I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] complessità il lessico, ancora siciliano, di Lucio Cristoforo Scobar (1520; Leone 1986), un adattamento del dizionario spagnolo-latino di Nebrija, e il Vocabulista Ecclesiastico di Giovanni Bernardo Savonese (1509), che ha una caratterizzazione ...
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L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] ’imperativo negativo con la semplice negazione della forma positiva (chante → ne chante pas; prends → ne prends pas); se lo spagnolo e il portoghese continuano la prima possibilità del latino (spagn. no cantes, no canteis, no vendas, no vendais; port ...
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CARLINO, Marco Antonio (Ateneo)
Claudio Mutini
Sull'incertezza che può sussistere circa il nome è lo stesso C. a fornire spiegazioni: in un capitolo della sua opera, La grammatica volgar dell'Atheneo [...] ormai una lingua straniera tale da essere appresa da un napoletano nella stessa maniera in cui il medesimo soggetto apprenderebbe lo spagnolo, il tedesco o il siciliano. Se il Sabazio obietta che il latino è lingua nostra da molto tempo, il Partenio ...
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dialetto
Franco De Renzo
La lingua del cuore
Di sicuro avete sentito parlare e magari parlate voi stessi un dialetto. Il fatto non è così eccezionale, se si pensa che l'Italia è la nazione europea più [...] . Inoltre i dialetti erano lingue molto distanti dall'italiano, quasi come lo sono attualmente l'italiano e lo spagnolo. Era necessario dunque che tutti conoscessero la lingua nazionale.
Tuttavia, molti pensarono di insegnare l'italiano senza tenere ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] i sistemi vocalici delle lingue non sono infiniti. La maggioranza di essi hanno tra cinque e sette vocali (come lo spagnolo o, rispettivamente, l'italiano); tedesco e norvegese ne hanno quindici (il numero più elevato, sembra, tra le lingue del mondo ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] ), la parola di Cristo nei racconti morali dei Vangeli (parabolare, si noti, non fu di tutta la Romània, perché lo spagnolo ha hablar da fabulare). La maggior parte dei vocaboli che si riferivano allo spirito e alla morale cambiò di significato nel ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] ).
La posizione dell’accento nella parola può essere libera o fissa. È libera nelle lingue, quali l’italiano, l’inglese o lo spagnolo, in cui l’accento può stare su qualsiasi sillaba, benché di fatto tenda a occupare una delle tre sillabe finali. In ...
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La compresenza di più lingue negli usi dei parlanti dà luogo a una situazione di contatto linguistico. Una definizione classica di contatto linguistico si trova nell’opera di Uriel Weinreich che ha aperto [...] . Fra le varietà di contatto coinvolgenti l’italiano formatesi in aree di emigrazione sono noti il cocoliche, mescolanza di italiano e spagnolo usata nei primi decenni del Novecento nella zona del Río de la Plata e in particolare a Buenos Aires, e l ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] precede immediatamente fosse una preposizione (Colombo 1991); invece nell’italiano delle origini conserva la forma diretta (20), come nello spagnolo e nel portoghese moderni (Patota 2008):
(19) … e io non volevo dirti che anch’io ero come te [= come ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] alcuni femminili in -os vengono senza problemi collocati nella classe dei maschili in -o (metodo, periodo, mito, ecc.; come in spagnolo, ma non in francese: cfr. la méthode, la période, ma le mythe), un gruppo nutrito di nomi femminili invariabili ...
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spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...
spagnola
spagnòla s. f. – Uso sostantivato di febbre spagnola (v. spagnolo, n. 1 c), molto comune in Italia durante e subito dopo la 1a guerra mondiale.