arare
. In If XXVI 30, insieme al verbo ‛ vendemmiare ', con generico riferimento al lavoro dei campi: 'l villan... / vede lucciole giù per la vallea, / forse colà dov'e' vendemmia e ara. Sempre in senso [...] proprio, all'infinito con valore di sostantivo, in Cv IV V 15 Chi dirà di Quizio Cincinnato... tolto da lo aratro... a lo arare essere ritornato?
In Detto 102 se non, mal camp'are, / che biado non vi grana, l'espressione ‛ a. male il campo ' ha il ...
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dismisuranza
Andrea Mariani
Il vocabolo appare un'unica volta, in Cv III XIII 10, ed è di chiara derivazione francese, sia per la forma che per il significato (già largamente attestato nella poesia [...] siciliana: vedi le non poche occorrenze del sostantivo nel glossario di Panvini Rime). Nel contesto dantesco (E per questa sua dismisuranza si dice che l'anima de la filosofia lo manifesta in quel ch'ella conduce, cioè che Iddio mette sempre in lei ...
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sconoscente (scanoscente)
Federigo Tollemache
La sconoscente vita che... fé sozzi gli avari e i prodighi (If VII 53) è quella che il Boccaccio definisce " senza discrezione menata ", cioè " senza conoscenza [...] ", " da ignoranti ".
Nella forma lirico-cortese ‛ scanoscente ', con valore di sostantivo, ricorre, riferito agli occhi del poeta stesso, in Rime LI 14 e dico ben, se 'l voler non mi muta, / ch'eo stesso li uccidrò que' scanoscenti!, e va ...
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PREROGATIVA
Guido Zanobini
In origine la parola ebbe valore di aggettivo e servì a qualificare quella centuria che nei comizî romani aveva diritto di essere per la prima richiesta del voto (praerogata). [...] Nel diritto moderno, la parola, usata come sostantivo, assume varî significati e, in primo luogo, quello di privilegio, diritto o potere speciale, attribuito dalla costituzione alle persone titolari delle supreme cariche dello stato, nonché ai ...
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DI, DI¿ O DI?
Si tratta di tre ➔omonimi.
• Di è la preposizione semplice
Mario è di Genova.
• Di’ è la 2a persona singolare dell’imperativo del verbo dire, ➔troncamento di dici
Di’ pure quel che [...] pensi
• Dì è il sostantivo maschile derivato dal latino diem ‘giorno’, un tempo vivo soprattutto nell’uso letterario
La sera del dì di festa (G. Leopardi)
ma ormai di uso molto raro e quasi esclusivamente scherzoso
Lo sfottevano notte e dì ( ...
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rispetto (respetto; una volta, in rima, respitto)
Andrea Mariani
1. I codici trasmettono l'alternanza fra le forme ‛ rispetto ', ‛ respetto ' e ‛ respitto ' (Pg XXX 43); per quest'ultimo evidente gallicismo, [...] per comparazione a la quale si fa lo magnanimo grande e lo pusillanimo piccolo.
Analogo, ma più generico, il valore del sostantivo in locuzioni del tipo: secondo alcuno respetto (" da qualche punto di vista ", Cv II III 13); secondo diversi rispetti ...
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PRONOME (fr. pronom; sp. pronombre; ted. Pronomen, Fürwort; ingl. pronoun)
Giacomo Devoto
Categoria del nome destinata a indicare rapporti elementari di qualità, spazio, quantità e che quindi non ha [...] derivati del pronome personale sono i possessivi, mio, tuo, nostro ecc., che possono invece essere usati tanto come sostantivi quanto come aggettivi.
Dei pronomi non personali, la prima categoria è quella dei dimostrativi che si dividono in anaforici ...
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via (sost.)
Eugenio Ragni
È vocabolo di buona frequenza in tutta l'opera dantesca, nella quale ricorre praticamente in ogni accezione del linguaggio proprio e figurato, spesso peraltro compresenti, particolarmente [...] di san Iacopo ", Giordano da Pisa Prediche inedite, a c. di E. Narducci, Bologna 1867, 173).
Con sfumatura più generica, il sostantivo è presente in alcune similitudini: come colui che non sa per qual via pigli lo suo cammino, e che vuole andare e ...
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S-
È un ➔prefisso derivato dal latino ex- che può avere due diversi significati.
• Si usa in combinazione con aggettivi e sostantivi per indicare mancanza, privazione
leale ▶ sleale
fiducia ▶ sfiducia
• [...] Si usa per la formazione di verbi parasintetici a partire da un sostantivo o da un aggettivo, a cui può conferire un significato privativo o intensivo
barrare ▶ sbarrare
confine ▶ sconfinare
bianco ▶ sbiancare.
VEDI ANCHE a- (prefisso) ...
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storpio
In Pg XXV 1 Ora era onde il salir non volea storpio, " cioè impedimento. È curioso che si sia potuto dubitare di questa interpretazione, mentre sono così chiari gli esempi dei Vocabolari ": così [...] il Parodi, che cita infatti alcuni esempi del sostantivo (Lingua 284).
Questa interpretazione, comune ad altri commentatori antichi e moderni, è confermata dal Barbi (" Bull. " XII [1905] 280); alcuni riportano anche il senso di " indugio " che ...
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sostantivo
agg. e s. m. [dal lat. substantivus, agg., «che può stare da sé, autonomo» (der. di substare; v. sostanza)]. – 1. In grammatica e in linguistica, nome s., e più com. sostantivo s. m., parte del discorso che indica una singola persona,...
attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono in genere e soprattutto gli organi genitali);...