BELFANTI, Serafino
Domenico Celestino
Nato il 28 marzo 1860 a Castelletto sopra Ticino (Novara), seguì gli studi di medicina presso l'università di Torino, dove si laureò nel 1886. In tale università, [...] siero di animali inoculati con sangue eterogeno, in Giornale d. Accad. med. di Torino, LXI [18981, pp. 321-324). Le sostanzetossiche in tal modo individuate dal B. altro non erano se non le emolisine, poco più tardi ampiamente studiate dal belga J ...
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ANGELICO, Francesco
Paolo Spinedi
Nacque a Grammichele (Catania) il 7 dic. 1873; laureatosi a Palermo in chimica e farmacia (1896), fu assistente di A. Angeli, direttore dal 1898 dell'istituto di chimica [...] 'A. svolse ricerche su derivati della canfora, del fenilindolo, ecc. Altri notevoli lavori dell'A. riguardano la picrotossina, sostanzatossica e amara che si può estrarre dalla coccola del Levante. Anche se la formula di struttura di questo composto ...
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narcosi
Stefano Faenza
Stato di stupore o coma indotto da sostanze attive sul sistema nervoso centrale. Il termine non ha una vera e propria caratterizzazione scientifica o clinica in medicina ma è [...] e laboratoristica successiva per stabilire la profondità della depressione del sistema nervoso centrale e individuare la sostanzatossica responsabile. L’atteggiamento successivo è quello di fornire un supporto immediato delle funzioni vitali e ...
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farmacogenetica
farmacogenètica s. f. – Ramo della farmacologia che studia le relazioni tra la costituzione genetica di un individuo e la sua risposta a un trattamento farmacologico, con l'obiettivo [...] e più geneticamente determinato. Il metabolismo può trasformare il farmaco in una sostanza non più attiva o in una sostanzatossica, oppure trasformare una sostanza inattiva (profarmaco) in un farmaco. I progressi nella tecnologia molecolare hanno ...
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catena alimentare
Complesso di organismi che dipendono l’uno dall’altro per il nutrimento. Una c. a. ha struttura piramidale, con vari livelli trofici: alla base sono situati gli organismi produttori [...] e insetti) che chiudono il ciclo. Contaminanti nella c. a.: l’interdipendenza di tutti gli esseri viventi fa sì che un eventuale sostanzatossica passi da un livello trofico all’altro, esponendo anche l’uomo a rischio di contaminazione da parte di ...
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biodisponibilità
In farmacologia, la quota di farmaco che raggiunge i recettori responsabili dell’effetto farmacologico; la b. dipende dalla quantità e dalla qualità del farmaco e dal tipo di preparazione [...] viene effettivamente utilizzata. ● In ecotossicologia, la b. di un contaminante è la frazione di una sostanzatossica o potenzialmente tossica, presente in un dato comparto ambientale, che può essere assorbita dagli organismi viventi su cui esplica ...
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mitridatizzazione
Processo o stato di relativa refrattarietà, progressivamente acquisita, verso una determinata sostanzatossica o un farmaco. È sinonimo di assuefazione (➔). ...
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Sostanza (detta anche lisocitina) che si ottiene per sottrazione di un radicale di acido grasso dalla lecitina. Ha grande potere detergente e contribuisce a emulsionare i lipidi della dieta, facilitandone [...] La l. è un potente emolitico: di qui l’azione tossica del veleno dei serpenti che, a opera delle lecitinasi in esso . e acilcolesterolo.
Le lisocefaline sono un gruppo di sostanze, analoghe alle lisolecitine, derivate dalle cefaline per sottrazione ...
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Scienza alimentare
Mentre nell’uso comune il termine a. indica esclusivamente o prevalentemente la scelta, la preparazione e l’assunzione dei cibi, in fisiologia esso assume un significato più estensivo, [...] in primo piano la natura microbica, parassitaria o tossica delle varie malattie. Fuori dalle accademie e dai digeribilità di un alimento il rapporto percentuale tra la quantità di sostanza secca dell’alimento ingerito e quella espulsa con le feci; ...
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di Rita Levi-Montalcini (da Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, vol. II, 2007, pp. 177-188)
Non è azzardato affermare che la scoperta del Nerve growth factor (NGF), presto seguita dall'identificazione [...] sole tra quelle dei Mammiferi a esercitare un'azione tossica paragonabile a quella del veleno di serpente e inoltre della sua captazione o del suo rilascio insieme ad altre sostanze ad attività biologica come l'istamina, la prostaglandina, il TNF ...
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tossico2
tòssico2 s. m. [dal lat. toxĭcum, dal gr. τοξικόν, sottint. ϕάρμακον, propr. «veleno per la freccia (τόξον)»] (pl. -ci). – Veleno, sostanza velenosa: l’alcol, ad alte dosi, è un t.; in usi fig.: Ma guàrdati, o signor, guàrdati, oh...
tossicita
tossicità s. f. [der. di tossico1]. – La condizione, la caratteristica di essere tossico. In partic., nelle scienze mediche, la capacità di una sostanza o di un preparato di provocare, a determinate dosi o a determinate concentrazioni,...