settoriali, linguaggi Varietà di una lingua utilizzate nell’ambito di determinati settori della comunità linguistica e caratterizzate dall’uso di una terminologia più o meno specializzata rispetto al lessico comune e dal ricorrere di strutture morfosintattiche peculiari. Nell’uso recente, la locuzione è sempre più spesso sostituita da lingue speciali e circoscritta a indicare (in contrapposizione a ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] attiene, e quindi con l’argomento del discorso: è perciò determinata dal campo. Questo fa sì che le differenze di sottocodice si manifestino soprattutto nel lessico e nella semantica: ogni settore di attività e di esperienze con una sua sufficiente ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] sociale determinato sia impiegate in situazioni particolari, sono i gerghi (➔ gergo), che sono tipicamente anche dei sottocodici.
Fra le varietà dell’italiano contemporaneo che sono state riconosciute come oggetto di attenzione si possono ricordare ...
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Intendiamo con repertorio linguistico l’insieme delle risorse linguistiche a disposizione di una comunità linguistica o di un parlante; nel primo caso si parla di repertorio comunitario, nel secondo di [...] anni. Il quadro deve anche tener conto di una serie di registri e livelli intermedi e di un ampio numero di sottocodici, da quello burocratico a quello tecnico-scientifico, e dell’eventuale presenza di gerghi.
Nella tab. 1 si trova qualche esempio ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] , Thomas B.W. (1956), Linguistics, structuralism and philology, «Archivum linguisticum» 8, pp. 457-466.
Rovere, Giovanni (1989), Sottocodici e registri in testi tecnici, «Rivista italiana di dialettologia» 13, pp. 135-160.
Savoia, Leonardo M. (1987 ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] in Davanzati: dimorata «lontananza», redita «ritorno», tardato «ritardo», donato «dono», ecc.); alcuni sono sopravvissuti solo in sottocodici o locuzioni speciali, come dipartita (negli annunci funebri), o in giudicato (in diritto). Stessa cosa si ...
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sottocoda
sottocóda s. m. [comp. di sotto- e coda], invar. – 1. Parte dei finimenti del cavallo e di altri animali da sella e da tiro che passa sotto la coda dell’animale; lo stesso che posolino. 2. In zoologia, il gruppo di penne che rivestono...
sottocodice
sottocòdice s. m. [comp. di sotto- e codice (nel sign. 5)]. – In semiotica, ognuno dei codici secondarî, ulteriormente differenziati, esistenti all’interno di un codice fondamentale; in partic., in sociolinguistica, l’insieme degli...