Poeta e cabalista ebreo (Amsterdam 1625 - Mantova 1697). Allievo di Saul Levi Morteira e seguace di Spinoza, completò gli studî a Poznań (Polonia); fu rabbino a Venezia e (1673) a Mantova. Scrisse il primo [...] poema drammatico in ebraico, Tofteh ῾ārūk ("Il tōfet apparecchiato", post., 1715; edito nel 1864 con il titolo Yĕsōdōlām "Il fondamento dell'universo"); Iggĕrot hā-Remez ("Le lettere di ReMeZ"; ReMeZ sono ...
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Pietista (castello di Frankenstein, Darmstadt, 1673 - castello di Wittgenstein, Berleburg, presso Arnsberg, 1734), contrario a ogni forma di organizzazione del cristianesimo, avversario del luteranesimo, [...] in opposizione alla cui dottrina della giustificazione sostenne un acceso misticismo. Avversario anche di Spinoza. Nei suoi tardi anni fu anche medico e chimico. ...
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GAROFALO, Biagio
Eugenio Di Rienzo
Nacque a Napoli nel 1677. Fu allievo di Domenico Aulisio, al cui magistero archeologico-erudito, ispirato ai nuovi criteri filologici e interpretativi propugnati, [...] nella repubblica letteraria europea, da studiosi come S. Bochart, P.-D. Huet, Rivet, Dupin e lo stesso B. Spinoza, si formò anche Pietro Giannone.
L'insegnamento di Aulisio offrì al G. un ottimo passaporto culturale per entrare, una volta stabilitosi ...
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LUCHI, Bonaventura
Antonino Poppi
Nacque a Brescia il 16 ag. 1700, primogenito di Faustino e Barbara Alessandri (solo nel 1816 la famiglia ottenne dal governo austriaco il riconoscimento di una pseudo [...] Croce, Bibliografia vichiana, I, Napoli 1947, pp. 276 s.; A. Bruers, P. B. L. O.f.m. conv. e la prima lezione italiana su Spinoza, in L'Osservatore romano, 3 apr. 1953, p. 3 (si rifà a una memoria presentata da A. Ravà all'Accademia dei Lincei il 19 ...
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Biblista luterano (Dresda 1679 - Lubecca 1767). Prof. di ebraico a Lipsia (1713-30), fu il più dotto e deciso sostenitore del letteralismo biblico e dell'ispirazione dei testi sacri (Introductio ad libros [...] Veteris Testamenti, 1714-21; Critica Sacra, 1728), contro il razionalismo critico di R. Simon, J. Le Clerc, B. Spinoza, W. Whis ton e J. Toland. ...
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Teologo protestante (Zell, Schweinfurt, 1702 - Wolfenbüttel 1749). S'impegnò in una traduzione tedesca della Bibbia (Bibbia di Wertheim), della quale uscì solo il Pentateuco (1735), sequestrato dalle autorità [...] per l'atteggiamento critico dell'autore di fronte alle profezie e ai miracoli. Obbligato a ritirarsi a Wolfenbüttel, curò tra l'altro la versione in tedesco dell'Etica di Spinoza (1744). ...
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Teologo e filosofo inglese (Greenock, Scozia, 1820 - Oxford 1898), fratello di Edward. Ministro del culto nella chiesa scozzese, insegnò teologia dal 1862 all'univ. di Glasgow, e ivi dal 1873 fu vicecancelliere [...] e principal. Nella Introduction to the philo sophy of religion (1880) espose la filosofia della religione di Hegel, polemizzando contro le filosofie empiristiche e scettiche. Notevole il suo Spinoza (1888). ...
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Benedettino (Montereau, Chartres, 1636 - abbazia di St.-Denis, Parigi, 1711). Prof. di filosofia e teologia nel suo ordine, priore di Rebais (1687), fu destituito, per volere del re, a causa delle sue [...] 'amicizia di illustri personalità come J.-B. Bossuet e F. Fénelon. La sua attività è prevalentemente polemica, contro B. Spinoza, N. Malebranche, A. Arnauld, P. Nicole, ecc.; scarso l'interesse speculativo di Le nouvel athéisme renversé ou réfutation ...
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Pietista francese (n. Montauban 1646 - m. 1707 circa). Attratto dalla predicazione di J. Labadie del quale divenne amico e discepolo dopo gli studî a Ginevra, lo seguì (1668) a Middelburg e ne divenne [...] (1674) come capo della "chiesa" labadista. Buon teologo, è autore tra l'altro di: Essentia religionis christianae patefacta (1673); De la prédestination et de la grâce (1680); Impietas convicta (1681, contro Spinoza); Porte du christianisme (1688). ...
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spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, il naturalismo, il monismo s.;...
spinozismo
spinożismo s. m. – Il complesso delle dottrine e dei principî filosofici di B. Spinoza (v. la voce prec.), incentrati sulla concezione della sostanza come causa di sé stessa, ovvero come realtà assoluta, unica, eterna, in cui essenza...