CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] in cui, richiamandosi alle tesi dello Schlegel, in sostanza esaltava l'effettiva fedeltà ai canoni della scultura classica 'Albrizzi a Venezia, ad esaltare (nov. 1816) in termini di pura poesia l'Elena canoviana ("What Nature could, but would not, do ...
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Scultore (Possagno 1757 - Venezia 1822). Dal nonno, capomastro e scalpellino, imparò i primi elementi del mestiere; per interessamento del senatore Falier, che ne aveva avvertito le doti eccezionali, fu mandato a studiare a Venezia, con G. Bernardi-Torretti, poi con G. Ferrari. Le prime opere (1773-79) ... ...
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Stella Bottai
L'artista che fa rivivere le sculture della Grecia antica
Vissuto a cavallo fra Settecento e Ottocento, lo scultore Antonio Canova, come molti suoi contemporanei, reputava i capolavori della scultura greca, con i corpi perfetti degli atleti e le figure bellissime delle dee, il livello ... ...
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Valerio Mariani
Il celebre scultore (Possagno 1757 - Venezia 1821), protagonista del gusto neoclassico, sviluppò la sua arte da un sottile naturalismo settecentesco, che si riallaccia alla tradizione cinquecentesca veneta, giungendo al rigore stilistico del suo più fortunato periodo romano, in cui ... ...
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Scultore e pittore, nato in Possagno il 1° novembre 1757, morto a Venezia il 13 ottobre 1822. Di famiglia benestante, ma impoverita da infelici speculazioni, perdette il padre a tre anni, e mentre la madre, passata presto a seconde nozze con Francesco Sartori, si trasferiva a Crespano, egli rimase col ... ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] di cittadino-pittore; dall'altro il piano della sua autentica sostanza, la fiamma della sua vita, il cuore del suo più profondo se stesso e che lo leva ai vertici della "lirica pura".
E per capire quanto poco i due piani accennati si identifichino con ...
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APPIANI, Andrea
Angela Ottino Della Chiesa
Nato a Milano il 31 maggio 1754 da Maria Liverta Jugali e Antonio medico, era destinato a seguire la carriera del padre. Ma verso i quindici anni, nel 1769-70, [...] egli non fu comunque mai un accademico. Per lui il canone è termine vivo di un linguaggio e non pura dottrina, e la mitologia sostanza intima dell'arte, ed egli la porta nella sua opera con straordinaria forza di convinzione e assoluta sincerità. Per ...
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AMADEO, Giovanni Antonio
Edoardo Arslan
Architetto e scultore, nacque a Pavia attorno al 1447, figlio di un Aloisio che nel 1450 fece testamento lasciando eredi universali i figli Giovanni Protasio, [...] di proporzioni ispirate all'antico.
Questo abbandono alla pura decorazione resta tipico dell'A. anche in opere . si mettesse decisamente su una linea che significava, in sostanza, una continuazione dello spirito di Cristoforo Mantegazza, anche se ...
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BIANCHI, Mosè
Ugo Nebbia
Figlio di Giosuè (n. Monza 20 giugno 1806, m. ivi 9 sett. 1875, ritrattista di carattere accademico, compositore di quadri sacri e maestro di pittura), nacque a Monza il 13 [...] sue scenette di genere. Ma più definiti intenti di pura ricerca pittorica maturano nel decennio a partire dal 1870, a calmo e pieno, divenne, per inattesa comprensione della più intima sostanza della vita chioggiotta, del suo mare e della sua gente, ...
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GERARDI, Alberto
Rosalba Zuccaro
Nacque a Roma il 18 ag. 1889 da Antonio e da Adelaide Lilli. Sin da giovanissimo apprese la lavorazione dei metalli nella bottega paterna, erede di una attività condotta [...] osservazione, di aderenza alle necessità della materia e alla sostanza della vita" di queste opere apparentemente umili, vicine di meglio i moderni hanno prodotto nel campo dell'arte pura, separata oggi, per un'assurda distinzione di categoria, dall ...
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BASALDELLA, Mirko (Mirco)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 28 sett. 1910 da Leo e da Virginia Angeli. Compì i suoi studi a Venezia, all'Accademia di belle arti di Firenze e alla Scuola di arti applicate [...] di una immagine possibile, seppure non definita altrimenti nella sua sostanza ultima se non come fantasma mitico favoloso" (Crispolti, 1984 spazia dal tema dell'idolo e del mostro alla pura, aniconica evocazione di ritmi e arabeschi, in un ...
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sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle origini del pensiero filosofico, designa...
vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...