biscazzare
Amedeo Quondam
Vale " giocare d'azzardo " e quindi " sperperare ": qualunque priva sé del vostro mondo, / biscazza e fonde la sua , facultade (If XI 44). Il verbo è foggiato sul sostantivo [...] ‛ biscazza ' (" bisca "), dal latino medievale biscatia (cfr. Poemetto didattico anonimo [Monaci 63] 10 " lo zogo de la buschaça "; " bisçarero " è in Guido Faba Parlam. ed epistole V 4; il verbo già nei ...
Leggi Tutto
In grammatica, l’aggettivo (di solito contrapposto a indicativo), che specifica la qualità (o una qualità), il modo d’essere o un aspetto della persona, dell’oggetto, dell’idea astratta indicati dal sostantivo [...] cui l’aggettivo è riferito (per es., bello, cattivo, alto ecc.) ...
Leggi Tutto
mio (meo; plur. anche mia)
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo e pronome di I singol. indica che una determinata persona, cosa o qualità (‛ mio figlio ', ‛ i miei occhi ', ‛ la mia camera ', ‛ la mia virtù [...] è tutto or suo, e mio in parte, m. non è preceduto da articolo. Per il femminile, v. If III 19 e Pd VI 9, ove il sostantivo cui si riferisce è ‛ mano '; e If XVII 112.
5. Nel Fiore è attestato 2 volte ‛ meo ': V 9 Amico meo, in rima con Deo e Matteo ...
Leggi Tutto
torma
Andrea Mariani
In latino turma è termine tecnico del linguaggio militare, e vale " squadrone di cavalleria "; quindi anche " squadra di cavalli " e per estensione " moltitudine ", " folla ". L'uso [...] del sostantivo nell'italiano medievale si era sdoppiato, da una parte col valore generico di " moltitudine ", " folla ", dall'altra con quello più specificò di " armento ".
Le due occorrenze dantesche offrono un esempio per ognuno di questi due ...
Leggi Tutto
presa
Una sola volta, in If XVI 23 i campion [" lottatori "]... nudi e unti, / avvisando lor presa e lor vantaggio, " cioè come dovesse l'uno afferrare... l'altro vantaggiosamente " (Buti). Il sostantivo [...] è dunque nell'accezione tecnica di " posizione di lotta ", " punto o moda di afferrare l'avversario ", ancor viva oggi e da devolvere all'inventiva linguistica di Dante ...
Leggi Tutto
diletto (sost.)
Bruna Cordati Martinelli
Col significato di " piacere " d. ricorre lungo tutta l'opera dantesca; può assumere significato buono o cattivo, precisato con un aggettivo o con l'accostamento [...] , XV 32, XXVII 75, Pd XXIII 129, XXIX 53, XXXII 62; va interpretata come sostantivo anche l'occorrenza di XXVI 112, in relazione pure ai versi seguenti, riferiti a sostantivi (cagion, idioma): è Adamo che parla del giardino dell'Eden, e si appresta a ...
Leggi Tutto
. Uno dei colli di Roma. Il nome nasce come aggettivo di Esquiliae, e quindi nell'età più antica non si trova mai solo, ma riunito con un sostantivo: collis, mons, lucus, forum, porta. Soltanto nell'Impero [...] acquista il significato di sostantivo, e viene a comprendere tutte le sommità di cui era composta la regione, cioè l'Oppius, dove sono oggi la R. Scuola d'ingegneria e il parco che conserva il nome antico, il Cispius, dove sorge la basilica di S. ...
Leggi Tutto
lucere
Antonietta Bufano
Il verbo, che è di largo uso soprattutto nella Commedia, ricorre con particolare frequenza nella forma del participio presente, con valore sia attributivo che predicativo, e [...] più numerosi e rilevanti nel Paradiso, il regno della luce per eccellenza, dove la presenza del verbo, sovente in relazione a sostantivi della stessa radice, dà proprio l'idea di un continuo e intenso balenare (v. LUCE). E tanto più appropriato è il ...
Leggi Tutto
essilio (assiglio)
Enrico Malato
Luigi Vanossi
Nel senso generico di " allontanamento dalla patria ", ma sempre con riferimento a episodi determinati, fra i quali principalmente ha rilievo la sua vicenda [...] 'è dato, onor mi tegno (Rime CIV 76).
In un altro luogo del Convivio e in vari della Commedia il sostantivo è usato invece estensivamente e con diversi valori figurati, per esprimere però generalmente il concetto della lontananza dalla superna patria ...
Leggi Tutto
ĪFRĪT
. Vocabolo arabo, di etimo variamente interpretato, che s'incontra già nel Corano, XXVII, 39, riferito a un essere soprannaturale, wm ginn (v.), con valore, pare di aggettivo: "forte, potente".
Preso [...] come sostantivo, servì a designare nelle credenze e superstizioni musulmane un tipo di ginn, particolarmente protervo e ostile all'uomo. In' quella accezione, lo s'incontra spesso in racconti popolari, come nella Mille e una notte, sebbene talvolta ...
Leggi Tutto
sostantivo
agg. e s. m. [dal lat. substantivus, agg., «che può stare da sé, autonomo» (der. di substare; v. sostanza)]. – 1. In grammatica e in linguistica, nome s., e più com. sostantivo s. m., parte del discorso che indica una singola persona,...
attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono in genere e soprattutto gli organi genitali);...