Statista spagnolo (Castuera, Badajoz, 1767 - Parigi 1851). Entrato (1784) a far parte delle guardie del corpo, raggiunse in breve i più alti gradi militari grazie all'appoggio della regina Maria Luisa, [...] alleanza con Napoleone portò a una guerra sfortunata con gli Inglesi che distrussero la flotta spagnola a Trafalgar (1805). Quando Napoleone decise di porre sul trono spagnolo il fratello Giuseppe (1808), il G. seguì Carlo IV e Maria Luisa in esilio ...
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Uomo politico e scrittore spagnolo (Cabra, Cordova, 1824 - Madrid 1905). Fu ambasciatore spagnolo a Washington (1883), Bruxelles (1886-88), Vienna (1893-95); senatore elettivo (1876), poi a vita (1881). [...] Tra i fondatori della Revista de España (1867), fu artista e critico di nobile levatura, stilista quasi perfetto, tendente all'epigrammatico e alla benevola ironia; compose drammi di scarsa fortuna, Asclepigenia ...
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Economista, umanista e scrittore spagnolo (Barcellona 1917 - Madrid 2013). Cresciuto a Tangeri, superati i difficili anni della guerra civile spagnola ha intrapreso la carriera universitaria. Professore [...] humanista - Algo más que cifras, per poi appoggiare appieno la protesta degli Indignados due anni più tardi (suo il prologo spagnolo al celebre libro di S. Hessel, Indignatevi!). Nel 2011 è uscito il romanzo Cuarteto para un solista (scritto insieme ...
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Scrittore spagnolo (Mérida 1756 - Madrid 1797). Esordì con una Sátira contra los abusos introducidos en la poesía castellana (1782) in cui attaccò F. Lope, P. Calderón e il teatro spagnolo del sec. 17º. [...] (El asno erudito), V. García de la Huerta, Tomás A. Sánchez. Strenuo difensore della cultura e della scienza spagnola, F. rappresentò lo "spagnolismo" in polemica con la cultura straniera. L'opera fondamentale di F. è Exequias de la lengua castellana ...
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Uomo politico spagnolo (Roma 1587 - Toro, Zamora, 1645). Figlio dell'ambasciatore spagnolo presso la Santa Sede, fu nominato (1615) dal re Filippo III gentiluomo di camera del principe ereditario e seppe [...] talmente cattivarsene l'animo che il principe, diventato re (1621) col nome di Filippo IV, gli affidò la direzione dello stato. La sua opera di riforma interna fu apprezzabile, specie per la riduzione ...
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Scrittore e diplomatico spagnolo (La Coruña 1886 - Muralto, Locarno, 1978). Prof. a Oxford di cultura spagnola (1928-31), dopo l'avvento della repubblica in Spagna fu nominato ambasciatore a Washington [...] (1931), poi delegato alla Società delle Nazioni. Esponente del liberalismo spagnolo, allo scoppio della guerra civile ritornò in Inghilterra; è stato un avversario del regime franchista. Ha scritto di storia, filosofia, critica letteraria (Ensayos ...
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Poeta e critico spagnolo (Madrid 1898 - ivi 1990), prof. in Germania, Inghilterra e Stati Uniti, dal 1939 insegnò filologia romanza a Madrid. Socio straniero dei Lincei (1962). Ha studiato soprattutto [...] la poesia del Rinascimento e del Barocco spagnolo. L'abilità tecnica e l'equilibrio della sua prima produzione in versi riflettono una solida formazione classica (Poemas puros: poemillas de la Ciudad, 1921). In Oscura noticia e, soprattutto, in Hijos ...
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Narratore e saggista spagnolo naturalizzato britannico (Badajoz 1897 - Londra 1957). Messosi in luce con un volume di racconti (Valor y miedo, 1938), in seguito all'avvento del falangismo si trasferì a [...] d'arte. Di minor rilievo alcune altre opere di narrativa e di critica, tra cui il romanzo The broken root (1951; trad. spagnola 1955); nel 1962 è stato edito in lingua italiana sotto il titolo Lorca e il suo popolo. Una lettura poetica alla ricerca ...
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spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...
spagnola
spagnòla s. f. – Uso sostantivato di febbre spagnola (v. spagnolo, n. 1 c), molto comune in Italia durante e subito dopo la 1a guerra mondiale.