. Dal greco ἄσκησις "esercizio", che originariamente si disse dell'allenamento usato dagli atleti per acquistare le doti corporali necessarie a trionfare nella lotta, e poi, nella fiosofia cinica e stoica, [...] di acquistare così una capacità superiore di comunicare col divino o di piacere a Dio. Attraverso il pitagorismo ), e la santità della vita cristiana è l'effetto della forza dello Spirito e non di rinunzie o di pratiche ascetiche. Altri però, dopo lui ...
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Geologia e rilievo - La Bessarabia, la quale ha attualmente 2.900.000 abitanti su una superficie di 44.422 kmq., è un paese di pianure e di colline, che non superano in alcun punto i 400 m., e costituiscono [...] ormai come una semplice provincia. Invece di governatori di spirito occidentale, come il romeno Scarlato Sturdza, educato a ma, nei villaggi, qua e là, si faceva il servizio divino nella lingua del popolo. I libri romeni penetravano nondimeno e ...
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Ventunesimo Concilio della Chiesa cattolica, indetto il 25 dicembre 1961 e inaugurato l'11 ottobre 1962 da Giovanni XXIII, che ne presiedette il primo "periodo". Dopo la sua morte (3 giugno 1963), Paolo [...] alla nostra salvezza" che Dio ha parlato per mezzo dei profeti e ha voluto che le verità divinamente rivelate fossero per ispirazione dello Spirito Santo espresse nei libri sacri che, come tali, sono stati consegnati alla Chiesa. La Rivelazione si ...
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Secondo figlio di Enrico VII, nato il 28 giugno 1491, divenne erede presuntivo quando morì suo fratello maggiore Arturo (1502), e principe di Galles nel 1503. Succedette ad Enrico VII il 2 aprile 1509, [...] speciale, la ricchezza, i privilegi e lo spirito mondano. Wolsey, benchè troppo mondano per comprendere certamente indotto al pensiero che la morte dei suoi figli era il castigo divino per le sue nozze con Caterina, già vedova di suo fratello; ...
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LINGUAGGIO
Giulio Bertoni
. La linguistica (v.) non si è sottratta, com'è naturale, al destino di tutte le scienze. In questi ultimi decenni alcuni problemi sono tramontati, altri sono sorti all'orizzonte. [...] si sollevò talora, con felici intuizioni, nel campo dello spirito, ne aveva visto o intravisto la vera natura, che fa poetica l'espressione è alcunché di misterioso e, diremmo, di divino, che sta nel "linguaggio" e che non si definisce, ma si sente ...
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Religione (fr. conversion; sp. conversión; ted. Bekehrung; ingl. conversion). - In latino conversio, da converti o se convertere, vale originariamente "portarsi dall'uno all'altro luogo", "volgersi verso [...] stato di ubriachezza o di sonno alla chiara visione della propria origine divina, e una rinascita (παλιγγενεσία) dalla schiavitù della εἱμαρμένη alla libertà dello spirito.
Nelle conversioni sin qui descritte domina la tendenza intellettualistica: la ...
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Astrolatria (dal gr. ἀστηρ "astro" e λατρεία "culto") vale "adorazione degli astri", cioè del sole, della luna, delle stelle, dei pianeti e delle costellazioni. Per astralismo s'intende quella concezione [...] cielo e Anu quale stella, facendo alle due figure divine anche sacrifici separati. Anche i miti degli dei, i l'astrologia esercitò su di lui in gioventù, sebbene alcuni spiriti più avvezzi alla riflessione scientifica non vi credessero più (Confess., ...
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SCOTO ERIUGENA, Giovanni
Giuseppe Saitta
Giovanni, chiamato ora Scottus (Scottigena), ora Eriugena, ora Jerugena, nacque in Irlanda, molto probabilmente verso l'810. Onde il soprannome Eriugena pare [...] , al processo della Trinità cristiana; il primo rappresenta il Padre, il secondo il Figlio, il terzo lo Spirito Santo. Ma questo divenire divino non è una gerarchia ascendente bensì digradante, e quindi gli esseri che emergono nel terzo momento hanno ...
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Filosofo e teologo, nato il 1079 al Pallet (Palatium; ond'è chiamato spesso nei manoscritti peripateticus palatinus), in Bretagna, non lungi da Vantes. Egli stesso, in un'epistola d'indubbia autenticità, [...] teologia, nella quale, sull'esempio di Origene, portava quello spirito critico, fatto anche più acuto (de acuto acutior, come Intorno al 1120, scrisse il De unitate et trinitate divina contro Roscellino. L'opera attirò l'attenzione sul nuovo ...
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È il nome di due personaggi del sec. IV, padre e figlio, il secondo dei quali ha particolare importanza nella storia del pensiero cristiano.
Ma nemmeno Apollinare il Vecchio è insignificante. Nativo di [...] Dio e uomo. Ma se tra le due nature, l'umana e la divina, v'è antitesi (ché altrimenti la differenza è solo di grado, l'umanità anima, anima razionale (νοῦς)" o in "corpo, anima, spirito (πνεῦμα)" che si può far risalire alla tradizione del pensiero ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...
deifico
deìfico agg. [dal lat. tardo deifĭcus, comp. di deus «dio» e tema di facĕre «fare»] (pl. m. -ci), letter. – Nel linguaggio ascetico, che innalza a Dio: Sacramento della Confermazione ... che ci congiunge al divino Spirito, che ci fa...