La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La guerra dei chimici 1914-1918
Jeffrey A. Johnson
La guerra dei chimici 1914-1918
Nella sua breve storia dell'industria chimica tedesca, pubblicata [...] complesso destinato alla produzione di propellenti a base di NC che era in grado di produrre 450 t al giorno di queste sostanze (ossia 13.500 t al mese, più del triplo dell'impianto di Gretna). Entrato in funzione nel luglio 1918, alla fine della ...
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BIZIO, Bartolomeo
Aldo Gaudiano
Nacque a Costozza di Longare, presso Vicenza, il 30 ott. 1791. Avviatosi allo studio della chimica, nel 1809 passò a Padova presso la farmacia Zanichelli, per poter approfondire [...] la sua opinione sull'arrossamento sanguigno avvenuto in alcune fette di polenta, egli dimostrò trattarsi della produzione di una sostanza rossa da parte di un microrganismo, che chiamò Serratia marcescens in onore del fisico S. Serrati. Alla stessa ...
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Composti chimici costituiti da carbonio e idrogeno.
Generalità e classi
La tendenza degli atomi di carbonio a legarsi tra loro formando catene aperte, più o meno lunghe, ramificate o no, oppure anelli [...] tale ipotesi, i sostenitori della teoria adducono la presenza di i. complessi in alcune meteoriti, mentre la presenza di sostanze organiche all’interno degli i. verrebbe spiegata proprio a seguito della contaminazione che essi avrebbero con le rocce ...
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RADICALI LIBERI
Rinaldo Marini-Bettolo
Giuseppe Poli
(App. II, II, p. 646)
R.l. viene definito, in chimica, un atomo o una molecola contenente uno o più elettroni spaiati. Tale proprietà rende i r.l. [...] EPR non prova l'assenza di un radicale. Per ovviare a situazioni di questo tipo si aggiunge alla reazione una sostanza diamagnetica che possa reagire rapidamente con il radicale per formare un radicale con un tempo di vita più lungo. Tale tecnica ...
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SPECIAZIONE
Luigi Campanella
Chimica. - La s. in chimica può essere definita come lo studio delle differenti forme chimiche sotto le quali un elemento è distribuito in un dato sistema. A partire dalla [...] viene trasformato ai fini del trasporto e dell'accumulo; potrà subire reazioni di ossido-riduzione e complessazione con sostanze proteiche, acidi nucleici, amminoacidi semplici, ecc. È noto da alcuni anni che il trasporto dei metalli attraverso la ...
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Con il termine b. vengono definite una serie di reazioni di ossido-riduzione, che avvengono negli organismi luminescenti (quali alcuni batteri, protozoi, funghi, vermi, crostacei, ecc.), nelle quali la [...] b. non avrebbe alcun vantaggio selettivo. Il controllo della b. è effettuato dai batteri mediante la produzione di una sostanza, chiamata autoinduttore, che una volta raggiunta una certa concentrazione nel mezzo nel quale il batterio vive, è in grado ...
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Scienza indiana: periodo classico. La scienza islamica in India
Mario Casari
Fabrizio Speziale
La scienza islamica in India
Contorni della scienza indo-islamica
di Mario Casari
Nel II millennio dell'era [...] altre quattro caselle. Le righe e le colonne del quadrato danno il totale di 15 in ogni direzione siano lette. Le due sostanze che rappresentano i poli del processo alchimistico sono lo zolfo e il mercurio. Lo zolfo (kibrīt) è caldo e secco, esprime ...
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zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] a z. elementare dai Batteri del genere Beggiatoa, e si accumula in granuli in tali cellule batteriche, dove costituisce una sostanza di riserva. Se, peraltro, viene a mancare l’H2S, cessa il deposito di z. intracellulare e quello già presente viene ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] di s. che si basava quasi esclusivamente sull’uso di lettere, applicato prima ai minerali, ma successivamente esteso a tutte le sostanze. Nel sistema di Berzelius ogni elemento era rappresentato da una lettera (non metalli) o due (metalli), cui era ...
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Elemento chimico, appartenente al gruppo degli alogeni, scoperto da B. Courtois nel 1812; simbolo I, numero atomico 53, peso atomico 126,90. Il nome deriva dal francese iode, coniato nel 1812 da J.-L. [...] formazione dell’ossido metallico ecc.; in miscela con sostanze organiche formano spesso miscugli esplosivi.
L’acido iodidrico iodico, lo i. è in gran parte legato a una sostanza proteica, la tireoglobulina, che incorpora circa il 95% dello i ...
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sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle origini del pensiero filosofico, designa...
sostanziare
(ant. sustanziare) v. tr. [der. di sostanza] (io sostànzio, ecc.), letter. – Dotare di sostanza, rendere sostanziale, concreto: i primi uomini sentivano Dio, ma senza intenderlo ... Poco atti a staccarsi dalla sfera degli oggetti...