ACME: MASCHILE O FEMMINILE?
Il sostantivo acme (‘il momento di maggior splendore di una civiltà, di una nazione, di una persona’) è di genere femminile, così come è femminile il nome greco da cui deriva: [...] akmè ‘punta’
Atene raggiunse la sua acme nel V secolo a. C.
L’uso erroneo al maschile, come in acne (che deriva dallo stesso etimo) e in altri casi simili (epitome ecc.), si deve al fatto che in italiano ...
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PLASMA: IL O LA?
Il sostantivo plasma è di genere maschile.
Il dubbio nell’attribuzione del genere deriva dalla presenza della -a finale, che di solito in italiano è propria dei nomi femminili. Ma plasma [...] è una di quelle parole in -a che conserva il genere maschile dell’etimo greco
il campione di 10 cc di sangue del paziente viene centrifugato per otto minuti, il tempo necessario a separare il plasma ...
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ampiezza
Marco A. Cavallo
. Il sostantivo appare due volte. Nel primo luogo (If V 20 non t'inganni l'ampiezza de l'intrare!) ha significato proprio, se intrare ha valore sostantivale (Scartazzini-Vandelli). [...] Se viene inteso come verbo e indica, pertanto, l'atto, il modo e. moto insieme, a. esprime la " facilità " d'entrare (cfr. Aen. VI 126 " facilis descensus Averno "; Ovid. Met. IV 439-440; Matt. 7, 13 " ...
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tebano
Maria Adelaide Caponigro
Come sostantivo, a denotare il popolo t., ricorre in If XX 32 Drizza la testa... e vedi a cui / s'aperse a li occhi d'i Teban la terra, dove, sull'esempio del racconto [...] di Stazio (Theb. VII 690-893), D. allude ad Anfiarao, uno dei sette re che assediarono Tebe, il quale, mentre combatteva, fu inghiottito dalla terra apertaglisi sotto il carro.
Analogamente in Pg XVIII ...
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estate (state)
Enrico Malato
Il sostantivo è usato, nella forma ‛ estate ', una volta nel Convivio (IV XXIII 14); nella forma ‛ state ' una volta nel Convivio (III V 19), e tre nell'Inferno (XVII 49, [...] XX 81, XXVII 51), sempre in senso proprio, per indicare la stagione.
In If XXVII 51 Le città di Lamone e di Santerno / conduce il lïoncel dal nido bianco, / che muta parte da la state al verno, la locuzione ...
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credenza
Bruna Cordati Martinelli
Questo sostantivo, frequentemente usato nel lessico due-trecentesco, è presente nell'opera di D. con una gamma assai variata di significati e di usi; la prima occorrenza [...] che troviamo, in Cv IV XII 15 drizza la credenza all'altra [casa], fa parte del lungo paragone del pellegrino che ogni casa che da lungi vede crede che sia l'albergo, e non trovando ciò essere drizza, ...
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chioma (coma)
Emilio Pasquini
Il sostantivo, quanto al senso, presenta aspetti comuni con la fenomenologia di ‛ crine ' (v.), peraltro assai più ricca nell'ambito figurato.
Al singolare, vale " capigliatura [...] ", " capelli ", in If XXXI 63 di giugnere a la chioma [del gigante Nembròt] / tre Frison s'averien dato mal vanto; al plurale, senz'ombra di oscillazione semantica, in XXII 35 li arruncigliò le 'mpegolate ...
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prete (presto)
Andrea Mariani
Il sostantivo è di uso molto limitato nell'opera dantesca. In Fiore CI 3 Falsembiante enumera con spavalda ironia le figure di cui assume le sembianze: un'or divento prete, [...] un'altra frate, / or prinze, or cavaliere..., e p. è evidentemente in relazione con frate: sacerdote " secolare " il primo, " regolare " il secondo. In CXXIV 5 prete è invece contrapposto a chericello ...
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Academici
Giorgio Stabile
Usato come sostantivo (dal latino academicus, greco ἀκαδημικός), indica i filosofi appartenenti all'Accademia platonica e, in genere, tutti quelli che ne professarono la dottrina. [...] D. li cita in Cv IV VI 14-16 nel corso della dossografia etica dei §§ 13-16; Altri [filosofi] furono, e cominciamento ebbero da Socrate e poi dal suo successore Platone, che, agguardando più sottilmente, ...
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lenitas
Pier Vincenzo Mengaldo
Il sostantivo e il corrispondente aggettivo lenis (leno) rientrano nel sistema terminologico con cui D. definisce un nodo di concetti fondamentale nella sua riflessione [...] la femminea sdolcinatezza del volgare romagnolo (VE I XIV 2 vocabulorum et prolationis mollitiem), mentre assieme i due sostantivi si oppongono al termine garrulitas, il quale non è che una variazione icastica intorno alla consueta nozione generale ...
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sostantivo
agg. e s. m. [dal lat. substantivus, agg., «che può stare da sé, autonomo» (der. di substare; v. sostanza)]. – 1. In grammatica e in linguistica, nome s., e più com. sostantivo s. m., parte del discorso che indica una singola persona,...
attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono in genere e soprattutto gli organi genitali);...