CAVICEO (Cavizzi), Iacopo
Lorenza Simona
Secondo la biografia di Giorgio Anselmi, suo concittadino e contemporaneo, il C. nacque a Parma il 1° maggio 1443 da Antonio e da una Margherita. L'anno resta [...] filios, s. n. t.) terminato a Conegliano il 5 luglio 1489, breve racconto in cui l'autore gioca sull'ambiguità del sostantivo lupa: lupa dell'antica koina e lupa di Conegliano, luogo d'origine della nobile famiglia dei Lupi a cui appartiene la donna ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] condotte dallo slavista M. Murko. Parry ha studiato, nel libro L'épithète traditionnelle dans Homère (1928), il rapporto tra sostantivo ed epiteto in Omero e la posizione che i due elementi assumono nel verso; egli ha svolto inoltre ricerche nell ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] è rappresentata dal nederlandese, soprattutto nella regione del Brandeburgo. Ad esempio Moll, cf. nederlandese mol, è il sostantivo che designa, ancora oggi, la talpa nel dialetto brandeburghese, laddove nel resto dell'area basso tedesca si ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] di verso che appare particolarmente frequente nei sonetti burchielleschi: è quello nominale, costruito con due coppie di sostantivo e aggettivo, unite da un nesso prepositivo ("sospiri azzurri di speranze bianche", "zolfanei bianchi colle ghiere ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] luogo di eius ed ei: sibi dixit «gli disse»), un largo uso dell’infinito dopo il verbo facere o come sostantivo indeclinabile; la sostituzione di proposizioni dichiarative (quod, quia, con modi finiti del verbo) alle infinitive, dopo verba dicendi o ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] nella stessa sequenza tra frase verbale (sono incerti) e frase nominale – si noti come gli attributi dei due sostantivi che metaforicamente rappresentano l’agire letterario, passi e voci, presentino prima il riferimento a un tratto fisico, obiettivo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] «tunica cornea». In un secondo tempo, con un processo di abbreviazione rispondente al principio scientifico della massima economicità, si sostantivò l’aggettivo e si parlò per sempre di cristallino, di uvea, di cornea. Marino, a sua volta, ritorna ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] grandi, se, come dice il passo degli Sposi promessi, «un sì magnifico epiteto», grande, «potesse stare con un sì misero sostantivo», uomo. E v’adempie la storia, che per il Manzoni significa quel che «mondo» nei Vangeli. V’adempie con tanta saggezza ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] «signore» (e già nel De vulgari eloquentia, per stigmatizzare i sardi che scimmiottavano i latini, Dante aveva utilizzato il sostantivo dominus). Evocativo è il francesismo alluminare, in «quell’arte / ch’alluminar chiamata è in Parisi» (Purg. XI, 81 ...
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sostantivo
agg. e s. m. [dal lat. substantivus, agg., «che può stare da sé, autonomo» (der. di substare; v. sostanza)]. – 1. In grammatica e in linguistica, nome s., e più com. sostantivo s. m., parte del discorso che indica una singola persona,...
attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono in genere e soprattutto gli organi genitali);...