panno
Antonietta Bufano
Soltanto in due luoghi del Paradiso il sostantivo è usato al singolare, nel suo senso proprio di " stoffa ": quella, genericamente intesa, di cui il buon sartore si serve per [...] 141), o quel tessuto particolare, il " panno " vero e proprio, con cui si confezionano le cappe dei religiosi: il sostantivo è inserito in un contesto che, con brusco passaggio dal senso traslato a quello proprio, denuncia l'attuale decadenza dei ...
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confitto
Lucia Onder
. Participio passato da ‛ configgere ', con valore di sostantivo, nel significato di " conficcato "; in If XXIII 115 è detto del sommo sacerdote Caifas: Quel confitto ... / consigliò [...] i Farisei che convenia / porre un uom per lo popolo a' martìri (vedi CONFISSO) ...
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Fine (sost.; fino, in rima, nel Detto)
Vincenzo Valente
Come sostantivo, con sensi diversi, ma essenzialmente per indicare " termine ultimo " di luogo, di tempo, di azioni o cose con determinazioni espresse [...] sue; XXII 35 perché tu, aspettando, non tarde / a l'alto fine. Ancora, Detto 14, 144 e, nella forma ‛ fino ', 455. il sostantivo ricorre inoltre in tre luoghi del convivio, come traduzione del De Finibus ciceroniano (I XI 14, IV VI 12 e XXII 2; v ...
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consonante
Lucia Onder
. Participio presente di ‛ consonare '; con valore di sostantivo, è l'elemento che ‛ consuona ' con le vocali: il termine s'incontra al plurale, contrapposto appunto a ‛ vocali [...] ' (che sono anima e legame d'ogni parola, Cv IV VI 3), in Pd XVIII 89 Mostrarsi dunque in cinque volte sette / vocali e consonanti: sono le 35 lettere che nel cielo di Giove formano le parole del primo ...
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gibbo
Nel senso figurato di " altura di forma arrotondata " (il sostantivo significa, in senso proprio, " gobba "), in Pd XXI 109 un gibbo che si chiama Catria, il monte Catria, che s'innalza isolato [...] fra Gubbio e Pergola: " un gonfio, il qual ‛ gibbo ' a Fiorenza ‛ scrigno ' si chiama " (Daniello). Cfr. Quaestio 80, in cui D. nega che l'acqua abbia un gibbum sporgente oltre la circonferenza regolare ...
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virtù (vertù, virtute, virtude, vertute, vertude)
Philippe Delhaye-Giorgio Stabile
Sostantivo femminile, di altissima frequenza nelle opere di D., dove indica fondamentalmente una ‛ capacità naturale [...] senso di ‛ disposizione ' o ‛ idoneità ' a esplicare un'azione, sia in quello di ‛ potenza ' o ‛ energia ' esplicata.
Il sostantivo latino virtus, avvertito nella sua derivazione etimologica da vir (" Appellata est enim a viro virtus ", Cic. Tusc. II ...
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ana
Enrico Malato
. Dall'arabo anā, " pena che abbatte ", il sostantivo con significato analogo - o più esattamente di " travaglio ", " sforzo ", " affanno ", documentato in altri testi del Due e Trecento [...] (per esempio, Bonagiunta, Antonio Pucci) - è usato soltanto nel Fiore e nel Detto, sempre in rima. Nel senso proprio in Fiore XC 14 Ma già religïone... / grana nel cuor umile e piatoso, / che 'n trar sua ...
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consequente
Lucia Onder
. Derivato dal latino scolastico, col valore di sostantivo, indica nella struttura del sillogismo " un anello di una catena logica ", " ciò che in un ragionamento segue a una [...] premessa (‛ antecedente ') dalla quale deriva ": Cv IV XII 12 Potrebbe dire alcuno calunniatore de la veritade che se, per crescere desiderio acquistando, le ricchezze sono imperfette e però vili, che ...
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mascella
Nei tre luoghi dell'Inferno in cui ricorre, il sostantivo è in senso proprio; ma mentre nel primo non ha particolare rilievo - Chirón prese uno strale, e con la cocca / fece la barba indietro [...] a le mascelle. / Quando s'ebbe scoperta la gran bocca, / disse..., XII 78; nota il Bosco che " ogni gesto... è... visto al rallentatore; tre versi lenti e solenni per descrivere il liberarsi, che Chirone ...
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annunzio
. Nei tre luoghi della Commedia in cui appare, il sostantivo ha sempre propriamente il valore di " predizione ": l'annunzio di dogliosi danni (Pg XIV 67) è la predizione di Guido del Duca dei [...] delitti che commetterà Fulcieri da Calboli. Delle Arpie si ricorda che cacciarono i Troiani dalle Strofadi con tristo annunzio di futuro danno (If XIII 12); l'ultima parte del discorso di Vanni Fucci, ...
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sostantivo
agg. e s. m. [dal lat. substantivus, agg., «che può stare da sé, autonomo» (der. di substare; v. sostanza)]. – 1. In grammatica e in linguistica, nome s., e più com. sostantivo s. m., parte del discorso che indica una singola persona,...
attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono in genere e soprattutto gli organi genitali);...