L'Ottocento: astronomia. La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Barbara J. Becker
La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Agnes Mary Clerke, nella sua storia dell'astronomia del XIX [...] l'azione riducente dei raggi di Ritter (Desoxygeneität) diminuiva e alla fine scompariva nella parte centrale dello spettrovisibile. L'intensità dei raggi di Herschel, dei quali Ritter scoprì un'azione ossidante (Oxygeneität), aumentava gradualmente ...
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rifrazione
rifrazióne [Der. del lat. refractio -onis dal part. pass. refractus di refrangere (→ rifrangente)] [EMG] [MCC] La deviazione che il raggio di propagazione di un'onda (elettromagnetica, in [...] regolare); la tab. 2 dà il valore per alcune sostanze rispetto all'aria e per alcune lunghezze d'onda nello spettrovisibile; (d) indice di r. complesso: la grandezza complessa, adimensionata, che dà conto non soltanto della velocità, e quindi della ...
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brillamento
brillaménto [Der. di brillare "risplendere di luce viva e tremolante", forse dal lat. beryllus "berillo"] [LSF] Oltre che nel signif. proprio, quale "aumento di splendore, di intensità" e [...] o un filtro monocromatico, per es. quello di Lyot; eccezionalmente, esso appare visibile anche in luce integrale, a causa dell'aumento di splendore di tutto lo spettrovisibile, e appare allora come un'improvvisa incandescenza sul disco solare. A ...
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rosso
rósso [agg e s.m. Der. del lat. russus] [LSF] [OTT] Uno dei colori fondamentali dello spettrovisibile, convenz. corrispondente alle radiazioni con lunghezza d'onda λ tra 800 e 640 nm; è anche, [...] insieme al blu e al giallo, uno dei tre colori (λ=700 nm) dalla cui sintesi si possono ottenere tutti gli altri, nel cosiddetto sistema RGB: v. colorimetria ottica. ◆ [ASF] Spostamento verso il r.: calco ...
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spettrospèttro [Der. del lat. spectrum "visione, fantasma"] [LSF] (a) Nel suo signif. originario, derivante dagli esperimenti di I. Newton sulla dispersione prismatica della luce solare, la figura luminosa [...] da parte di radiazioni di intensità costante e di lunghezza d'onda variabile, quali quelle fornite, per es. nel campo visibile, da una sorgente di luce bianca seguita da un monocromatore. ◆ [GFS] S. del Brocken: fenomeno ottico atmosferico: v. ottica ...
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spettro In varie discipline scientifiche e tecniche, termine frequentemente usato per indicare la composizione armonica di una grandezza variabile nel tempo.
Botanica
S. biologico Lo s. ottenuto dalle [...] righe o a bande (fig. 1). È uno s. continuo lo spettro della luce solare e continui sono pure, generalmente, gli s. di Negli s. a bande, le bande nell’ultravioletto e nel visibile si distinguono, per la loro diversa struttura, dalle bande nell’ ...
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Scienza che studia il moto e l’equilibrio dei corpi. È tradizionalmente divisa in tre parti: cinematica, dinamica e statica, che studiano, rispettivamente, il moto prescindendo dalle sue cause, il moto [...] fenomeni con cui ci si rivela una radiazione (di frequenza visibile o no) consistono sempre in modificazioni subite da elettroni, atomi in parte, riempire un intervallo continuo che si dice spettro continuo di autovalori. Nel primo caso l’equazione di ...
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Particella elementare elettricamente neutra, con spin 1/2 (in unità ℏ) e massa nulla o comunque al disotto delle capacità attuali di misurazione, appartenente alla famiglia dei leptoni.
Fisica
Tipi di [...] è stata avanzata da W. Pauli nel 1931 per spiegare lo spettro continuo di energia degli elettroni nel decadimento β; nella teoria di del fatto che la massa presente sotto forma di materia ‘visibile’ nell’Universo, e anche negli ammassi di galassie e ...
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Insieme di minutissime particelle incoerenti (detriti, terra arida, sabbia ecc.), che si stende sul suolo e, sollevato facilmente dal vento, si deposita ovunque. Per estensione, ogni materiale che, per [...] NGC 5907 (v. fig.). Lo studio della p. interstellare viene oggi condotto anche con osservazioni al di fuori della banda visibile dello spettro elettromagnetico: nell’ultravioletto, dove i grani assorbono la radiazione stellare assai più che nel ...
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Grande esplosione primordiale dalla quale l’Universo (➔) si sarebbe formato a partire da uno stato iniziale di altissima densità e temperatura, cui sarebbe seguita una rapida espansione (v. fig.).
La teoria [...] era di ~109 K. Misure attuali sulla densità della materia visibile forniscono N≃10–7 particelle cm–3. Per la conservazione del Universo è pervaso da un campo di radiazione quasi isotropo, con spettro di corpo nero e temperatura T=2.7 K, in buon ...
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spettro
spèttro s. m. [dal lat. spectrum «visione, fantasma» (der. di specĕre «guardare»); il sign. 2 risale al lat. scient. della fine del sec. 17°]. – 1. a. Immagine, visione soprannaturale di una persona morta che appare ai vivi per reclamare...
visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la v. di una stella;: la v. di un’insegna,...