1. «Si faceva chiamare Dante; era di Firenze, e fu condannato per non so quale delitto. Ti ricordi di quest’uomo?». Aggrottò le sopracciglia e si portò la mano alla fronte come chi cerca nella memoria. [...] la credenza nell’inferno è ristabilita nei canoni di uno spirito classico che tende a escludere la Commedia, nel Seicento la tutto evidente: la poesia della Commedia non esiste senza il divino. Il soggetto dell’opera, preso alla lettera, è infatti ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...
deifico
deìfico agg. [dal lat. tardo deifĭcus, comp. di deus «dio» e tema di facĕre «fare»] (pl. m. -ci), letter. – Nel linguaggio ascetico, che innalza a Dio: Sacramento della Confermazione ... che ci congiunge al divino Spirito, che ci fa...
divino
Lucia Onder
L'aggettivo, usato in senso proprio, è abbastanza frequente in espressioni che indicano Dio stesso, come la divina essenza (Cv III XII 13, 2 volte), o aspetti e attributi della divinità.
Ricorre infatti unito ad intelletto,...
Nelle religioni, intervento di uno spirito divino che, con azione soprannaturale, determina la volontà dell’uomo ad agire o pensare in un determinato modo, o rivela alla sua mente delle verità, spesso stimolandolo e guidandolo a esprimerle con...