ATTIMINO
Attimino è il diminutivo del sostantivo attimo, che indica di per sé uno spazio temporale brevissimo. Per questo motivo sarebbe improprio l’uso del diminutivo, anche se il suo impiego con valore [...] temporale è del tutto accettabile, soprattutto nella lingua parlata
aspetta un attimino
se fosse arrivato un attimino più tardi!
È invece sconsigliabile, sia nello scritto sia nel parlato, l’uso di ...
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essordio [plur. essordia]
Enrico Malato
Il sostantivo è usato una volta sola, in rima (Pg XVI 19 Pur ‛ Agnus Dei ' eran le loro essordia), in senso non tecnico: non cioè col valore proprio della retorica [...] classica di " parte iniziale di un discorso " con cui l'oratore si prepara a entrare in argomento, ma con quello più generico, derivato dal primo e poi prevalso, di " inizio di un discorso, di un ragionamento, ...
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segreto (secreto; sacreto)
Alessandro Niccoli
Come sostantivo, la parola ricorre nella Vita Nuova e nel Convivio; un esempio nel Fiore.
Per lo più indica qualche cosa che uno nasconde nell'interno del [...] proprio animo e non rivela a nessuno: Cv II VI 2 in tutta questa canzone... lo ‛ core ' si prende per lo secreto dentro, e non per altra spezial parte de l'anima e del corpo. È perciò usato con riferimento ...
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erbata
Enrico Malato
‛ Hapax ' dantesco; del sostantivo non si conosce altra testimonianza nell'italiano antico che quella recata da D. in Cv IV XXII 5 questo naturale appetito, che de la divina grazia [...] surge, dal principio quasi si mostra non dissimile a quello che pur da natura nudamente viene, ma con esso, sì come l'erbate quasi di diversi biadi, si simiglia.
La rarità della parola spiega la corruzione ...
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morso
Alessandro Niccoli
L'uso del sostantivo è strettamente legato a quello di ‛ mordere ': ambedue i vocaboli ricorrono solo nella Commedia, con l'unica eccezione, per il verbo, di Rime CXVI 75; due [...] volte (Pg XXXIII 61-63; Pd XXVI 51-55) m. replica ‛ mordere ' pur senza dar vita alla figura etimologica; strette analogie tra nome e verbo si hanno anche negli usi figurati dei due termini.
M. ha valore ...
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inamarsi
Luigi Vanossi
Il verbo, dal sostantivo ‛ amo ', per " prendere all'amo ", compare con costrutto intransitivo pronominale in Detto 50 Amor nessun non vaglia, / ma ciascun vuole ed ama, / chi [...] di lui ben s'inama, cioè " abbocca bene al suo amo ", " è ben preso di lui " e quindi " si unisce a lui di reciproco amore " (Parodi). L'equivocazione ama... inama (arricchita da Amor del v. 48) vale a ...
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facultà (facultade; facultate)
Enrico Malato
Il sostantivo è più volte usato da D., di preferenza nella forma ‛ facultade ' o ‛ facultate '.
Il termine ricorre nel senso generico di " capacità " o " [...] possibilità " dell'intelletto, in Pd IV 44 Per questo la Scrittura condescende / a vostra facultate, e in Cv IV XVII 12 in ciascuna dottrina si dee avere rispetto a la facultà del discente, in riferimento ...
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primavera
Andrea Mariani
Nel Convivio il sostantivo indica la prima delle quattro stagioni in cui si suddivide l'anno: queste parti si fanno simigliantemente ne l'anno, in primavera, in estate, in autunno [...] e in inverno (IV XXIII 14); corrisponde dunque all'aurora e all'età giovanile dell'uomo.
In p. la terra è disposta a ricevere in sé la informazione de l'erbe e de li fiori (II 7) più che in ogni altra ...
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ciglio [plur. cigli e ciglia]
Questo sostantivo manca sia nella prosa sia nella lirica; mentre ricorre con notevole frequenza e varietà di significati nella Commedia, in quattro accezioni fondamentali [...] e spesso in unione a verbi tali da consentire un semantema unitario. Un solo esempio esterno al poema, e per giunta nell'appendix (Detto 177 La sua fronte e le ciglia) ne assicura la collocazione in uno ...
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poeta [plur. anche poete]
Antonio Lanci
Sostantivo ad alta frequenza, usato per indicare sia i p. antichi, cioè i p. ‛ regolari ' (cfr. VE II IV 3), sia i moderni, i poete volgari (Vn XXV 4), detti [...] anche dicitori per rima, rimatori (§§ 7-8). Infatti tanto gli uni che gli altri fecero o fanno poesia, quae nichil aliud est quam fictio rethorica musicaque poita (Ve II IV 2), e dire per rima in volgare ...
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sostantivo
agg. e s. m. [dal lat. substantivus, agg., «che può stare da sé, autonomo» (der. di substare; v. sostanza)]. – 1. In grammatica e in linguistica, nome s., e più com. sostantivo s. m., parte del discorso che indica una singola persona,...
attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono in genere e soprattutto gli organi genitali);...