Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] Michael Cimino (The deer hunter, 1978, Il cacciatore), Francis F. Coppola (Gardens of stone, 1987, Giardini di pietra), Steven Spielberg (Always, 1989, Always ‒ Per sempre), Martin Scorsese (The age of innocence, 1993, L'età dell'innocenza); fino all ...
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PORRO LAMBERTENGHI, Luigi
Livio Antonielli
PORRO LAMBERTENGHI, Luigi. – Nacque a Como il 12 luglio 1780 dal marchese Giorgio Porro Carcano, decurione patrizio della città e ciambellano dell’imperatore, [...] , I, Milano 1887, pp. 402-415 e passim; A. Sandonà, Contributo alla storia dei processi del Ventuno e dello Spielberg, Torino 1911, passim; B. Sanvisenti, La missione Porro presso le Alte Potenze nel 1814, in La Lombardia nel Risorgimento italiano ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] del c. di R. Altman (Oscar alla carriera nel 2006) ha mostrato segni di stanchezza in The company (2004). L'opera di S. Spielberg, tranne il caso di Catch me if you can (2002; Prova a prendermi), e The terminal (2004), è apparsa sempre più cupa, come ...
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Come indica l'etimologia della parola (dal lat. congredior "procedo insieme", quindi, per traslato, "converso") è qualsiasi riunione per deliberare circa interessi o questioni d'interesse comune. In molte [...] il quale, biasimando la barbarie di alcuni governi nel trattamento dei prigionieri, evocò tra gli applausi gli orrendi patimenti dello Spielberg. Il Grifa fu espulso dal congresso e dal ducato; ma l'incidente, che non fu registrato negli Atti dell ...
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La città del cinema
Gian Piero Brunetta
Il cinema arriva a Venezia
«Andémo, andémo alle vedute vive!»: come un gioioso grido di battaglia questa frase risuona nelle calli, rimbalza e guida la folla [...] secolo e ininterrottamente, agli occhi degli operatori e registi di tutto il mondo: partendo dai Lumière si giunge fino a Steven Spielberg di Indiana Jones e l’ultima crociata e a Woody Allen di Tutti dicono I Love You, uno dei pochissimi autori che ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] condividere le ideologie, e tanto meno il destino, dei romantici, finiti per la più parte in esilio o allo Spielberg, analoghi propositi di popolarismo e realismo «classico» governarono lo studio dell'antico in chiave non propriamente letteraria, ma ...
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Cinema e media: scenari del nuovo secolo
Giorgio De Vincenti
Enrico Carocci
Il cinema e gli altri mediadopo l’11 settembre
Diversità culturale e globalizzazione
Il 2001 segna una data epocale nella [...] , fantastica metafora degli Stati Uniti dopo l’11 settembre, War of the worlds (2005; La guerra dei mondi) di Steven Spielberg, e Cloverfield (2008) di Matt Reeves.
Non distanti da queste elaborazioni del lutto sono i film che indicano la volontà ...
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Franco Cambi
Favola
C'era una volta… e c'è ancora, il libro per ragazzi
Scrivere per i ragazzi oggi
di Franco Cambi
16 febbraio
Esce in libreria l'attesissima traduzione italiana di Harry Potter e il [...] un film muto nel 1924 e una versione televisiva prodotta dalla ATW e dalla NBC nel 1978, mentre nel 1992 Steven Spielberg ne ha dato una rilettura personale nel film Hook. Ugualmente Il piccolo lord Fauntleroy di F. Burnett ha avuto tre versioni ...
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Contaminazioni
Laura Cherubini
La molteplicità dei media
La cultura artistica contemporanea è caratterizzata da un crossover linguistico che agisce su più livelli. Da una parte, le arti visive dialogano [...] Hollywood dei primi anni Settanta, con le prime prove, tra gli altri, di Peter Bogdanovich, Francis Ford Coppola, Steven Spielberg, ma la riflessione sul cinema e la sua intera storia attraversa tutto il suo lavoro di filmmaker. Neighbors (1996) è ...
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Nuovi paradigmi dell’immaginario
Marina D’Amato
Come si costituiscono e come si organizzano nel loro funzionamento le immagini sociali? Perché la civiltà occidentale, iconoclasta, ha moltiplicato le [...] utilizzate da sceneggiatori e cineasti; esistono le versioni classiche di Walt Disney, quelle più complesse di Steven Spielberg, quelle più dinamiche elaborate dai computer giapponesi. Da tutto questo, e nonostante tutto, si arguisce come il ...
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deportare
v. tr. [dal lat. deportare (comp. di de- e portare «portare»), attraverso il fr. déporter] (io depòrto, ecc.). – Condannare alla pena della deportazione; più com., trasportare, accompagnare il condannato nel luogo stabilito per la...
diasporato
agg. Che ha vissuto la diaspora ebraica. ◆ Io per esempio, quando capito in una città sconosciuta, consulto le pagine gialle alla voce «antiquari» e cerco subito librerie che abbiano un nome semita. Tanto per dire, se sono in America,...