FORMENTON, Francesco
Aurelio Cevolotto
Nacque a Vicenza il 25 giugno 1799 da Domenico e Anna Bondella. Intraprese la carriera di pubblico impiegato che poi abbandonò per proseguire gli studi all'università [...] 67 e uscire poi in volume unico. A carattere divulgativo e senza pretese di originalità storiografica, l'opera è in sostanza un ampio compendio di cronache, diari, memorie storiche ed erudite antiche e recenti, per gli eventi extracittadini integrata ...
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MAGNANI, Giovanni Battista
Maria Cristina Loi
Nacque a Parma il 21 sett. 1571, figlio dello scalpellino Nicostrato e di Barbara Bajardi.
La sua attività professionale, documentata a partire dai primissimi [...] 28 il M. intervenne nei lavori del ponte della Rocchetta a Parma.
Dal 1624, intanto, aveva cominciato a prendere concretamente sostanza l'intenzione di ricostruire il palazzo comunale e la torre. La decisione vera e propria si ebbe nel 1626, in vista ...
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BELLINI, Giovanni, detto Giambellino
Terisio Pignatti
Nacque a Venezia attorno al 1427, stando al Vasari, che lo dice morto novantenne nel 1516.
La questione ha dato luogo peraltro a differenti opinioni, [...] , e la Orazione nell'Orto di Londra (nella National Gallery), ascritte in passato allo stesso Mantegna, ma in sostanza profondamente lontane dalla sua professorale archeologia. Nella Trasfigurazione è l'ombra che cala nell'ora del tramonto su uno ...
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BAGLIONE, Giovanni
Carla Guglielmi Faldi
Nacque a Roma intorno al 1573 da Tommaso, fiorentino, e da Tommasa Grampi, romana. Dopo due anni non individuabili passati presso il fiorentino Francesco Morelli, [...] psicologico che informa la sua opera pittorica: atteggiamento erudito, eclettico, non propriamente critico. Egli rispecchia, in sostanza, la tendenza ufficiale ed accademica, del gusto contemporaneo, al di fuori dei fatti reali e vivi dell ...
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MARCHESINI, Alessandro
Alessandro De Lillo
Figlio di Francesco e di Elisabetta Bottacin, nacque a Verona il 30 apr. 1663 nella contrada di S. Michele alla Porta, e fu battezzato il 6 maggio nella chiesa [...] Galatea (pare venisse definito da un certo critico "pittor da femmine"), lascia trasparire la sua volontà di dare sostanza a felici intuizioni culturali e fare spazio a una crescente vocazione commerciale, al di là della ristrettezza della cerchia ...
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DEL TASSO, Giovambattista
Marco Collareta
Figlio di Marco di Domenico (per il quale v. voce Del Tasso, famiglia), nacque a Firenze nel 1500. Chiamato dai contemporanei semplicemente Battista del Tasso [...] compiva quello che viene comunemente ritenuto il suo capolavoro (Stegmann. Geymüller, 1885-1904, IX, s.p.).
Concepita in sostanza come un semplice sistema di dodici campate poggianti su colonne dai capitelli compositi, la loggia è rafforzata sui lati ...
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AMADEO, Giovanni Antonio
Edoardo Arslan
Architetto e scultore, nacque a Pavia attorno al 1447, figlio di un Aloisio che nel 1450 fece testamento lasciando eredi universali i figli Giovanni Protasio, [...] dal 1481, coi rilievi della cattedrale di Cremona, l'A. si mettesse decisamente su una linea che significava, in sostanza, una continuazione dello spirito di Cristoforo Mantegazza, anche se il modo di porgere queste forme ha richiamato ancora, e ...
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BAGLIONI, Bartolomeo, detto Baccio d'Agnolo
Luciano Berti
Nacque a Firenze il 19 maggio 1462. Già il padre (Agnolo) esercitava l'arte del legnaiolo, e fu in questo settore che Baccio dapprima si specializzò [...] Vasari piuttosto precoce. Fu intagliatore e architetto, e dotato, sembra, di gran talento, anche se dalle opere appare in sostanza continuatore dello stile del padre. Tra le sue opere resta a Firenze il palazzo Montauto, poi Niccolini, poi Bouturlin ...
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CAPORALI, Bartolomeo
Pietro Scarpellini
Figlio di Segnolo di Giovanni, uomo d'arme soprannominato il Caporale, originario di Massa Lombarda, nacque a Perugia verso il 1420. Risulta iscritto nell'arte [...] Lorenzo e il Pinturicchio. Estranea al C. è tuttavia la più complessa articolazione figurativa delle tavolette di S. Bernardino.
In sostanza, l'importanza della personalità del C. è stata esagerata tanto da coloro i quali, come lo Gnoli, lo ritennero ...
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FANTAGUZZI, Giuseppe
Graziella Martinelli
Nacque a Modena il 12 giugno del 1771 da Domenico e da Maria Monti, nella parrocchia di S. Giorgio in S. Bartolomeo (Cecchi Gattolin, 1975, p. 139); il padre, [...] ancora ai modi lombardi. Opera di qualità elevata, offre un'ulteriore prova della capacità del F. di "caratterizzare" la sostanza umana dell'effigiato mediante l'acuta resa del dato fisionomico, facendo trapelare qui pure un qualche sentore romantico ...
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sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle origini del pensiero filosofico, designa...
sostanziare
(ant. sustanziare) v. tr. [der. di sostanza] (io sostànzio, ecc.), letter. – Dotare di sostanza, rendere sostanziale, concreto: i primi uomini sentivano Dio, ma senza intenderlo ... Poco atti a staccarsi dalla sfera degli oggetti...