun de' peccatori 'l dosso; Pd II 100 fa che dopo il dosso / ti stea un lume, e VIII 96 terrai lo viso come tien lo ...
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compianto
Andrea Mariani
. Il sostantivo compare solo in If V 35 quivi le strida, il compianto, il lamento; / bestemmian quivi la virtù divina. Il termine era usato generalmente, all'epoca di D., col [...] luogo in cui il nome ha il valore retorico di " elogio funebre ", " condoglianza "). Nel caso dantesco quindi è possibile che la coppia di sostantivi (compianto... lamento) rappresenti una dittologia sinonimica.
Il Torraca invece cerca di spiegare i ...
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caso
Emilio Pasquini
. Questo sostantivo, che è assente dalla Vita Nuova e dalle Rime, presenta appena tre occorrenze nel Convivio e soltanto quattro nel poema.
Col valore di " occasione ", " situazione [...] ", " circostanza ", in Cv IV VIII 14 in questo caso [per ciò che concerne il concetto di ‛ nobiltà '] a lo Imperio reverenza avere non debbo (così anche al § 16); IX 1 come in questo caso, cioè in riprovando ...
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lido (lito)
Antonio Lanci
Sostantivo usato con discreta frequenza. La forma normale in D., sia in poesia che in prosa, è lito (latino litus); una sola volta, in rima, si registra lidi (Pg XVII 12).
Il [...] termine è usato per indicare sia la " spiaggia " del mare - Pg XXVIII 20 la pineta in su 'l lito di Chiassi, I 130, IV 55, XVII 12, Pd VI 79, IX 85, XVI 83, XXI 106 e 123, XXVII 83; con significato più ...
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ramo
Francesco Vagni
Il sostantivo, presente anche nel diminutivo ramicel, ha, accanto alla forma normale del plurale, quella in -ora (ramora). La parola ha il significato proprio di " parte dell'albero [...] che si spicca dal tronco ", in If XIII 5 non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti; / non pomi v'eran, ma stecchi con tòsco (nella descrizione della selva dei suicidi) e al v. 32 colsi un ramicel da un gran ...
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centro (centrum)
Emilio Pasquini
Sostantivo mancante in Rime, Fiore e Detto, e parola-chiave delle ‛ geometrie ' paradisiache, vale in primo luogo, genericamente, " parte centrale di uno spazio orizzontale [...] o sferico ": della terra come c. di gravità, in Cv III III 2 la terra sempre discende al centro; e insieme del mare, in III V 6 [Platone scrisse] che la terra col mare era bene lo mezzo di tutto, ma che ...
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freno
Alessandro Niccoli
Il sostantivo ricorre abbastanza frequentemente nella Commedia (14 volte); nel Convivio è usato 5 volte (sempre in senso figurato), e due nelle Rime.
Con l'accezione propria [...] di " morso del cavallo ", in Pg X 77 una vedovella li era al freno, teneva il cavallo (di Traiano) al morso; è costruzione attestata anche dal Boccaccio (Dec. X 9 22 " eran venuti per ricevere i gentili ...
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imprenta
Sostantivo di uso raro in D. (cfr. il provenzale emprenta, " impronta ") ed esclusivo del Paradiso, sempre in riferimento a Dio. Il significato è quello di " impronta " che D. avverte nel suo [...] valore attivo, nel duplice senso di ‛ forma o figura che si imprime ' o che ‛ rimane impressa '. L'uso del termine è in contesto dottrinale di derivazione neoplatonica e come tale indica a un tempo la ...
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certezza
Giorgio Stabile
. Sostantivo esclusivo del Convivio. A proposito della geometria è detto (II XIII 27): questi due [il cerchio e il punto] a la sua certezza repugnano, e qui indica la c. propria [...] di ogni scienza che proceda con metodi dimostrativi (" certitudo pertinet ad dignitatem scientiae ", dice s. Tommaso in Sum. theol. I 1 5 ad 1) e i cui primi principi siano indubitabili. D. stesso poco ...
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cenno
Emilio Pasquini
. Questo sostantivo manca del tutto in prosa e nelle Rime, ed è quindi presumibile che D. l'avvertisse come termine ʽ comico ', per ciò stesso male acclimatabile nella terza cantica [...] (due sole occorrenze, contro le sette della seconda e le sei della prima).
Più vicino al semantema originario, del tardo-latino (Fulgenzio) cinnus (" segno con l'occhio ", " ammiccamento "), e più spesso ...
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sostantivo
agg. e s. m. [dal lat. substantivus, agg., «che può stare da sé, autonomo» (der. di substare; v. sostanza)]. – 1. In grammatica e in linguistica, nome s., e più com. sostantivo s. m., parte del discorso che indica una singola persona,...
attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono in genere e soprattutto gli organi genitali);...